In occasione del prossimo Vertice del G7, l’Italia ripristinerà temporaneamente i controlli alle frontiere terrestri, marittime e aeree. L’evento si terrà a Borgo Egnazia, in Puglia, dal 13 al 15 giugno e vedrà la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo dei sette Stati membri, oltre al Presidente del Consiglio Europeo e alla Presidente della Commissione Europea in rappresentanza dell’Unione Europea. Ecco cosa comporta il ripristino dei controlli.
Il ripristino dei controlli alle frontiere: sospesa la libera circolazione
Il Ministero dell’Interno ha disposto, in vista del G7, il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere dalle ore 14.00 del 5 giugno alle ore 14.00 del 18 giugno. Una prassi consolidata dagli Stati in occasione di eventi analoghi. Ciò significa che, durante quei giorni, verrà sospesa la libera circolazione prevista dall’area Schengen, che consente a più di 400 milioni di persone di circolare liberamente tra i Paesi membri senza sottoporsi ai controlli di frontiera. Secondo le stime, gli europei effettuano ogni anno 1,25 miliardi di viaggi all’interno dello spazio Schengen, il che apporta notevoli vantaggi anche al settore del turismo e della cultura.
Avviato nel 1985 come progetto intergovernativo tra cinque paesi dell’UE – Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo – si è via via ampliato fino a diventare la più vasta zona di libera circolazione al mondo. Ad oggi, restano ancora esclusi dallo spazio Schengen Irlanda e Cipro, mentre ne fanno parte alcuni Paesi non Ue, ossia Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Di recente, Romania e Bulgaria sono diventati il 28esimo e 29esimo membro della vasta area europea di libera circolazione, preceduti dalla Croazia nel gennaio 2023.
Negli anni, i vari Paesi UE, tra cui l’Italia, hanno fatto ricorso diverse volte alla sospensione dell’Accordo di Schengen, per i motivi più disparati. Lo scorso anno, il Governo italiano ha comunicato la reintroduzione dei controlli delle frontiere interne terrestri con la Slovenia per l’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa.
La Puglia al centro del mondo per il G7
Si trova a a Savelletri, frazione di Fasano in provincia di Brindisi, a pochi passi dalla costa adriatica, dalle colline della Murgia e della Valle d’Itria, il resort di lusso Borgo Egnazia, che ospiterà i capi di Stato e di Governo del G7 a giugno. Tra le sue attrazioni, l’amena località marina ospita il Museo archeologico nazionale “Giuseppe Andreassi” e Parco archeologico di Egnazia, che sorge all’esterno delle mura di cinta dell’antica Gnathia, nell’area della necropoli messapica. Si tratta di uno dei siti archeologici più interessanti della Puglia, situato lungo il litorale adriatico, in un contesto paesaggistico di grande suggestione.
Un patrimonio culturale messo al centro anche dal gruppo di gestione alberghiera Egnazia Ospitalità Italiana (EOI), la management company che vuole estendere il modello di Borgo Egnazia in tutta la Penisola, puntando ad arrivare a venti strutture di lusso entro il 2029. Stando a quanto riporta il Sole 24 Ore, le prime tre aperture, secondo il modello Borgo Egnazia, che unisce lusso, tradizione e attenzione al territorio saranno operative nel 2025 con la gestione diretta dello storico hotel Ancora di Cortina d’Ampezzo, di Castel Badia a Brunico, sempre sulle Dolomiti, in Val Pusteria, e di Borgo di Pratica di Mare, alle porte di Roma.