L’area del Montalbano si estende tra le colline delle province di Firenze, Pistoia e Prato. Resa celebre dai dipinti di Leonardo da Vinci, capita, girando, di riconoscerne i luoghi e i profili di quei quadri esposti nelle sale dei più prestigiosi musei del mondo.
Il Montalbano comprende diversi Comuni a partire da Vinci, la città di origine di Leonardo nonché la più visitata dai turisti, Serravalle Pistoiese, Monsummano Terme, Cerreto Guidi, Larciano, Lastra a Signa, Lamporecchio, Quarrata, Tizzana, Carmignano, Montemagno, Poggio a Caiano, Signa, Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite.
È il luogo ideale da cui partire per visitare tutta la Toscana, trovandosi in una posizione centrale e non lontano dalle maggiori città d’arte, dal mare della Versilia e dalla montagna, come l’Abetone, rinomata meta sciistica.
Il paesaggio qui è bellissimo. Le colline sono delle distese di vigneti e uliveti, tanto che il territorio è attraversato dalla “Strada del vino e dell’olio del Montalbano” che si snoda lungo l’Appennino tosco-emiliano.
Le colline sono anche luogo di ville, borghi, castelli, vestigia etrusche, pievi e chiese e antiche riserve di caccia, come il Barco Reale, tra i primi esempi di “riserva naturale” creata dall’uomo, ma anche di località termali, come Monsummano, frequentate sin dai tempi dei Romani.
Il Montalbano è attraversato da una fitta rete di percorsi escursionistici e ciclabili che consentono di raggiungere il crinale a circa 600 metri sul livello del mare e di esplorare ogni angolo di questa straordinaria area naturale nel cuore della Toscana, raggiungendo località immerse nel verde, siti archeologici e boschi antichissimi, come il lecceto di Pietramarina.
Per i meno avventurosi e per gli amanti della buona tavola, lungo la Strada del vino e dell’olio si sviluppa l’itinerario “Colline di Leonardo” che tocca tutti i Comuni di questo territorio e suggerisce preziosi spunti per la scoperta delle pregiate produzioni locali.
La presenza dell’uomo non ha danneggiato questo splendido ambiente naturale, anzi grazie alla coltivazione della vite e dell’olivo ha contribuito a creare una sorta di ordinata “campagna-giardino” tipica del paesaggio toscano. Le colline del Montalbano, rifugio di molte specie animali e non troppo distanti da Firenze, tra XVI e XVII secolo furono scelte come riserva di caccia dalla famiglia Medici che privatizzò un’ampia parte di territorio istituendo il Barco Reale Mediceo del quale ancora restano porzioni delle mura perimetrali.
Oggi, infatti, il Montalbano è un’area di turismo ecologico e sono tantissimi gli agriturismi che si possono trovare in zona. Alcuni producono olio, altri vino, altri miele, altri ancora formaggi, confetture, erbe officinali. Aperti solo per la ristorazione o anche per soggiorni turistici, offrono un tipo di esperienza genuina e molto rilassante. Spesso si incontrano lungo i cammini o i percorsi trekking o i sentieri ciclabili e possono essere punti attrezzati per la sosta.
Una delle immagini forse più conosciute della campagna Toscana è quella delle Ville Medicee, residenze di campagna usate per le battute di caccia o per trascorrevi le vacanze estive entrate nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Durante il governo dei Medici, che interessò la città di Firenze e gran parte della Toscana, tra il XV e la prima metà del XVIII secolo, fecero realizzare alcune ville circondate da splendidi parchi e giardini che costituiscono un vero e proprio sistema territoriale ed esprimono al massimo l’alto livello di architettura rinascimentale e barocca raggiunto in Toscana, decorate da affreschi e circondate da giardini all’italiana e folti parchi.
L’area del Montalbano conta nel suo territorio ben cinque di questi meravigliosi capolavori architettonici: Villa di Cerreto Guidi, Villa di Artimino, Villa di Poggio a Caiano, la Villa Medicea di Montevettolini e Villa La Magia a Quarrata. Quest’ultima era la dimora di caccia preferita di Ferdinando I, oggi è un museo a cielo aperto, con installazioni moderne nell’ampio parco e un Museo del filet all’interno. Qui, infatti, nel 1987 fu fondata la prima scuola di filet dalla contessa Gabriella Spalletti che insegnò alle contadine della zona un mestiere e per di più retribuito.
Tra le località più famose di questa zona della Toscana c’è, come già anticipato, Vinci. Nel paese in cui nacque Leonardo sorgono la Biblioteca Leonardiana, un centro internazionale di studi leonardiani, e il Museo leonardiano di Vinci, che ospita un’ampia e prestigiosa collezione di modelli di invenzioni realizzata all’interno della Palazzina Uzielli e del Castello dei Conti Guidi, una mirabile fortificazione medievale risalente all’XI secolo. Visitato ogni anno da 130 mila persone, il Museo Leonardiano è uno dei musei più importanti e frequentati della Toscana. A Vinci ha sede anche il Museo ideale Leonardo da Vinci, dedicato all’approfondimento dell’attualità della figura di Leonardo e alla complessità della sua opera di artista, scienziato e inventore.