Il costo del ticket d’ingresso a Venezia potrebbe raddoppiare: da 5 a 10 euro

Dopo la prima fase di sperimentazione sul biglietto di ingresso nella Serenissima, si ragiona sul nuovo costo definitivo del ticket per le prenotazioni last minute

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Priscilla Piazza

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Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

La Serenissima è uno dei posti più belli del Belpaese e si sa che Venezia attira turisti da ogni parte del mondo: ultimamente, però, amministrazione comunale e cittadini hanno risentito dell’ingente flusso turistico che a ogni stagione ingorga i canali veneziani e i governatori locali hanno preso dei provvedimenti volti a contenere il fenomeno e a preservare la bellezza e il patrimonio storico e architettonico della città stessa.

Ecco perché con una prima fase sperimentale è stato introdotto a Venezia il pagamento di un ticket di ingresso al costo di 5 euro. Questa iniziativa, che era stata oggetto di dibattito per molto tempo, è entrata in vigore inizialmente in una forma limitata a 29 giorni all’anno, corrispondenti alle festività e ai ponti con maggiore affluenza. L’obiettivo principale è scoraggiare i turisti che visitano la città in giornata e contribuiscono all’affollamento. Tuttavia, non sono state stabilite limitazioni o soglie massime per il numero di visitatori.

Il ticket rischia il raddoppio del costo

La fase di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia si è appena conclusa, e già si discute di raddoppiare la tassa da 5 a 10 euro. Mentre per il resto dell’anno non sarà più necessario il Qr code e il pagamento del contributo di accesso nei weekend tra le 8.30 e le 16, il Comune valuterà i risultati di questi mesi per apportare novità nel 2025. Tra le proposte, appunto, c’è l’idea di aumentare il ticket per le prenotazioni last minute.

Durante il periodo compreso tra il 25 aprile e il 13 luglio, si stima che circa 440.000 persone abbiano pagato il contributo, generando un incasso totale di 2,2 milioni di euro, superando la stima iniziale di 700.000 euro.

Prima di prendere una decisione definitiva, saranno analizzati i dati dei 29 giorni di test. Il bilancio parziale mostra incassi superiori alle aspettative, con quasi 2,2 milioni di euro rispetto ai 700.000 euro previsti.

L’efficacia della prenotazione obbligatoria sarà ancora valutata. Il sindaco Luigi Brugnaro ribadisce l’obiettivo di rendere la città vivibile e sostiene che la maggior parte delle persone ha capito l’intento di proteggere Venezia. Non si nascondono i problemi e le difficoltà, ma si vuole procedere gradualmente.

Venezia, turisti
Fonte: iStock
Una turista tra i canali di Venezia

Alla luce dei dati raccolti, il Comune cercherà di definire una “soglia limite” richiesta dai residenti, ossia un numero massimo di visitatori. Tuttavia, il sindaco specifica che una volta raggiunto il limite, non ci saranno blocchi agli ingressi. Chi si registrerà online o all’arrivo dovrà semplicemente versare 10 euro invece di 5. La giunta sta valutando anche un sistema di prenotazione con sconti, simile a quello utilizzato per parcheggi, mezzi pubblici e musei.

Nel frattempo, le proteste pacifiche dei contrari al provvedimento continuano. I “No Ticket” sostengono che la tassa sia un fallimento che non limita i flussi turistici né migliora la vita dei residenti, violando il diritto alla libera circolazione e alla privacy. La registrazione dei dati online, i sensori, le telecamere e il controllo dei cellulari danno l’impressione di essere costantemente monitorati. Sabato, i contrari al contributo si sono dati appuntamento per il 21 settembre, valutando l’ipotesi di lanciare un referendum sul ticket prima della stagione 2025.

Chi deve pagare il ticket e come

Il ticket, o “contributo di accesso” come viene chiamato dal Comune di Venezia, deve essere pagato da tutte le persone di età superiore ai 14 anni che entrano nella città tramite qualsiasi mezzo di trasporto, dalle 8:30 alle 16:00 nei giorni in cui è richiesto il ticket d’ingresso. Il ticket è obbligatorio solo per le visite in giornata e, per il 2024, non sarà richiesto per l’accesso alle isole minori. Chiunque entri in città senza il ticket rischia una sanzione che va da 50 a 300 euro, oltre al costo del ticket. Il portale del Comune di Venezia, dove è possibile prenotare il ticket o richiedere l’esenzione, è disponibile al seguente link.

Le seguenti categorie di persone non devono né pagare il ticket né richiedere l’esenzione tramite il portale: i residenti o nati nel comune di Venezia e nell’intera regione del Veneto, i minori di 14 anni e i titolari della Carta europea della disabilità e i loro accompagnatori. I turisti che soggiornano a Venezia non devono pagare il ticket in quanto già pagano una tassa di soggiorno di 3 euro a persona per notte, ma devono comunque registrarsi sul portale della città.

D’altra parte, le seguenti categorie di persone devono registrarsi sul portale per richiedere l’esenzione: i residenti del Veneto, i coniugi, i conviventi e i parenti fino al terzo grado dei residenti, nonché le persone senza legami di parentela che visitano persone residenti o domiciliate nella città o nelle isole minori. Inoltre, devono richiedere l’esenzione i lavoratori dipendenti o autonomi, i pendolari, gli studenti di scuole e università con sede nella città antica o nelle isole minori, e i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di coloro che hanno pagato l’Imposta municipale propria (IMU) nel Comune di Venezia.

Il ticket di 5 euro, senza riduzioni, deve essere pagato tramite il portale del Comune di Venezia ed èimportante registrarsi sul portale Cda.ve.it se si rientra nelle categorie esentate elencate in precedenza. In entrambi i casi, verrà fornito un codice QR da presentare alle autorità in caso di controlli. I voucher con codice QR sono nominativi, ma la prenotazione può essere fatta cumulativamente per i viaggi in famiglia o in piccoli gruppi. Il personale addetto ai controlli sarà riconoscibile grazie a un gilet o a un distintivo di identificazione.