Così il mondo celebra il ritorno del Sole

Il 21 dicembre il mondo intero si prepara a dare il benvenuto all'inverno. Ecco le tradizioni antiche e moderne per celebrare l'arrivo della stagione fredda

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Decorazioni, addobbi e luci si snodano per le strade, le piazze e i quartieri delle città del mondo mentre noi ci immergiamo e ci perdiamo in quelle atmosfere magiche e suggestive del Natale. Ma dicembre non è solo il mese che segna l’arrivo di uno dei periodi più attesi dell’anno, ma anche quello in cui una nuova stagione ha inizio.

Il 21 dicembre, infatti, è il giorno del solstizio d’inverno. E anche se siamo così presi dai preparativi per l’arrivo del Natale, non possiamo dimenticare quanto questo momento sia importante. Una celebrazione, quella che dà il benvenuto all’inverno, che affonda le origini in tradizioni affascinanti e antichissime e che ancora oggi vivono e sopravvivono in alcune parti del mondo.

Non è solo l’inizio dell’inverno che segna i giorni più scuri dell’anno, ma è la celebrazione del ritorno del sole e della luce che, lentamente, prenderà il sopravvento sulla notte. Così tra fiaccolate, lanterne e riti antichi e scaramantici, le persone celebrano il solstizio d’inverno con tradizioni che intrecciano feste pagane, riti precristiani e rituali sacri.

Newgrange nel Meath
Fonte: iStock/Derick Hudson
Newgrange nel Meath

Tra i luoghi più suggestivi dove dare il benvenuto all’inverno troviamo il Newgrange nel Meath, un sito preistorico situato in Irlanda le cui origini affondano nel 3200 a.C. La camera interna e il corridoio della struttura circolare, in occasione dell’alba del solstizio d’inverno, vengono completamente illuminate dal sole. Proprio per questa peculiarità gli storici hanno pensato che il sito fu costruito per svolgere il ruolo di centro cerimoniale.

In Iran, in occasione del solstizio d’inverno, viene celebrata la Yalda, conosciuta anche come Shab-e Chelleh che fa riferimento ai 40 giorni d’inverno. In antichità, secondo la tradizione, durante la notte che precedeva l’arrivo della stagione più buia le persone restavano sveglie per proteggere la famiglia dalle forze del male.

Con il Tōji iniziano le celebrazioni dell’inverno in Giappone. Per affrontare al meglio la stagione fredda, i cittadini cedono a una tradizione dedicata al benessere personale immergendosi completamente in un bagno di agrumi. L’obiettivo è quello di rendere il corpo forte e pronto ad affrontare il lungo inverno.

In Canada, e più precisamente a Vancouver, il 21 dicembre prende vita un meraviglioso festival di luci e suoni. Il suo nome è Winter Solstice Lantern Festival ed è attraverso lanterne colorate, che illuminano il cielo, che i cittadini celebrano l’inizio dell’inverno.

Una festa simile prende vita anche in Inghilterra, e più precisamente a Brighton. Qui si celebra il festival Burning the clocks il 21 dicembre e in questa occasione gli abitanti della città sfilano con le loro lanterne luminose che assumono forme e colori differenti.

Burnt On The Beach Bhrigton
Fonte: Getty Images
Burning the clocks, Brighton

Tra le celebrazioni più suggestive, affascinanti e mistiche di tutto il mondo non poteva mancare quella di Stonehenge. All’alba del primo giorno d’inverno cittadini e viaggiatori provenienti da ogni parte del globo si riuniscono intorno al monumento preistorico più enigmatico di tutto i tempi per celebrare l’inizio della stagione fredda. L’evento può essere seguito anche in streaming.

Solstizio d'inverno a Stonehenge
Fonte: iStock
Solstizio d’inverno a Stonehenge