Prezzi per i viaggi alle stelle: cosa succede

Dopo un'estate all'insegna di grandi difficoltà, anche la stagione invernale si prospetta ardua per chi vuole viaggiare: i prezzi sono già alle stelle

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Abbiamo dovuto affrontare due anni particolarmente duri, tra lockdown e frontiere chiuse in quasi tutto il mondo, ma ora il turismo è ripartito: peccato che le tariffe siano schizzate alle stelle, e le previsioni per la stagione invernale non sono affatto positive. Che cosa sta succedendo?

Vacanze invernali, l’aumento dei prezzi

Dopo aver aspettato tanto a lungo per poter riprendere a viaggiare, molti italiani non potranno permetterselo per motivi economici. Diversi sondaggi, risalenti alla scorsa primavera, avevano portato alla luce il gran desiderio di gran parte della popolazione di tornare finalmente in vacanza, anche a costo di non badare a spese. Tuttavia, la realtà ci ha ben presto messo di fronte a problemi di natura economica con cui non avevamo fatto i conti. Insomma, se le ferie estive ci sono apparse particolarmente care, ora che l’inverno è alle porte la situazione non è affatto migliorata.

“I prezzi sono aumentati tanto. L’autunno e l’inverno sono ancora molto difficili da leggere” – ha spiegato Pier Ezhaya, direttore generale tour operating del Gruppo Alpitour. I costi sono schizzati alle stelle, e purtroppo si riflettono su un’ampia gamma di servizi: dalle compagnie aeree alle strutture ricettive e alla ristorazione. Insomma, tutto quello che concerne il mondo del turismo. Il fattore principale è naturalmente il caro energia, che ha colpito duramente il nostro Paese nei mesi scorsi – e che nei mesi freddi, complice la necessità di accendere i riscaldamenti, si farà sentire ancora di più.

Il rincaro dei carburanti ha portato ad un incremento nei prezzi degli spostamenti (che si tratti di auto, treno o aereo), così come a quelli delle strutture ricettive e di tutto ciò che gira attorno al settore turistico. Un problema che potrebbe mettere a rischio la stagione sciistica: la gestione degli hotel e degli impianti si preannuncia particolarmente costosa, ed è inevitabile che ciò si ripercuota sulle tariffe finali proposte agli utenti. “Probabilmente, almeno fino alla primavera 2023, scarsa disponibilità dei posti e prezzi elevati continueranno a caratterizzare l’offerta” – ha affermato Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group.

I problemi per le compagnie aeree

Insomma, se già la stagione estiva si era rivelata irta di problemi per i viaggiatori (basti pensare alle innumerevoli cancellazioni, ai ritardi e agli overbooking che hanno caratterizzato i mesi più caldi dell’anno), l’inverno non sarà da meno. Le compagnie aeree sono in difficoltà: secondo gli esperti, ci attende un periodo in cui i voli saranno molto più cari e decisamente meno frequenti. Avevamo visto come ormai prenotare last minute non fosse più vantaggioso, ma anche l’advance booking – ovvero l’acquisto di un viaggio con largo anticipo – ha i suoi problemi.

Sono poche le persone che possono permettersi di organizzare le vacanze mesi prima, soprattutto con il sopraggiungere delle difficoltà economiche che stanno colpendo tantissimi italiani. Questo, assieme al caro carburante, rappresenta un serio ostacolo per le compagnie aeree: sembra impossibile riuscire ad offrire ai passeggeri delle tariffe chiuse, che ormai variano costantemente e sono sempre più al rialzo. Tutto ciò porta purtroppo a conclusioni drammatiche. Da un lato, moltissime persone saranno costrette a rinunciare alle vacanze. Dall’altro, gli operatori del settore ne risentiranno e le realtà più piccole, già messe a dura prova dai due anni di pandemia, rischiano di non poter sopravvivere ancora.