L’overtourism è un problema crescente che affligge molte destinazioni in Europa, dove l’afflusso massiccio di turisti rischia di comprometterne l’autenticità e la qualità della vita dei residenti e negli ultimi mesi, soprattutto dopo le vacanze estive, ne abbiamo già parlato ampiamente.
Da Venezia alle Isole Baleari, i residenti che hanno protestato contro il turismo insostenibile e che mette a dura prova le risorse locali sono stati tanti, tanto che l’estate appena trascorsa è stata indubbiamente segnata da episodi di cronaca relativi a proteste e malcontento. Tuttavia, alcune regioni in Europa (e non solo) stanno cercando di contrastare questo fenomeno, promuovendo destinazioni alternative in grado di accogliere i turisti senza mettere a rischio la sostenibilità.
Il turismo di massa ha raggiunto livelli insostenibili in molte destinazioni europee, ma anche a livello mondiale (ad esempio a Sydney, in Australia, a Bangkok, in Thailandia). Tuttavia, sempre più regioni e città stanno rispondendo a questa crisi con progetti che cercano di bilanciare il flusso di turisti con il benessere delle comunità locali.
Le destinazioni come l’Estremadura, i villaggi spagnoli, la Groenlandia e la Romania offrono un’alternativa valida al turismo tradizionale in Europa, puntando su un nuovo modello di accoglienza che beneficia sia i visitatori che i residenti, riducendo al contempo i danni causati dall’overtourism. Invece, destinazioni come il Marocco, la Serbia e la Georgia sono mete più remote che stanno facendo di tutto per attrarre a sé i turisti, soprattutto nelle località ancora meno frequentate.
Indice
Estremadura: la Spagna rifugio dei nomadi digitali
L’Estremadura, una delle regioni meno conosciute della Spagna, sta emergendo come una meta ideale per i nomadi digitali. Questa comunità autonoma, che confina con il Portogallo, offre un paesaggio mozzafiato con riserve naturali, montagne selvagge e città ricche di storia, come la capitale Mérida, famosa per le sue rovine romane. Nonostante il suo immenso potenziale, l’Estremadura è una delle zone meno visitate della Spagna, con un PIL pro capite tra i più bassi del Paese.
Per incentivare il trasferimento dei lavoratori a distanza, tuttavia, il governo regionale ha introdotto un programma che offre fino a 15.000 euro per chi sceglie di vivere e lavorare in questa affascinante area. Questa iniziativa fa parte di un piano più ampio per combattere il declino demografico e stimolare l’economia locale, che registra tassi di disoccupazione più elevati rispetto alla media nazionale. L’Estremadura sta quindi cercando di attrarre nomadi digitali, creando un ambiente favorevole al lavoro remoto e al contempo sostenendo le comunità rurali.
Molti piccoli villaggi spagnoli, inoltre, minacciati dallo spopolamento e dal declino demografico, stanno cercando di attirare turisti lontano dalle città affollate e dalle coste turistiche. Un esempio di questo movimento è l’iniziativa Rooral, un’associazione che aiuta i villaggi in difficoltà ad accogliere i lavoratori a distanza. Villaggi come Benarrabá in Andalusia sono entusiasti dell’arrivo di nomadi digitali che contribuiscono a rivitalizzare la comunità.
Un altro esempio interessante è il villaggio di Libros, situato nella provincia di Teruel. Con soli 114 abitanti, questo villaggio ha sfruttato il suo nome (che significa “libri”) per proporsi come capitale letteraria della Spagna. La comunità ha lanciato un progetto che ha raccolto più di 50.000 libri da tutto il mondo, con la creazione di una biblioteca e la pianificazione di un hotel-biblioteca. Questi sforzi sono un esempio perfetto di come il turismo responsabile possa contribuire a mantenere viva l’identità di piccoli centri abitati.
La Groenlandia: un nuovo aeroporto per il turismo responsabile
La Groenlandia sta investendo nel turismo sostenibile con l’apertura di un nuovo aeroporto a Nuuk, la capitale, il 1° dicembre 2024. Questo nuovo collegamento favorisce non solo il turismo durante i mesi estivi, ma punta a incoraggiare i visitatori anche durante il freddo inverno. Con l’inaugurazione di strutture come le cabine delle aurore e gli igloo, la Groenlandia sta cercando di attrarre turisti in cerca di esperienze uniche, lontano dalle mete sovraffollate. Infatti, pur godendo anche la Groenlandia dello spettacolo delle Aurore Boreali, sicuramente è tra le destinazioni meno gettonate da chi vuole assistere al suggestivo fenomeno delle luci danzanti nel cielo.
L’isola sta anche progettando la costruzione di una seconda pista a Ilulissat, prevista per il 2026. Questo sforzo ha l’obiettivo di spingere il turismo oltre le destinazioni tradizionali, incentivando i viaggi in regioni più remote e meno conosciute. Le strutture sono pensate per accogliere un turismo rispettoso dell’ambiente, che contribuisca a far crescere l’economia locale senza danneggiare l’ecosistema fragile.
La Romania: un’alternativa economica che “ama” i turisti
La Romania sta cercando di attirare turisti attraverso iniziative che promuovono il Paese come una destinazione alternativa per chi è stanco delle folle di visitatori in altre località europee. Con campagne come TouristGo.ro, il Paese sta cercando di farsi conoscere dai viaggiatori, soprattutto attraverso eventi come il festival Electric Castle. Tra l’altro, la Romania è una delle destinazioni più economiche in Europa, sia per i prezzi dei biglietti aerei (spesso in promozione), sia per la scena enogastronomica locale (e a Bucarest si mangia benissimo, lasciatevelo dire!).
Il Paese sta anche cercando di attirare turisti che vogliono evitare l’overtourism di destinazioni come la Spagna, con slogan come: “In alcune città non ti vogliono, ma in Romania ti amiamo“. Con il suo patrimonio naturale e culturale, la Romania si propone quindi come una meta di viaggio autentica e meno affollata, dove i turisti possono godere di esperienze uniche senza la pressione del turismo di massa.
Marocco: non solo Marrakech
Il Marocco sta investendo pesantemente nel settore turistico in vista della Coppa del Mondo del 2030, che condividerà con Spagna e Portogallo. Il Paese nordafricano punta infatti a raddoppiare il numero di turisti entro il 2030, raggiungendo i 26 milioni di visitatori annuali.
Per far fronte a questa crescita, sono previsti 100.000 nuovi posti letto, grazie all’incremento di strutture alberghiere di lusso, come il Waldorf Astoria a Tangeri e l’apertura di 25 nuovi Radisson Hotels. Sebbene città come Marrakech siano già molto frequentate, il Marocco sta spingendo per far conoscere anche altre città meno turistiche come Fes, Agadir e Casablanca, dove nuove infrastrutture e ristrutturazioni di stadi sono in corso.
Per chi cerca esperienze più autentiche e lontane dal turismo di massa, il Paese offre anche destinazioni come Taroudant, “la piccola Marrakech”, che promette un’atmosfera più tranquilla. Da sfatare il mito, il Marocco non è solo Marrakech.
Serbia: alla scoperta delle zone rurali e delle tradizioni
La Serbia sta puntando sul turismo sostenibile, aprendosi a un tipo di viaggiatore più attento e rispettoso delle tradizioni locali. Con una crescita del turismo internazionale del 20% nel 2023, la Serbia ha avviato collaborazioni con il Global Sustainable Tourism Council per sviluppare progetti che non favoriscano il turismo di massa, ma che promuovano esperienze più culturali e naturali.
Oltre alla capitale Belgrado, dove la scena culturale sta crescendo, le montagne serbe e le zone rurali stanno attirando turisti grazie alle offerte di ecoturismo, escursioni e wellness. Novi Sad, la seconda città del Paese, è un altro esempio di destinazione poco affollata ma ricca di attrazioni, come la fortezza di Petrovaradin e l’influenza culturale austro-ungarica nelle tradizioni culinarie.
Georgia: un Paese in crescita turistica
La Georgia sta rapidamente sviluppando la sua infrastruttura turistica con l’intento di diventare una meta inclusiva per tutti i tipi di viaggiatori. Dal miglioramento della segnaletica internazionale all’adozione di un piano di sviluppo a dieci anni, il Paese sta cercando di rendere più facile e piacevole l’esperienza per i turisti, compresi quelli con disabilità.
La città di Batumi, con il suo grande porto, è in fase di espansione per accogliere un numero crescente di crocieristi, mentre il paese sta migliorando anche i trasporti pubblici e le infrastrutture stradali. Nonostante la Georgia sia ancora un Paese in via di sviluppo dal punto di vista turistico, le sue bellezze naturali, le tradizioni uniche e l’autenticità culturale attirano visitatori desiderosi di esplorare una destinazione emergente e poco affollata.