Tra le attività più caratteristiche che si possono fare a Santorini c’è la passeggiata tra i vicoli a dorso di mulo.
Tra poco, però, sull’isola delle Cicladi sarà vietato farsi trasportare dai muli. A promuovere l’azione di protesta simpaticamente chiamata “In Their Hooves” (“Nei loro zoccoli”) per lo sfruttamento degli asini sono stati gli attivisti di The Donkey Sanctuary insieme all’associazione dei traghetti, la Cruise Lines International Association.
Lo scopo è quello di sensibilizzare i turisti allo stress che questi animali sono costretti a subire dovendo trasportare valigie e persone su per le ripide salite di Santorini.
L’introduzione di una funivia ha aiutato ad alleggerire il carico degli asini, ma non a fermare il flusso di turisti. Ogni giorno i traghetti scaricano circa 17mila passeggeri, molti dei quali fanno la fila per salire su uno dei 4mila muli isolani.
All’arrivo al porto sarà chiesto ai visitatori di “mettersi nei loro zoccoli” e solo dopo di decidere se noleggiare un asino o un mulo per percorrere i 600 scalini che portano fino in cima.
Barbara Massa, responsabile europea del Progetto The Donkey Sanctuary, ha spiegato: “Speriamo che i visitatori siano in grado di prendere la decisione giusta. Continueremo a lavorare con le autorità greche al fine di fornire un aiuto ai proprietari degli asini affinché migliorino le condizioni di vita degli animali sull’isola. Abbiamo realizzato un video che sarà mostrato a bordo dei traghetti che portano i turisti a Santorini allo scopo di sensibilizzarli”.
Negli anni precedenti erano stati proprio i passeggeri dei traghetti a lamentarsi dei maltrattamenti degli asinelli sull’isola, sfruttati per fini turistici, lasciati per ore sotto il sole cocente spesso senza acqua.
L’associazione a difesa degli asini di Santorini invita i futuri turisti a postare sui social la loro esperienza usando l’hashtag #intheirhooves.