Le mete meno affollate dove sciare (a due passi da Milano)

Gli impianti di risalita aprono tra il 27 novembre e il 4 dicembre a seconda delle condizioni meteo. Ecco dove andare a sciare in Lombardia

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Gli appassionati di sci non vedono l’ora di rimettere gli scarponi ai piedi e di lanciarsi giù lungo le piste innevate. Attenzione, però, a non affollare tutti gli stessi posti. Ecco perché abbiamo pensato di ricordarvi – e in certi casi informarvi ex novo – che in Italia ci sono stazioni sciistiche meno note e quindi anche meno affollate dove potere andare a saziare la vostra sete di sci.

Prendete per esempio la Lombardia, per molti anche piuttosto facilmente raggiungibile. Le Alpi lombarde non hanno nulla da invidiare a quelle delle altre regioni del Nord Italia. Ora, poi, che si stanno preparando alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, ci sono già delle grandi novità. Inoltre, per chi non scia ma vuole comunque trascorrere una vacanza in montagna, qui si trovano piccoli borghi, tante possibilità di fare attività extra sci e persino di scaldarsi nelle piscine di acque termali. Gli impianti di risalita aprono tra il 27 novembre e il 4 dicembre a seconda delle condizioni meteo. Ecco dove andare a sciare in Lombardia quest’inverno.

Inverno in Valtellina

È decisamente la zona più famosa della Lombardia dove andare a sciare. Bormio (dove si terrà il superG e la discesa libera maschile) e Livigno innanzitutto, ma anche Aprica, Santa Caterina Valfurva e Madesimo sono le mete invernali più rinomate della valle. E poi ci sono quelle meno note, come Valmalenco, Cima Piazzi e Teglio che costituiscono comunque il Comprensorio Aprica e Corteno che comprende 50 chilometri di piste. E quest’inverno è prevista una grandissima novità, da Guinness: sarà infatti inaugurata la super panoramica del Baradello, la pista illuminata più lunga d’Europa.

Sciare nelle Valli bergamasche

Qui si scia sulle Alpi Orobie, le stesse dell’Aprica, per intenderci, in quanto questa zona sciistica si trova appena sotto la Valtellina. Comprende più di 200 km di piste e, tra le località migliori dove trovare belle piste ma anche altre attività e divertimento c’è il comprensorio sciistico Foppolo-Carona in Val Brembana, 22 km di piste e sette impianti di risalita che arrivano ino ai 2.130 metri di quota. Ci sono anche i Piani di Bobbio, 35 km di piste e otto impianti che portano a quasi 2mila metri e una moderna cabinovia che parte dal delizioso paese di Barzio per raggiungere altrettante piste di sci alpino, sci nordico, snowboard, fondo, telemark e anche bob e slittino. Tra l’altro, quest’inverno c’è l’offerta Ski Experience che prevede skipass gratuito a fronte di almeno un pernottamento in una delle località delle Orobie.

Le stazioni sciistiche di Como e Lecco

Siamo soliti associare questa zona lombarda al lago e alle attività legate al lungolago. Invece, le provincie di Como e di Lecco comprendono anche delle località di montagna dove è possibile andare a sciare anche in giornata. Prendete la Valsassina, per esempio, e le montagne del Lago di Como, molto comode per esempio per chi arriva da Milano – da cui partono i “bus della neve” – o dalle città del Nord. Qui ci sono stazioni sciistiche come Bobbio, Artavaggio, Piani d’Erna, Pian delle Betulle e Valtorta, sul versante bergamasco. Il comprensorio di Bobbio & Valtorta comprende 35 km di piste per lo sci alpino ed è particolarmente adatto alle famiglie, la maggior parte delle piste sono infatti adatte anche agli sciatori principianti. Quest’inverno peraltro c’è una nuova area per i bob. Inoltre, i ragazzi under 16 possono avere lo skipass gratuito.

Le piste della montagna bresciana

Anche Brescia e provincia sono famose più per altre attrattive che non per lo sci, tanto da essere il secondo polo turistico della Lombardia grazie ai laghi, Garda, Iseo e Idro, all’offerta culturale, ai tre siti Unesco e al riconoscimento di Brescia a Capitale italiana della cultura 2023 insieme a Bergamo e anche all’enogastronomia, con l’area del Franciacorta. Eppure, la montagna bresciana, con le sue tre valli, Camonica, Sabbia e Trompia, ha anche un aspetto invernale non da poco, specie per le famiglie, con sette comprensori sciistici che partono dai mille metri fino ad arrivare ai 3000 del ghiacciaio Presena. Ci sono località come Ponte di Legno – la più famosa, forse – nel comprensorio Pontedilegno-Tonale dove quest’anno aprono le nuove fun slope e zipline, o come Gaver e Bagolino, dove è stato rinnovato l’anello di sci di fondo o ancora Maniva dove debutta lo sleddog mentre in Val Palot, i bambini dai 6 ai 10 anni possono sciare per tre giorni con skipass e maestro gratis.

Norme Covid per lo sci

Non resta che ricordare quali sono le misure per arginare la pandemia anche sulle piste da sci e nelle località di montagna. È obbligatorio indossare la mascherina sugli impianti di risalita al chiuso e nei rifugi. ll Super Green Pass sarà obbligatorio a partire dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio praticamente ovunque, dai locali pubblici al chiuso quali bar, ristoranti, cinema, teatri, discoteche e palazzetti dello sport. fatta eccezione per i supermercati e i negozi. Per andare negli hotel, invece, è sufficiente essere in possesso del Green pass “base”, che può essere ottenuto con un tampone molecolare o antigenico il cui esito è negativo, la cui durata di validità resta invariata (72 ore per il primo e 48 ore per il secondo).