Il nuovo percorso naturalistico alla scoperta del Lago d’Orta

Intorno al lago è nato meraviglioso un itinerario chiamato Verde Vivente tra boschi di castagni e canneti

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Il Lago d’Orta è uno dei più piccoli laghi d’Italia, ma proprio per questo è anche uno dei più affascinanti. Merito anche della piccola Isola di San Giulio che spunta dalle acque e che trasforma il paesaggio in un quadro vivente.

Intorno al lago è nato meraviglioso un itinerario naturalistico che passa in mezzo ai boschi chiamato Verde Vivente e che attraversa la Riserva Naturale del Monte Mesma.

Il sentiero si snoda tra Bolzano Novarese e Ameno, nel territorio compreso nella Riserva della Biosfera MAB (Man & Biosphere) Unesco Ticino Val Grande Verbano e prevede sei tappe interattive per conoscere l’affascinante mondo delle piante che crescono intorno al lago e apprendere da loro come prendersi cura del nostro Pianeta.

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Fonte: Ufficio stampa
Il pittoresco Lago d’Orta in Piemonte

Gli ecosistemi locali comprendono i canneti e i castagni del Lago d’Orta oltre che un’area didattica e pic-nic “sostenibile e a Km0”, realizzata con legno di castagno proveniente dai boschi comunali, una risorsa naturale di questo territorio.

I boschi di castagno di trovano nei pressi del Comune di Ameno, mentre l’area del canneto è a Gozzano, tra il Lido e il cosiddetto Isolino della Luzzara. SI tratta di un’area di grande interesse naturalistico, ambientale e storico, dove nidificano varie specie di avifauna e ittiche e frequentata fin dall’antichità. Nel corso degli anni questa zona ha restituito materiali d’interesse archeologico e sono in corso ricerche per verificare la presenza di una palafitta preistorica sommersa.

Il percorso Verde Vivente rientra tra gli interventi promossi dal progetto Ecolago, un nuovo progetto di educazione ambientale e di scoperta del territorio boschivo del Lago d’Orta che prevede una serie di iniziative divulgative di carattere turistico.

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Fonte: Ufficio stampa
Il canneto del Lido di Gozzano, sul Lago d’Orta

I progetti comprendono anche lo sviluppo didattico per famiglie e scuole, l’avvio di alcune attività come laboratori all’aria aperta e altre iniziative sui temi dell’ecologia e dell’ambiente.

Lungo il percorso il visitatore può scoprire tutto in autonomia riguardo il territorio tramite un QRCode. Inoltre, due assistenti di volo della compagnia “Resta Qui Airlines” accompagnano i partecipanti simulando un viaggio che parte e arriva nello stesso punto.

La Riserva del Monte Mesma è un piccolo scrigno di tesori. Sulla cima del monte, raggiungibile sia da Bolzano Novarese sia da Ameno, si trova un complesso che comprende un convento del ‘600 dedicato a San Francesco e alcune deliziose cappelle. La comunità francescana che li gestisce consente le visite gratuite, previa prenotazione.

All’interno del convento ci sono due splendidi chiostri. Il primo svolgeva la funzione di riparo per i pellegrini che giungevano da queste parti, mentre nel secondo c’è un antico pozzo che fungeva da riserva idrica per il convento. Un tempo i frati coltivavano la vite, oggi sostituita da boschi di castagni che hanno permesso alla Regione Piemonte di creare la Riserva Naturale del Monte Mesma. Il lavoro dei religiosi, qui, è concentrato sul grande orto che produce meravigliosi ortaggi e verdure.

Dalla cima del monte si gode di una vista panoramica unica del bellissimo Lago d’Orta, con l’isola al centro e il massiccio del Monte Rosa sullo sfondo.

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Fonte: Ufficio stampa
Il Lago d’Orta con l’Isola di San Giulio