La grande scacchiera sul mare sembra un dipinto di Dalì

L'elegante piazza di Livorno è una scacchiera immensa che affaccia sul mare e che permette ai visitatori di perdere lo sguardo lì, dove cielo e mare si fondono

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Pubblicato: 6 Gennaio 2022 09:00

In Italia, e più precisamente a Livorno, c’è una grande scacchiera in bianco e nero che si affaccia sul mare e che offre una delle visioni più romantiche e suggestive del nostro Paese. Considerata la piazza più elegante di Livorno, la Terrazza Mascagni è molto più di questo perché un vero e proprio omaggio alla bellezza del mondo intero.

I cittadini la frequentano e la venerano orgogliosamente, i viaggiatori del mondo la raggiungono per godere di scorzi mozzafiato: la Terrazza Mascagni è un’attrazione turistica che non conosce eguali.

La scacchiera sulla Costa degli Etruschi

Il pavimento a scacchiera bianco e nero permette ai visitatori una passeggiata unica contraddistinta da un panorama straordinario che consente allo sguardo di perdersi lì, dove i confini tra cielo e mare si annullano. Il belvedere è situato dove un tempo si innalzava il Forte dei Cavalleggeri che fu smantellato poi nell’Ottocento dopo l’Unità d’Italia.

Secondo fonti storiche, il lungomare di Livorno è diventato la sede di un parco divertimenti nell’ultima decade del secolo. L’Eden, questo il suo nome, ospitò alcuni dei primi spettacoli del cinema italiano e rimase in vita per diversi anni.

La versione della piazza che conosciamo oggi, invece, fu realizzata solo nel 1925 sul progetto ingegneristico pensato da Enrico Salvai con la collaborazione di Luigi Pastore. Successivamente, negli anni ’30, Ghino Venturi costruì il Gazebo per la musica, un elegante struttura rotonda con colonne che fu distrutta durante il conflitto della Seconda Guerra Mondiale e ricostruito fedelmente successivamente.

Anche la splendida piazza ha rischiato di perdere la sua autentica bellezza, soprattutto a causa delle violente mareggiate e dei segni del tempo. Sul finire degli anni ’90, però, la Terrazza Mascagni è stata completamente restaurata e riportata al suo antico e primario splendore.

Terrazza Mascagni, come in un quadro di Dalí

Nonostante la progettazione della terrazza risale al ventennio fascista, la sua architettura va ben oltre i canoni stilistici del regime e, anzi, sembra quasi assumere dei lineamenti metafisici. A guardarla nella sua totalità, infatti, la Terrazza Mascagni sembra essere l’ambientazione perfetta di un quadro surrealista di Dalí.

Intitolata al compositore e direttore d’orchestra Pietro Mascagni, la cui figura è strettamente collegata alla città di Livorno dove nacque, la terrazza si estende per oltre 8000 metri quadrati ed è composta da 34000 piastrelle bianche e nere. A delineare i confini col mare, invece, ci pensano le 4000 colonnine che formano la balaustra dal quale affacciarsi.

Sull’elegante piazza livornese si affacciano i principali punti d’interesse della città, motivo per il quale la Terrazza Mascagni è diventata il simbolo della città portuale della Toscana. Qui si trovano i Bagni Pancaldi e lo Scoglio della Regina, il Grand Hotel Palazzo, considerato una delle strutture ricettive più belle del mondo. Nelle immediate vicinanze troviamo anche la Palazzina Zalum, l’edificio costruito nel ‘900 che un tempo ospitava il Casino dei nobili e la classe dirigente della città.

Luogo prediletto dei cittadini, la terrazza Mascagni resta uno dei simboli più spettacolari di Livorno. Una poesia visiva per gli occhi in grado di meravigliare ogni volta.

Terrazza Mascagni
Fonte: iStock
Terrazza Mascagni a Livorno