“Luggage storage”, ora viaggiare diventa finalmente più comodo

Qual è una delle più grandi priorità dei viaggiatori? Viaggiare comodi, e ora è nato un servizio che permette di farlo

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Tra le priorità dei viaggiatori c’è quello di fare tutto quello che desiderano nella maniera più comoda possibile. Per soddisfare questa richiesta, nascono sempre più servizi, più o meno economici, che aiutano i clienti ad affrontate i loro viaggi nel modo più sereno possibile. Uno di questi si chiama “Luggage storage” che, pur rappresentando un mercato ancora giovane, starebbe conquistando sempre maggiore popolarità.

Cos’è il “Luggage storage”

Ad affermare che il “Luggage storage” è un servizio sempre più richiesto è l’azienda Growth Capital, grazie al suo studio ‘Luggage Storage -Market Report 2023’ attraverso cui ha delineato anche il suo possibile sviluppo futuro. Ma di cosa si tratta esattamente?

Abbiamo iniziato questo articolo sottolineando l’importanza della comodità durante i propri viaggi, e per questo il “Luggage storage” consiste proprio nel cercare di far sì che questo accada. Si tratta infatti di offrire, nel tempo libero tra l’orario di arrivo (o partenza) e quello del check-in (o check-out) nella struttura ricettiva, il deposito dei bagagli. Il valore di mercato potenziale globale stimato per questo servizio è pari a quasi 8 miliardi di euro. Nel nostro Paese il valore è altrettanto importante, perché si parla di cifre che si aggirano intorno a una quota di mercato che vale 400 milioni di euro, il 15% del totale europeo.

Il motivo di tutto questo successo è forse da legare al fatto che il “Luggage storage” è una soluzione digitale innovative in grado di semplificare gli spostamenti di milioni di persone in tutto il mondo. In un intervento riportato da Italia Oggi Lorenzo Triboli, vicepresidente di Growth Capital, ha infatti dichiarato che questo “forte interesse, testimoniato anche dal rilevante aumento delle ricerche online da parte dei viaggiatori, crea i presupposti per un mercato particolarmente redditizio. In questo contesto, alcuni fattori sono determinanti: la sostenibilità del processo di acquisizione clienti e l’ampliamento del network di partner commerciali, che devono essere quanto più possibilmente capillari sul territorio. Oltre a un’offerta commerciale competitiva che possa includere anche servizi premium aggiuntivi quali la movimentazione dei bagagli dall’originario punto di deposito alla stazione o all’aeroporto di partenza”.

Tale servizio, infatti, permette di custodire per il tempo di cui si necessita i bagagli e gli zaini in appositi armadietti o spazi designati in cambio di una tariffa, oraria o giornaliera.

Come viene organizzato

Attualmente questo tipo di mercato presenta due principali categorie di fornitori: quelli tradizionali, come i depositi fisici delle stazioni ferroviarie, e i digital provider, ovvero delle piattaforme online attraverso le quali prenotare uno spazio di deposito presso esercizi commerciali strategicamente distribuiti in zone utili al proprio viaggio. Parliamo quindi di bar, ristoranti e negozi e molto altro ancora. Tale servizio, quindi, garantisce maggiore capillarità e un processo di prenotazione più semplice e flessibile di molti altri simili.

Attualmente si conterebbero circa 600 milioni di viaggiatori stimati che possono essere facilitati dal servizio di deposito bagagli nel Nord America e 400 milioni in Europa.

Un servizio molto utile e interessante che però, purtroppo, presenta ancora dei limiti che in molti casi spingono gli utenti a non usufruirne. Facciamo riferimento alla scarsa capillarità, e quindi alle (attualmente) poche strutture disponibili per fare da deposito, della non proprio positiva percezione di qualità del servizio, dell’assenza di informazioni affidabili sull’effettiva disponibilità di spazio di deposito e dell’impossibilità di prenotare e pagare online in alcuni casi.

Tuttavia, sono problematiche che possono essere risolte dai digital provider che garantiscono massima copertura territoriale attraverso partnership con attività commerciali  e che, è giusto sottolinearlo, digitalizzano totalmente l’esperienza.