Incendio a Notre Dame di Rouen, la cattedrale amata da Monet

Una guglia della Cattedrale di Notre Dame di Rouen a fuoco, le cause dell'incendio sono sconosciute, ma tutte le risorse pubbliche sono sul campo per placarlo

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Elena Usai

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La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

È andata a fuoco una delle guglie della Cattedrale di Notre Dame di Rouen in Seine-Maritime, Normandia, nel nord della Francia. Il sindaco della città, Nicolas Mayer-Rossignol, ha dichiarato su ‘X’ che “tutte le risorse pubbliche sono state mobilitate” e che “le cause del rogo sono al momento sconosciute”. L’incendio, scoppiato a mezzogiorno, è avvenuto durante i lavori di ristrutturazione sulla guglia, come spiega l’emittente tv Bfmtv che sta trasmettendo la diretta dell’evento. Al momento l’incendio è sotto controllo e l’intera area attorno alla cattedrale è stata evacuata e circondata da un perimetro di sicurezza.

In aggiornamento.

La storia della Cattedrale di Rouen

Non è la prima volta che la Cattedrale di Rouen si ritrova al centro di incendi e danneggiamenti. Il primo incendio attestato dalle fonti, risale all’841 quando la Francia subì la prima invasione vichinga. Allora, la cattedrale aveva una struttura paleocristiana, quasi del tutto distrutta e poco visibile oggi, successivamente fu ricostruita durante il periodo di relativa pace e tranquillità tra il re di Francia Carlo III il Semplice e il capo vichingo Rollone (convertitosi al cristianesimo, fu battezzato proprio in questa cattedrale). In tempi più recenti fu parzialmente distrutta, nel 1944, dai bombardamenti alleati, mentre la guglia in ghisa, progettata dall’architetto Jean-Antoine Alavoine e alta 151 metri, fu distrutta da un fulmine nel 1822.

È una testimonianza tangibile dell’evoluzione stilistica in Francia secolo dopo secolo: la torre Saint-Romain, per esempio, è stata costruita nel XII secolo, il portale Libraires e il portale Calende nel XIV secolo, mentre la facciata occidentale e la torre Beurre risalgono invece al XV e XVI secolo. La facciata della Cattedrale, infine, è riccamente decorata con 70 figure, scolpite tra il 1362 e il 1421. È un’opera architettonica in continuo divenire che affascina e conquista con la sua bellezza gotica non solo viaggiatori e turisti, ma anche artisti, uno su tutti Claude Monet.

La Cattedrale di Rouen nell’arte

Ammaliato dalla sua bellezza, Claude Monet le dedicò una serie di 30 dipinti a olio considerati dei veri e propri capolavori dell’Impressionismo, il movimento che quest’anno celebra i suoi 150 anni. L’artista li dipinse tra il 1892 e il 1894 osservando il monumento da diversi punti di vista: ogni tela mostra l’esterno della cattedrale non solo durante momenti differenti della giornata, ma anche in diverse situazioni climatiche, catturando il cambiamento della luce attraverso le pietre della struttura.

Non completò tutti i dipinti delle cattedrali a Rouen, ma continuò a lavorare successivamente nel suo studio spazioso a Giverny dopo aver lasciato Rouen nel 1894. Oggi, queste tele sono sparse in tutto il mondo tra collezioni pubbliche e private, alcune possono essere ammirate al Museo d’Orsay di Parigi, altre al Museo Puškin di Mosca.

Interno Cattedrale Rouen
Fonte: iStock
Statue all’interno della Cattedrale di Rouen

Rouen nella letteratura

La Cattedrale di Rouen accende gli sguardi, ma anche l’immaginazione di numerosi scrittori, uno su tutti Gustave Flaubert. Nato proprio a Rouen, lo scrittore nutriva un legame profondo con la sua città natale e, in particolare, con la sua imponente cattedrale che lo ispirò nella stesura del racconto “La leggenda di San Giuliano l’Ospitaliere”. A ispirarlo fu l’omonima vetrata di San Giuliano, situata nella navata nord del transetto, che raffigura la storia di un cacciatore che uccide un cervo, rivelatosi essere Gesù Cristo. Una storia che colpì profondamente lo scrittore, spingendolo a riflettere sui temi della fede, del sacrificio e del destino. La luce multicolore che filtra attraverso le vetrate ha ispirato anche la penna di Joris-Karl Huysmans nel suo romanzo “La Cattedrale”.