Nella Finlandia occidentale, poco lontano da Vaasa, c’è un arcipelago in cui il turismo è in rapida ascesa. È Kvarken, patrimonio naturale dell’umanità secondo l’Unesco che si trova nella parte più stretta del Golfo di Botnia, tra la Svezia e la Finlandia.
È un luogo puro, incontaminato, caratterizzato da un suggestivo fenomeno geologico che ha dato vita a un paesaggio ideale per tutta una serie di attività all’aria aperta, quelle stesse attività che stanno facendo di Kvarken una meta turistica in forte ascesa. Andiamo a scoprire questa meravigliosa perla naturale che porta con sé anche una curiosa leggenda.
Indice
Il fenomeno geologico che rende uniche le isole Kvarken
L’arcipelago delle isole Kvarken è stato riconosciuto come patrimonio naturale dell’umanità dall’Unesco. Ciò che le rende uniche al mondo è il fenomeno che le caratterizza, chiamato “rebound glaciale”: qui la crosta terrestre si solleva lentamente, alzandosi di quasi un centimetro all’anno. È il fenomeno dell’isostasia, provocato dallo scioglimento dei ghiacciai in seguito all’ultima glaciazione, durante la quale l’acqua in forma solida aveva compresso la crosta terrestre. Il terreno sta quindi ora risalendo pian piano dando vita a un paesaggio in continua evoluzione con nuove isolette che emergono dall’acqua.
Le isole Kvarken tra natura, sport e leggende
Raggiungibili attraverso il Replot Bridge, il ponte sospeso più lungo della Finlandia (che fa sì che i negozi e i servizi di Vaasa siano a portata di mano), le isole Kvarken stanno godendo di una sempre più crescente popolarità tra i turisti amanti della natura. In queste terre che affiorano dal mare sono molteplici le attività in cui cimentarsi: birdwatching, trekking, escursioni in bicicletta, pesca e gite in canoa o in barca a vela. Senza dimenticare gli spettacoli che la natura offre con le morene DeGeer, creste e strisce di terra che emergono dall’acqua e che hanno un’origine antichissima (si sono infatti formate tra i 10.000 e i 24.000 anni fa). Le pozze riparate che si creano tra le morene rappresentano il rifugio perfetto per uccelli di rara bellezza, mentre aringhe e pesci persici si divertono a sguazzarci dentro.
Per vivere al meglio l’atmosfera dell’arcipelago, la soluzione migliore è affittare un faro o una casa di pescatori, magari nel pittoresco villaggio di Björköby, che d’inverno è sferzato dal vento, ma durante l’estate si trasforma nella meta ideale per una vacanza all’insegna del relax.
Dal villaggio di Björköby, poi, si può partire alla scoperta delle isole. Sicuramente imperdibile è un’escursione al mini-arcipelago di Valassaaret, col suo faro, l’antica stazione di piloti marini e il sentiero che, attraversando foreste e brughiere, è colorato dal volo di libellule e farfalle. Qui, una pigna di pietre rende omaggio agli oltre 400 soldati morti durante la Guerra di Finlandia.
Non solo avventure a stretto contatto con la natura, le isole Kvarken sono famose anche per una leggenda. A Valsörarna spunta un faro rosso che ricorda la Tour Eiffel. Non sarebbe un caso, visto che venne progettato nel 1885 da Henry LePaute che lavorava nello studio ingegneristico di Gustave Eiffel. I racconti popolari hanno sempre raccontato una leggenda riguardo al faro: si diceva infatti che toccandolo ci si sarebbe scottati.