Camino dos Faros, lo spettacolare cammino tra i fari di Spagna

Tra i più bei cammini d'Europa vi è il "cammino dei fari", uno straordinario percorso lungo la Costa da Morte galiziana

Gli spagnoli lo chiamano Camino dos Faros, ma in tutto il mondo è noto come Lighthouse Way: in ogni caso è un percorso stroardinario che, in Spagna, si snoda per 200 chilometri tra Malpica de Bergantiños e Finisterre, in Galizia.

Cielo terso, sabbia, mare, foreste verdeggianti e tappeti di fiori colorati disegnano il paesaggio del Camino dos Faros, regalando a chi lo percorre straordinari scenari bucolici. È un itinerario, questo, che si svolge quasi totalmente lungo la Costa da Morte, zona costiera della Galizia sita nella provincia spagnola di A Coruña, e compresa tra Malpica e il Capo Fisterra.

Camino dos Faros, lo spettacolare cammino tra i fari di Spagna
Fonte: Facebook
Fonte: Facebook (O Camiño dos Faros)

Ovviamente, protagonisti del Camino dos Faros (il cui percorso è interamente descritto sul sito), sono i fari: sono quelle costruzioni, perlopiù bianche e sempre affascinanti, a scandire i duecento chilometri dell’itinerario, da percorrersi in otto tappe e segnalati con una freccia verde.

Si comincia a camminare da Malpica, laddove si trova il faro più piccolo, e si raggiunge la spiaggia di Niñóns passando per baie, spiaggette, per le Sisargas Islands col loro faro, per le alte scogliere e per Punta Nariga.

Punta Nariga

La seconda tappa collega Niñóns a Ponteceso: si cammina lungo la costa fino al porto di Santa Mariña. Da qui, comincia una faticosa salita per raggiungere la “Virxe Do Faro”, la Vergine del Faro, da cui ammirare le dune di Mount Branco di Camariñas. Si scende poi verso il faro di Roncudo, si cammina lungo il porto di Corme e lungo le spiagge di Osmo, Hermida e Rio Covo, si arriva al fiume Anllóns e – attraversando un paesaggio che somiglia ad un deserto – a Ponteceso.

La terza tappa collega Ponteceso a Laxe. Ci si lascia sorvolare dagli uccelli alla foce del fiume Anllóns, si raggiunge As Grelas e si devia verso l’entroterra seguendo la “Rego dos Muíños” sino al Castro A Cibda e al dolmen Dombate, due straordinari siti archeologici della Costa da Morte. Da qui, si ritorna verso la costa per raggiungere il castello di Lourido che – coi suoi 312 metri d’altezza – è il punto più alto del Camino dos Faros. Passando per le spiagge di Area das Vacas e di Rebordelo, si raggiunge infine Laxe.

Laxe

La quarta tappa comincia dal faro di Laxe, che si raggiunge lungo la Route of Insua e da cui si ammirano “A Furna de la Espuma” e “La Playa de los Cristales”. Si scende poi verso Soesto, la spiaggia di Traba e le straordinarie formazioni rocciose di Cabelle, da cui si prosegue verso Arou. Qui comincia la quinta tappa, che si concluderà a Camariñas. È questo il tratto che meglio fa capire le origini del nome Costa da Morte: si verificarono qui numerosi naufragi tra il XIX e il XX secolo, per via della particolare conformazione della costa e per le condizioni del mare.

Dopo essersi goduti spettacolari viste sul Camino dos Faros, la spiaggia Trece e il Cimitero degli Inglesi, e dopo aver fatto tappa al faro di Cabo Vilàn (uno tra i punti più magici del percorso), si raggiunge Camariñas. Da qui, la sesta tappa – che con le sue 10 ore è la più lunga dell’itinerario – porta alla foce del Rio Grande, a Cereixo e alla spiaggia di Lago, che può fungere da tappa intermedia.

Dalla spiaggia si prosegue verso Os Muíños, Chorente e verso Muxia, la destinazione del sesto tratto, su cui si trova il punto più occidentale della Spagna continentale, cioè il capo Touriñán.

Muxia

Si lascia Muxia attraverso O Coído e la spiaggia di Lourido, fino a Coído da Agra. Si sale Mount Cachelmo e – dalla sua vetta – si ridiscende verso il Coído do Cuño e si risale su Mount Pedrouzo per raggiunge la spiaggia di Moreira e – da qui – il faro di Touriñán. La settima tappa si conclude sulla spiaggia di Nemiña.

La tappa conclusiva del Camino dos Faros, da Nemiña porta sino a Finisterre tra spiagge straordinarie, scogliere e quella sensazione di grandezza che l’universo – in questi angoli del mondo – regala.

Finisterre