Principato di Monaco

Tutte le curiosità e tante informazioni utili per organizzare un viaggio indimenticabile nel Principato di Monaco

Informazioni turistiche

  • Valuta Euro EUR
  • Lingua Francese, Dialetto Monegasco, Italiano
  • Fuso orario Stessa ora dell'Italia
  • Corrente elettrica 230V/50Hz: prese di tipo C D E ed F
  • Numeri utili Numero Unico Europeo per Emergenza – Tel: 112, Ambasciata italiana nel Principato di Monaco - Tel: +33 607935810

Glamour, affascinante e cosmopolita, il Principato di Monaco può essere piccolo in termini di dimensioni fisiche, ma è grande nel suo impatto e nella sua reputazione globale.

Questo piccolo Stato sovrano, situato lungo la suggestiva Costa Azzurra e confinante con la Francia su tre lati e con il Mar Ligure per un lato, ha una superficie davvero minuscola: 2 km², sebbene sia densamente popolato, ospitando oltre 39.000 abitanti.

La sua capitale è l’omonima Monaco, e non Montecarlo come si tende a pensare: Montu Carlu, come la chiamano i local, infatti, è il quartiere più centrale del Comune di Monaco.

Storia di Monaco

Dal 12° secolo, Monaco è stato sotto il dominio di Genova e nel 1297 Franceschino Grimaldi ne divenne il sovrano. Dopo lunghi periodi di lotte con Genova e altri poteri, nel 1419 i Grimaldi ottennero definitivamente il controllo del Principato.

Durante la Rivoluzione francese, Monaco fu temporaneamente annessa alla Francia, ma nel 1815 tornò sotto il controllo dei Grimaldi, con il protettorato del regno di Sardegna. Un secolo dopo, nel 1911, divenne una monarchia costituzionale e, nel 1962, con una nuova Costituzione, entrò a far parte delle Nazioni Unite e del Consiglio d'Europa.

Nel 2005, alla morte del principe Ranieri, suo figlio Alberto II Grimaldi è salito al trono.

Oggi, Monaco è una città-Stato indipendente e prospera, nota per il suo status di “paradiso fiscale”, per i suoi casinò e per la reputazione di luogo amato dai VIP.

Monaco: clima e quando andare

Che cosa potrebbe essere più piacevole di un clima mite e soleggiato per più di 300 giorni all'anno? Ecco, è proprio ciò che potete trovare a Monaco.

Le mezze stagioni, aprile/maggio e settembre/ottobre, offrono le condizioni climatiche più gradevoli per visitare la Principauté. Durante l'estate, da giugno ad agosto, le temperature possono diventare elevate, con afa, e la presenza di turisti può rendere l'ambiente affollato.

Anche l’inverno è una buona soluzione per una visita, dato che non è mai troppo rigido grazie all’influsso del mare, e ci si può godere una maggiore calma dato il minore afflusso di turisti.

Geografia del Principato di Monaco

Con una distanza di circa 10 km dal confine italo-francese e un’estensione territoriale che lo rende il secondo Stato più piccolo del mondo dopo il Vaticano, il Principato di Monaco è un piccolo gioiello a picco sul mare.

Il territorio è suddiviso in quattro quartieri, che circondano un porto naturale, formando una sorta di semicerchio. La capitale Monaco (conosciuta in provenzale come Monègue), sorge su un promontorio roccioso che si estende per circa 800 metri verso il mare, chiudendo la baia a Sud-Ovest.

Si può godere di viste mozzafiato percorrendo i tanti sentieri a mezza costa, sospesi tra le colline e il mare, come il famoso cammino Tête de Chien. Molto sentito il running, con la Maratona della Monaco Run ogni anno a febbraio.

Monaco: arte, cultura e festività

A Monaco c’è molto da vedere e una passeggiata tra i suoi quartieri è il modo migliore per imbattersi in architetture splendide e veri pezzi di storia e cultura.

Una delle principali attrazioni è Palazzo Grimaldi, noto anche come Palazzo dei Principi, che domina il Principato con la sua imponenza, originariamente una fortezza-castello, poi progressivamente trasformato in un sontuoso palazzo a partire dal 15° secolo. Imperdibile spettacolo per grandi e piccini è il Cambio della Guardia, cerimonia che si svolge ogni giorno alle 11.55 nella Piazza del Palazzo.

Vale decisamente una visita anche il Museo Oceanografico di Monaco, un'affascinante istituzione fondata dal Principe Alberto I nel 1910. Oltre a offrire una straordinaria collezione di creature marine, il museo è rinomato per la sua architettura mozzafiato, che si integra perfettamente con la scogliera rocciosa sottostante, come se nascesse da essa. È anche un centro di ricerca e conservazione marina, impegnato nella protezione degli oceani.

Le festività tradizionali del calendario religioso cattolico vengono integrate da due importanti celebrazioni nazionali: il 27 gennaio la Festa di Santa Devota, patrona della Principauté, e il 19 novembre la Festa del Principe, in onore del sovrano regnante.

Ma non di sola cultura si vive a Monaco, soprattutto per i turisti che vogliono godere a pieno anche del lato più mondano e gioioso del Paese. Un vero must sono gli aperitivi nei localini più “in” durante la “golden hour”: un cocktail all’ora del tramonto, sul mare, al Jack Monaco di Port Hercule o al Bar Odyssey in Place du Casinò sono un’esperienza da non perdere!

Tradizioni gastronomiche monegasche

  • Barbagiuan: sfiziosissimi questi ravioli fritti ripieni di formaggio, zucca o affettati, da gustare come aperitivo.
  • Stocafi: una delle pietanze monegasche più tipiche, questo stoccafisso cotto nel vino e condito con salsa di pomodoro aromatizzata alle erbe, servito con olive nere.
  • Socca: simile alla farinata ligure, è una pastella fatta con farina di ceci, acqua, olio extravergine di oliva, sale e pepe, tanto semplice quanto gustosa.
  • Pissaladière: una ricca focaccia condita con pomodoro, acciughe, cipolle e varie erbe come salvia, rosmarino e timo. Ha origini nizzarde ma si può trovare anche come variante a Montecarlo e in Liguria.
  • Pan Bagnat: panino imbottito con tonno, alici, uovo sodo e pomodorini. È un piatto da street food, ma può essere trovato anche in versioni più raffinate nei ristoranti di lusso.
  • Fougasse: Un piccolo pane dolce aromatizzato all'arancia, servito con nocciole, mandorle e semi d'anice. Di solito decorato con i colori della bandiera di Monaco, rosso e bianco.
  • Crêpes Suzettes: le crêpes sono francesi ma questa versione flambé, servita con zucchero a velo e crema Grand Marnier, si narra sia nata per caso al Café de Paris di Montecarlo.


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