Esiste un luogo, da qualche parte del mondo, che è così bello da lasciare senza fiato. Un posto che non si può descrivere, ma solo vivere, perché il suo patrimonio storico e culturale è così immenso e straordinario che non basterebbero milioni di parole per spiegarne anche solo la metà. Questo luogo si chiama Gerusalemme.
La città santa, quella contesa e ambita, un miraggio d’oriente che incanta e sorprende con le sue testimonianze architettoniche e le antiche fortezze. Una meta che sa emozionare con la sua storia millenaria, con quella sacralità che permea ogni angolo e ogni strada, con la spiritualità che si respira tra i quartieri antichi – dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Unesco – e quelli moderni che vivono e convivono fianco a fianco.
Ed è proprio della città che si trova sull’altopiano che separa la costa orientale del Mar Mediterraneo dal Mar Morto che oggi vogliamo parlarvi, di un’esperienza straordinaria e sensazionale, sicuramente unica, che attende tutti gli avventurieri che si spingono fin qui. Sì perché a Gerusalemme sarà possibile viaggiare nel tempo e attraversare gli ultimi 2.000 anni di storia che l’hanno caratterizzata, attraverso la realtà aumentata. Pronti a partire?
C’era una volta Gerusalemme
È un progetto ambizioso, innovativo e straordinario, quello che ha lanciato la Western Wall Heritage Foundation per permettere a cittadini e viaggiatori di tutto il mondo di scoprire il passato mai dimenticato della città santa.
Proprio in occasione dell’estate, infatti, l’associazione che si occupa dello sviluppo, del mantenimento e della valorizzazione del Muro del Pianto, ha scelto di creare un’applicazione per smartphone dotata di realtà aumentata che consentirà alle persone di fare un viaggio nel tempo, di attraversare il passato e di immergersi nella storia.
Vi basterà scaricare l’applicazione in questione, e raggiungere il Muro Occidentale, per varcare la porta del tempo e ammirare con i vostri occhi il paesaggio di 2.000 anni fa.
Viaggio nel tempo: ecco com’era Gerusalemme 2.000 anni fa
Molto più di un muro di cinta, il Muro Occidentale, conosciuto anche come Kotel o Muro del Pianto, è il simbolo della città di Gerusalemme, è uno dei luoghi più sacri del mondo, è un patrimonio per l’intera umanità.
Sono tante le suggestioni e le evocazioni che si scatenano dentro quando lo sguardo di chi arriva fin qui si posa su di esso. Un’esperienza, questa, che tutti dovremmo vivere almeno una volta nella vita e che oggi si arricchisce di una inedita e straordinaria possibilità.
Come abbiamo anticipato, infatti, la Western Wall Heritage Foundation ha creato un’applicazione che si basa sulla tecnologia di realtà aumentata che permette di fare un viaggio nella storia sfidando le leggi del tempo. Vi basterà uno smartphone, e una connessione dati, per intraprendere un’avventura indimenticabile.
Il nome dell’applicazione è Kotel AR, ed è scaricabile gratuitamente sia sui dispositivi Android che su quelli iOs. Utilizzarla è semplicissimo: vi vasterà puntare la fotocamera dello smartphone sullo spazio del Muro Occidentale per iniziare il vostro viaggio.
Una volta in funzione, l’applicazione, vi mostrerà come era il paesaggio di 2.000 fa. Potrete osservare dettagli inediti, scrutare le sezioni del Muro Occidentale e ammirare le colonne del portico reale che ornavano il Tempio. Ma non è tutto, perché grazie all’app potrete ascoltare il canto dei Leviti nel Tempio e immergervi totalmente in un’atmosfera sacra e spirituale. Quella di ieri e quella di oggi. Noi non abbiamo dubbi: è questa l’esperienza più emozionante da vivere questa estate.