Firenze è una delle città italiane più conosciute e visitate al mondo, per il suo fascino romantico ma soprattutto per la sua ricchezza di tesori artistici. Eppure, a rendere Firenze ancora più magica e bella c’è anche un importante elemento naturalistico, il fiume Arno.
Il fiume, che si può ammirare con una passeggiata sul Ponte Vecchio, oggi è protagonista di una possibile iniziativa: infatti, si sta pensando all’apertura di un tunnel sotto l’Arno, un po’ come accade per il Tamigi. Scopriamo insieme i dettagli di questo potenziale progetto.
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Il fiume Arno, simbolo di Firenze
L’Arno è il fiume per antonomasia che caratterizza Firenze, attraversando la città con un percorso che ha segnato la sua storia e il suo sviluppo nel corso dei secoli. Il fiume nasce sul Monte Falterona, nell’Appennino Toscano, e dopo un lungo viaggio di circa 240 chilometri sfocia nel Mar Tirreno. A Firenze, l’Arno è particolarmente conosciuto per i suoi ponti storici, tra cui naturalmente il celebre Ponte Vecchio, con le sue caratteristiche botteghe di orafi e gioiellieri.
Il rapporto tra Firenze e l’Arno è sempre stato intenso, segnato da momenti di grande prosperità e anche da gravi disastri. Uno degli eventi più tragici è stato infatti l’alluvione del 1966, quando il fiume straripò devastando la città, distruggendo opere d’arte e danneggiando numerosi edifici storici. Tuttavia, l’Arno è anche una fonte di bellezza e ispirazione per la città, con i suoi panorami suggestivi che riflettono i palazzi rinascimentali lungo le sue rive.
Oggi, l’Arno è uno dei punti di ritrovo più amati da fiorentini e turisti, con caffè, ristoranti e luoghi storici che offrono splendide vedute sul fiume dai ponti storici. L’Arno continua a svolgere un ruolo centrale nella vita di Firenze, fungendo da collegamento naturale tra le due sponde della città e offrendo uno scorcio suggestivo di una città che ha saputo fondere storia, arte e natura in modo armonioso e non a caso è una delle città italiane più amate a livello internazionale, in cima alla lista dei desideri dei viaggiatori di tutto il mondo.
Il possibile tunnel sotto l’Arno a Firenze
Ma cosa si sa attualmente dell’iniziativa che prevede l’apertura ai turisti di un tunnel sotto l’Arno? Questo tunnel sarebbe aperto ai turisti in un itinerario speciale come già accade per il Greenwich Foot Tunnel, della lunghezza di ben 390 metri, che venne realizzato nel 1902 sotto al Tamigi londinese.
L’idea da mettere in atto a Firenze parte invece da una struttura rinascimentale, del 1500, che ancora oggi esiste e resiste con una lunghezza di 250 metri, a cinque metri sotto il livello delle acque del fiume Arno. Insomma, una struttura che permetterebbe, per l’appunto, la creazione di un vero e proprio tunnel.
La funzione di questa struttura, in passato, era quella di collegare gli ampi spazi sotterranei della Torre della Zecca, luogo in cui venivano coniate le monete, i fiorini, grazie alla spinta dell’acqua dell’Arno sulla riva opposta del fiume, proprio vicino alla celebre porta-torre di San Niccolò. Questo tunnel, che un tempo dunque esisteva già, venne costruito con una struttura fatta di mattoni e utilizzato anche nel 1800, nonché percorso dai partigiani della Resistenza persino durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1956, però, il tunnel sotto l’Arno venne chiuso per ragioni di sicurezza, nonostante la sua riapertura viene vociferata sin dal 2010, anno in cui era sindaco di Firenze Matteo Renzi. Oggi, invece, la parola è stata data dal governatore della Regione Eugenio Giani insieme alla sindaca Sara Funaro.
Per la riapertura e la messa in sicurezza del tunnel sotto l’Arno a Firenze servirebbero circa 7 milioni di euro, fondi che sembrerebbero esserci. Il lavoro stavolta verrebbe fatto con le migliori e ultime tecnologie, come quelle del robot, ma è necessario un check da parte degli esperti per capire se effettivamente questo spazio sotterraneo potrebbe realmente essere percorribile di nuovo dal pubblico.
La riapertura di questo tunnel, d’altronde, permetterebbe un più agile arrivo e collegamento a zone come il rione di San Niccolò, vicinissimo a Ponte Vecchio. Non è mancata però la preoccupazione dei residenti, disturbati all’idea di un ribaltamento totale del quartiere.