Nel Nevada esiste una strada extraterrestre

Gli appassionati di alieni possono godersi un bel viaggio lungo l’autostrada che porta all’Area 51

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 14 Agosto 2022 11:01

Con meno di 200 auto al giorno, il segnale cellulare quasi assente e il deserto che si staglia all’orizzonte, la Nevada State Route 375 è stata ribattezzata la “strada extraterrestre” perché conduce gli appassionati di alieni direttamente nella misteriosa Area 51, che sorge sul Groom Lake, un antico lago evaporato. La base militare è nascosta tra montagne rocciose ed è caratterizzata da elevati sistemi di sicurezza e soprattutto segretezza che ne hanno alimentato il mito, tanto da diventare uno dei posti più visitati.

Se è vero che non è tanto la meta quanto il tragitto a fare la differenza, attraversare l’autostrada extraterrestre sarà un’esperienza da vivere assolutamente.

Con le luci scintillanti di Las Vegas alle spalle e il pieno alla macchina (perché lungo la Rute 375 non si incontra alcuna area di servizio), inizia così il viaggio alla scoperta degli alieni.

La Nevada State Route 375
Fonte: iStock
In Nevada la State Route 375 è detta la “strada extraterrestre”

Villaggi disabitati e posta extraterrestre

Un viaggio che si rispetti non può iniziare senza un selfie, poi se ci si trova sull’autostrada extraterrestre è quasi d’obbligo scattarsi una foto sotto il cartello verde su cui troneggia la scritta Extra-Terrestrial Highway.

Incontrare gli alieni, veri o presunti, lungo la strada è più semplice di quello che possiate immaginare. Davanti all’Alien Research Center che fornisce informazioni sull’Area 51, ci si può imbattere nella statua di un alieno alto due metri messo a guardia dell’edificio.

Degno di entrare a far parte di un libro di Stephen King, a circa 60 km dal centro informazioni, si trova poi il piccolissimo villaggio di Rachel. Quasi disabitato, rappresenta una delle tappe imperdibili della Route 375, grazie al Little A’Le’Inn, un motel con fast food in cui assaggiare “hamburger alieni” immersi in un arredamento a tema extraterrestre: d’altronde il cartello all’ingresso “Welcome Earthlings” (benvenuti terrestri) è lì per mettere in guardia!

Proseguendo il viaggio, tra Rachel e Alamo all’incrocio tra la State Route 375 e Mail Box Road, c’è la Black Mailbox, una cassetta postale diventata il punto di riferimento degli appassionati di ufo, utilizzata per condividere le informazioni sugli avvistamenti o addirittura per comunicare con gli extraterrestri. In realtà questa è la cassetta delle lettere di Steve Medlin, il proprietario di un ranch che dopo anni di furti di posta, ha deciso di spostarla più vicino al suo podere. Al suo posto i visitatori possono trovare una nuova mail box pronta, chissà, a diventare il canale per mettersi in contatto con gli alieni.

L' Alien Research Center
Fonte: iStock/BrianPIrwin
L’Alien Research Center sulla State Route 375

Una sosta speciale lungo la State Route 375

Il caldo e il sole del deserto possono essere intensi, allora per fare una piccola sosta, l’ET Fresh Jerky, a Hiko, è perfetto per rimettersi in sesto e aumentare la collezione di selfie. Oltre ad avere una grande varietà di carne secca come quella di manzo, alligatore, tonno ahi, alce e cinghiale, è possibile scattare una serie di foto davanti ai murales che ritraggono “cowboy alieni”.

Anche se l’autostrada è lunga circa 150 chilometri, il viaggio alla ricerca degli extraterrestri può essere stancante e se si vuole pernottare lungo il tragitto che porta all’Area 51, il Mizpah Hotel è l’ideale per chi è alla ricerca di un brivido in più. Sorto nel 1907, ha vinto la classifica dei lettori di USA Today, come miglior hotel infestato e le sue camere con un arredamento particolare ne sono la conferma, un ottimo modo per terminare un viaggio fuori dal comune!