La Loira, l’ultima dimora di Leonardo Da Vinci

Perché il Genio terminò i suoi giorni in Francia e non in Italia. Storie, gossip e leggende

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Leonardo Da Vinci trascorse gli ultimi anni di vita nel Castello di Clos Lucé, nella Loira, e le sue ossa riposano – così pare – per sempre all’interno della Cappella di Saint-Hubert, nella cittadina di Amboise.

Sul perché il Genio di Da Vinci terminò i suoi giorni in Francia e non in Italia e su questi due luoghi a lui molto legati da secoli girano storie, pettegolezzi e persino leggende che cercheremo di riassumere per fare un po’ di chiarezza. Se riusciremo a convincervi o meno, questa zona di Francia resterà comunque per sempre legata al nome di Leonardo e gli appassionati del personaggio o delle sue invenzioni non potranno non essere attratti da questi luoghi a lui tanto cari.

Partiamo da Clos Lucé. Annoverato tra i più bei Castelli della Loira e tappa obbligata di chi fa il tour classico, questo maniero ha ospitato Da Vinci, su invito di Francesco I, a partire dall’autunno del 1516 fino al 2 maggio 1519, giorno della sua morte. Quando arrivò, aveva già 64 anni, e venne attraversando le Alpi insieme a due suoi discepoli, Francesco Melzi e il suo fedele aiutante milanese Batista de Vilanis. Sui suoi due accompagnatori, in particolare su uno di loro, sono girati tanti pettegolezzi.

All’interno del castello di Clos Lucé, Da Vinci scrisse il proprio testamento e affidò i suoi disegni, i suoi appunti e i suoi quaderni al fidatissimo Melzi. Questo maniero, oggi di proprietà privata, è quindi un’importantissima testimonianza dell’opera di quello che fu il Genio per eccellenza del Rinascimento italiano.

Del castello si possono visitare quasi tutte le stanze in cui Leonardo visse e lavorò. Al piano terra ci sono i suoi laboratori, tre stanze, restaurate in occasione del 500° anniversario dalla morte celebrato nel 2019, con arredi ricreati con incredibile realismo. All’esterno ci sono il Parco di Leonardo Da Vinci e il Giardino di Leonardo dove sono stati riprodotti i progetti di Leonardo a grandezza reale, un vero museo a cielo aperto. Nel giardino, alberi, piante e persino l’acqua sono stati posizionati secondo quanto scritto nel “Codex” di Leonardo. Qui, anche i minimi dettagli del suo lavoro sono riportati in vita.

La tomba di Leonardo si trova, però, nel Castello di Amboise e non a Clos Lucé. Gli studiosi non concordano tutti con questa teoria, ma pare che le sue spoglie siano conservate nella piccola cappella all’esterno, accessibile a tutti.

Il castello di Amboise domina questa bellissima cittadina francese dell’Indre e Loira che si affaccia sul fiume Loira. È uno dei più ampi castelli della Regione e una tappa obbligata durante il tour.

Il castello ha una storia molto travagliata: fu molte volte residenza di diversi re di Francia. Venne parzialmente distrutto dopo la Rivoluzione e tutt’oggi alcune sue parti sono in fase di restauro. Sebbene sia di origine medievale, il castello di Amboise deve l’aspetto attuale a rimaneggiamenti e ampliamenti apportati da Carlo VIII nel 1492 e da Francesco I che ne fece la sua corte, portandovi artisti e personaggi di fama europea come Leonardo Da Vinci. Uno dei motivi che spingono i turisti, specie italiani, a visitare questo castello è proprio la presenta della (presunta) tomba di Leonardo.

Ma perché ci sono ancora dei dubbi sulla tomba di Leonardo Da Vinci? Ebbene, quando morì, Leonardo venne sepolto, come da sue volontà, nella chiesa Saint-Florentin all’interno dell’edificio. Non si conosce però il luogo esatto della sepoltura perché la chiesa venne distrutta e profanata nel 1807. I resti ritrovati durante gli scavi del 1863 – che si pensa fossero di Da Vinci – sono stati trasferiti nella cappella, dove oggi una lastra tombale ne indica la sepoltura.