Riapre il Tunnel del Gottardo, la Svizzera torna raggiungibile in treno

Chiuso nel 2023 per un deragliamento, riapre il collegamento ferroviario tra Italia e Canton Ticino

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Chiuso nel 2023 per un incidente avvenuto tra le città svizzere di Erstfeld e Bodio a causa di un deragliamento, riapre a pieno regime a partire dal 2 settembre 2024 il Tunnel del Gottardo. Nel tunnel ferroviario, inaugurato il 1º giugno 2016 e lungo circa 57 chilometri, il più lungo al mondo, circolano ogni giorno 750 treni merci e 480 treni passeggeri, uno ogni mezz’ora. In questo modo, i treni potranno circolare nuovamente con i tempi di percorrenza precedenti al deragliamento, impiegando un’ora in meno rispetto alla deviazione lungo la linea panoramica del San Gottardo.

Si torna a viaggiare in treno in Svizzera

Dal 2 settembre sono ripresi, quindi, anche tutti i collegamenti diretti con l’Italia, che consentono di raggiungere la Svizzera partendo non solo da Milano e Venezia, ma anche da Genova e Bologna senza cambiare treno. Inoltre, è stato ripristinato il collegamento tra Francoforte e Milano, per il quale viene ora utilizzato il treno svizzero ad alta velocità Giruno. Nuovo è anche l’itinerario che passa da Zurigo anziché da Lucerna.

Il Tunnel del San Gottardo è sempre stato fondamentale come via di comunicazione con il Canton Ticino, ma non solo ovviamente. I treni passeggeri viaggiano su un tracciato sostanzialmente pianeggiante alla velocità di 200 km orari (potenzialmente estendibile fino a 249 km/h), riducendo i tempi di percorrenza per i trasporti ferroviari transalpini da Milano a Basilea di circa 60 minuti.

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Fonte: Getty Images
Riaperto dal 2 settembre il Tunnel del San Gottardo

Oggi, la linea del San Gottardo rappresenta uno dei principali collegamenti attraverso le Alpi ed è tra i corridoi ferroviari più importanti d’Europa per il traffico passeggeri e merci.

L’incidente che ha causato la chiusura del Gottardo

Era il 10 agosto 2023 quando un treno merci diretto in Germania era deragliato danneggiando gravemente l’infrastruttura del Tunnel del Gottardo. A seguito dell’incidente, che fortunatamente non provocò né morti né feriti, la circolazione ferroviaria in un tratto era stata interrotta e i treni sono stati deviati sulla linea montana, causando tempi di percorrenza più lunghi per tutti i viaggiatori. Si è resa necessaria la sostituzione di 7 km di binari per garantire la riapertura della galleria di base rimasta chiusa per oltre un anno. “La galleria di base del San Gottardo collega non solo la Svizzera tedesca e il Ticino, ma anche il Nord e il Sud dell’Europa”, ha commentato il consigliere federale Albert Rösti, in occasione della conferenza stampa.

I disagi causati dalla chiusura degli altri tunnel

Sempre dal 2 settembre un altro tunnel italiano avrà un impatto sulla viabilità di confine, questa volta con la Francia. Si tratta del Tunnel del Monte Bianco che chiude fino a metà dicembre. La galleria, lunga 11,6 chilometri, che collega i Comuni di Courmayeur, in Valle d’Aosta, a Chamonix, in Francia, viene, infatti, sottoposta a un piano di manutenzione e rinnovamento che durerà ben 18 anni, con chiusure annuali programmate e forti disagi per chi deve viaggiare da e verso la Francia passando, quindi, per la Valle d’Aosta. Durante la chiusura si prevede che la maggior parte dei mezzi pesanti utilizzerà il traforo del Frejus, mentre le auto si ripartiranno tra il Gran San Bernardo, il Frejus e i colli alpini.

I collegamenti tra l’Italia e la Francia erano già sotto stress a causa della chiusura del traforo ferroviario del Frejus, dove passavano i treni ad alta velocità TGV INOUI e Frecciarossa diretti a Parigi, fuori servizio dal 27 agosto 2023, a causa di una frana avvenuta in Alta Savoia, la cui riapertura è prevista – per ora, visto che viene costantemente posticipata – per il 2025. Al momento, i passeggeri che viaggiano a bordo dei treni veloci in partenza da Milano e da Torino vengono fatti scendere a Oulx, in Alta Val di Susa, dove sono trasbordati su bus che da Oulx vanno a Saint-Jean de Maurienne e da dove un TGV o Frecciarossa di Trenitalia li attende per completare il viaggio verso Chambéry e Parigi.

Per i collegamenti ferroviari tra Italia e Francia è quindi emergenza. Non bisogna, infatti, dimenticare che, da dopo il Covid, non sono più stati ripristinati i collegamenti tra la Liguria e la Costa Azzurra, operati dalla compagnia ferroviaria Thello, società oggi controllata al 100% da Trenitalia, che aveva tre treni giornalieri tra Milano e Marsiglia e viceversa.

Espresso Riviera, il treno turistico per la Costa Azzurra

L’unico treno diretto che arriva nel Sud della Francia è il treno turistico inaugurato a inizio agosto e che collega Milano con la stazione di Nizza. L’Espresso Riviera viaggerà fino al 29 settembre. Questo treno vintage permette ai passeggeri di riscoprire il piacere di viaggiare in modo lento e confortevole. a bordo ci sono i compartimenti salottino per non più di quattro – sei persone, dotati di finestrini grandissimi che lasciano scorgere panorami marini molto suggestivi. Non manca un’esclusiva carrozza ristorante con menu e piatti che seguono la stagionalità e la tipicità della cucina made in Italy e il bar di bordo per rilassarsi e svagarsi in qualsiasi momento del viaggio. Sono benvenuti anche gli amici a quattro zampe. I biglietti partono da 29,50 euro.