Cosa vedere nella città di Aversa, dal centro al Duomo

Culla della civiltà normanna, Aversa è un piccolo scrigno di tesori culturali e architettonici in Campania: ecco cosa vedere in questa città ricca di sorprese

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Redazione

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Pubblicato: 1 Febbraio 2021 09:51Aggiornato: 13 Settembre 2024 13:23

Che ci si trovi a Napoli o a Caserta, si è comunque nella posizione strategica perfetta per una gita fuori porta ad Aversa, un comune campano assolutamente da visitare almeno una volta nella vita. Situata in provincia di Caserta, dista da Napoli meno di 20 chilometri e si presta perfettamente per interessanti tour tra monumenti storici, eleganti palazzi antichi e una strepitosa quantità di edifici religiosi assolutamente degni di nota.

Le differenti dominazioni e gli eventi che delineano l’evoluzione di Aversa ne fanno oggi un vero tesoro di cultura, architettura e storia, di cui vale senza dubbio la pena approfondire la conoscenza.

Aversa: cosa vedere in città

Aversa si trova all’interno di un territorio prevalentemente pianeggiante anche noto come agro aversano ed è una città dalle origini normanne: fondata attorno all’anno Mille, fu uno dei centri più prestigiosi ed importanti dell’intero sud Italia per questa popolazione. Passò poi nelle mani degli Angioini nel XIII secolo, degli Aragonesi e dei Borbone, e fu spesso teatro centrale di importanti vicende storiche.

Il centro di Aversa è composto da due parti, una dalle origini più antiche e dalla struttura urbana ellittica, ed una invece più moderna, dove strade rettilinee si incrociano secondo diverse concezioni urbanistiche. Passeggiando tra i suoi vicoli è possibile imbattersi sia in antichi palazzi storici, che in contemporanee vie dello shopping, sia in austere costruzioni militari che in edifici religiosi dalle virtuose decorazioni.

Tra i più rilevanti palazzi storici di Aversa non si può non nominare il Palazzo Pelliccia (poi palazzo Candia dal nome del sindaco omonimo Pietro Candia), che è situato proprio nella piazza centrale di Aversa, e che ospitò niente di meno che il futuro reale Vittorio Emanuele III.  Ma anche Palazzo Golia, una dimora in stile liberty-moresco e dotata di un grazioso giardino pensile, oppure il Teatro dedicato a Domenico Cimarosa, celebre al musicista aversano.

Imperdibile se si visita Aversa è poi il Castello Angioino, risalente al XIV secolo es un tempo residenza di Carlo I d’Angiò, nonché sede di alcune vicende tra le più cruente della storia. È proprio qui infatti che 1345 fu assassinato Andrea d’Ungheria, primo marito di Giovanna I Regina di Napoli e che qualche anno dopo si consumò la tremenda vendetta architettata dal fratello Ludovico, verso chi ne aveva pianificato l’uccisione.

Da prendere in considerazione per una visita è anche il Castello di Ruggero II anche detto Castello Aragonese, una fortezza dotata di quattro imponenti torri difensive che fu nei secoli dimora di numerosi reali tra cui anche Giovanna d’Angiò, la regina di Napoli e Giacomo Attendolo, padre di Francesco I Sforza.

Caduto in stato di semi abbandono, il castello subì un’importante opera di manutenzione nel XVIII secolo per volere di Carlo III di Borbone, il quale affidò il progetto di restauro al suo architetto, il celebre Luigi Vanvitelli. Nuovamente danneggiato nei secoli, fu ancora una volta restaurato negli Anni ‘30 per volere di Filippo Saporito, un noto frenologo, che ne fece un Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Dopo essere stato una scuola di formazione penitenziaria, oggi è sede del Tribunale di  Napoli Nord.

Turismo religioso ad Aversa

Si dice che ad Aversa ci siano più di cento tra chiese ed edifici religiosi di diverso genere. Tra queste merita certamente una visita l’Annunziata: si tratta di un edificio di beneficenza trecentesco, che fu successivamente ampliato con la costruzione di un ospedale e che vede la presenza di una graziosa chiesa in stile barocco.

Immancabile durante una visita in città è anche una tappa al Duomo di Aversa, dedicato a San Paolo, patrono della città, ed adiacente al  Museo Diocesano: realizzato nei primi periodi dell’anno Mille, fu più volte devastato da cataclismi naturali e ricostruito nel corso del ‘700. Presenta oggi ambienti interni decisamente interessanti, dove spiccano l’abside originale ed una cupola di stile arabo-normanno.

Tra le più antiche chiese di Aversa c’è la Chiesa di S. Maria a Piazza, nei pressi del castello Aragonese: edificata in stile romanico, ha visto anch’essa molti rimaneggiamenti, e presenta oggi dettagli gotici, una facciata in tufo, affreschi di scuola giottesca ed un’interessante torre campanaria.

Da non perdere sono anche la Chiesa e Chiostro di San Francesco delle Monache, la Chiesa di San Nicola o la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, solo per citare alcuni tra i monumenti di spicco.

Le campate affrescate del Chiostro di San Francesco ad Aversa
Fonte: 123RF
Le bellissime campate affrescate del Chiostro di San Francesco

Le tradizioni culinarie di Aversa

La città di Aversa non deve la sua celebrità solamente alle sue antiche radici, ma anche alle sue incredibilmente vive tradizioni enogastronomiche, che vedono protagonisti squisiti prodotti tipici: una su tutte, la mozzarella di bufala, autentico gioiello della Campania. Sono molti i caseifici del territorio dove scoprirne la produzione ed i ristoranti che la includono nel loro menù e permettono di assaggiarne il sapore unico.

Da degustare se si passa di qui anche il Vino Asprinio DOC, anch’esso tra i prodotti tipici aversani, e le mele annurche, dalla polpa tenera e gustosa e tipiche della Campania Felix, ossia campagna felice o fortunata, antica denominazione con cui ci si riferiva a questo ricco e fertile territorio campano.