L’abbazia di San Galgano, il luogo più simile all’Irlanda che ci sia in Italia

Questa antica archiettura cistercense, in rovina, senza il tetto e circondata dalla natura, porta subito alla mente la terra d'Irlanda

Chi cerca un angolo d’Irlanda in Italia può andare sul sicuro con una visita all’abbazia di San Galgano. Questa antica costruzione dallo stile gotico, risalente al 1218, si trova in Toscana, a circa 30km da Siena, nel Comune di Chiusdino.

Si tratta di un’abbazia cistercense che, per rispettare i canoni d’architettura di questo particolare ordine monastico, non presenta ornamenti, sculture, né pitture, ma alzate e navate di altezze ben precise. Bellissima, insomma, in tutta la sua austera semplicità. Una struttura vissuta dai monaci fino al periodo di pieno splendore, almeno fino al 1300, quando poi fu abbandonata a sé stessa a causa dell’arrivo di carestia e peste. A nulla sono serviti i tentativi di ripristino dell’antico e splendido edificio ed i successivi ampliamenti e ritocchi artistici, riprovati anche alla fine Settecento, tant’è che il luogo di culto fu presto sconsacrato e lasciato in balia del tempo.

Anno dopo anno le architetture sono presto andate in rovina. E mentre la natura ha circondato completamente l’abbazia, il tetto è crollato definitivamente lasciando dietro di sé uno spettacolo unico e magico. Le rovine dell’abbazia di San Galgano sono infatti quanto di più magico questi luoghi toscani possano offrire. Il cielo è il nuovo tetto dell’ex luogo di culto e una visita qui regala emozioni fortissime e ricorda l’Irlanda, terra legata a fiabe, folletti e miti. Guardando l’abbazia di Galgano vengono subito in mente quelle di Cashel o di Glendalough dove le chiese strizzano l’occhio al cielo e vengono avvolte da atmosfere incantate. In questi luoghi la fantasia vola,

Una storia intrigante alimentata anche da antiche leggende, legate al Santo Graal e all’eremo di Montesiepi, a poca distanza dall’abbazia. Si narra che San Galgano, cavaliere senza paura, decise di passare proprio qui gli ultimi momenti della sua esistenza. Costruzione più antica dell’abbazia, la Rotonda fu edificata tra il 1182 ed il 1185 e il Santo cavaliere passò qui il suo ultimo anno di vita, isolandosi da tutto e tutti, abbandonando come gesto simbolico la sua spada nella roccia, che si può ammirare ancora oggi, incastonata nella pietra.

Una storia che di certo ha creato ancora più mistero attorno a queste due splendide creazioni architettoniche facendo dell’abbazia di San Galgano set di film e palco per grandi opere liriche e musicali.