I vicoli di Roma ora celebrano l’eternità di Monica Vitti

I vicoli, le strade e le piazze della città parlano di lei, evocano la sua immagine e il suo talento, proprio lì a Roma dove la sua polvere di stelle continua a brillare

Si è svegliata diversa, un po’ triste e malinconica Roma, costretta a dare l’ultimo saluto a Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti, romana da ben sette generazioni. Ed è per lei che le strade, le piazze e i quartieri della capitale continuano a parlare, a preservare la sua immensa ed eterna eredità.

La storia d’amore tra la città e Monica Vitti è antecedente alla stessa nascita dell’indiscussa star del cinema italiano, perché qui sono conservate le sue origini. Un destino già scritto e poi accolto a braccia aperte dalla musa italiana dei grandi registi, perché era qui, a Roma, che lei si sentiva a casa.

“Io amo questa città e i suoi colori” – aveva ammesso l’attrice – “e senza di lei Monica Vitti sarebbe molto più triste“. Come se quell’eternità, che apparteneva di diritto alla città e alla sua persona, fosse in qualche mondo un tacito patto di un unione destinata a durare per sempre.

L’omaggio a Monica Vitti

Così Roma la ricorda, la celebra e continua a parlare di lei all’alba della morte dell’attrice che si è spenta a 90 anni, a soli tre mesi di distanza dal suo ultimo compleanno. Lo fa nei pressi della sua abitazione romana dove è comparso un murales che la racconta con la sua meravigliosa autenticità. Lo sguardo magnetico, i capelli biondi e la bocca leggermente spalancata come a voler pronunciare il suo ultimo discorso. E pare quasi di poterla sentire la sua inconfondibile voce.

Così lo street artist Herry Greb si è fatto carico di rendere eterna l’attrice, ancora un po’ di più, attraverso un capolavoro murario che è destinato a entrare in quell’itinerario che comprende tutti i luoghi che ricordano Monica Vitti.

Il murales si trova nel cuore di Roma, in via del Vantaggio, e raffigura l’attrice intenta a mantenere tra le mani un David di Donatello. Sembra essere affacciata alla finestra e da lì vegliare sulla città e sui suo abitanti. La sua giacca è particolare, frammentata ma significativa e questo non è un caso: Greb si è lasciato ispirare da alcune delle locandine dei film nei quali l’artista aveva recitato.

Un omaggio all’eternità di Monica Vitti che esiste e persiste in tutta la città di Roma. Alcuni mesi fa, infatti, in occasione del giorno del compleanno dell’attrice, nei quartieri più iconici della capitale sono comparse delle opere murali, fotografie in bianco e nero che celebrano con la scritta “Monica amore nostro” l’immensità dell’attrice. Ora anche il Pigneto, via dei Fienaroli e Trastevere parlano di lei.

Roma vista negli occhi di Monica Vitti

E sono tanti i luoghi che parlano di Monica Vitti, in realtà. L’intera città lo fa perché è stata la cornice di tutta la sua vita, della sua carriera e dei suoi amori. Come un set cinematografico con le luci perennemente accese.

E possiamo ancora vederla, lei, davanti alle strutture lineari del quartiere dell’Eur nel film di Michelangelo Antonioni o nella Tosca, che corre verso Castel Sant’Angelo. E poi possiamo immaginarla nel cuore di Roma, in via Francesco Crispi nella casa dove è nata, lì dove passeggiava. O a Villa Borghese, dove è stata avvistata a passeggiare prima della sua morte.

Un bar nella capitale, situato in viale di Villa Massimo, nei pressi di Piazza Bologna dove l’attrice ha vissuto, conserva uno dei suoi ricordi più preziosi: è lì che Maria Luisa Ceciarelli  ha scelto il suo nome d’arte, ha scelto di essere Monica Vitti.

E tra i vicoli, le strade e le piazze della città sembra ancora di poterla vedere perché loro parlano di lei, evocano la sua immagine e il suo talento, proprio lì a Roma dove la sua Polvere di Stelle continua a brillare.

Murale dello street artist Herry Greb dedicato a Monica Vitti
Fonte: IPA
Murale dello street artist Herry Greb dedicato a Monica Vitti