È veramente difficile trovare qualcuno che non abbia visto “Un’ottima annata”, il film del 2006 diretto da Ridley Scott e tratto dall’omonimo romanzo di Peter Mayle. Chi non ha sognato di trasferirsi a vivere tra i vigneti della Provenza a produrre vino (o anche solo a sorseggiarlo) dopo aver visto il film con Rusell Crowe e una giovanissima Marion Cotillard? Questo film ha talmente fatto sognare, per i suoi paesaggi pittoreschi, per i deliziosi borghi, per le infinite distese di viti da aver contribuito a portare tantissimi turisti sui set che gli hanno fatto da sfondo.
Dove è stato girato “Un’ottima annata”
Ci troviamo nella zona del Luberon, quella che, nell’immaginario collettivo, si identifica meglio con la Provenza, per via dei suoi immensi e profumatissimi campi di lavanda in fiore, quella dipinta dai pittori più famosi del mondo. Il luogo più celebre di questo triangolo di Provenza è l’altipiano di Valensole, che vanta ben 300 giorni di sole all’anno, un sito tanto amato dai visitatori che arrivano in massa nel periodo della fioritura della lavanda che va da fine giugno a metà luglio. Un paesaggio da cartolina che oggi diremmo “instagrammabile”.
Il villaggio di Gordes
Tra i borghi più pittoreschi del Luberon c’è Gordes, un tipico “village perché” (“arroccato”) su uno sperone di roccia da cui si dominano i campi di lavanda nella stagione estiva. È diventato famoso per essere stato il set principale di “Un’ottima annata”. Molte delle scene del film sono state ambientate proprio nella piazza centrale del paese, con la sua bella fontana. È qui che la protagonista, Fanny (Marion Cotillard), lavora come cameriera di un tipico bistrot, servendo ai tavolini della piazza. Il bar in realtà è quello dell’hotel La Renaissance.
Dove si trova la casa di Max
Letteralmente presa d’assalto dai turisti, fin dall’uscita del film, è stata la tenuta in cui vive il protagonista, Max (Rusell Crowe), uno splendido “mas provençal” (il titpico casolare) con una terrazza panoramica affacciata sui vigneti. Il luogo più rilassante del mondo. Si tratta dello Château La Canorgue, che si trova a Bonnieux, che l’ex broker riceve in eredità dallo zio e che, invece di vendere, perché malandato, decide di tenere e di trasferirsi a vivere (dopo essersi innamorato della bella francesina, ça va sans dire).
La villa è in stile italiano, in omaggio all’origine. È stata, infatti, costruita sopra i resti di una dimora Romana (vgneti inclusi), alimentata da un sistema di canali per la raccolta delle acque che ancora oggi funziona e dà il nome all’azienda dove ha sede la cantina di Côtes du Luberon. I cipressi e la lavanda segnano il piccolo sentiero sterrato che porta allo château con la facciata di pietra e circondato da 45 ettari di vigneti, con un laghetto e siepi scolpite a sfera. Anche la piscina della Canorgue è diventata un set del film: una delle scene più celebri vede Max cadere nella piscina e venire soccorso da Fanny. Da questa tenuta si ha una bellissima vista di Gordes.
Si tratta anch’esso, Bonnieux, di un villaggio tipico provenzale, fatto di case color rosa pastello il cui centro storico è tutto un incrociarsi di vicoli e piazzette.
Girando il film, il regista Ridley Scott si è letteralmente innamorato di questa zona della Francia, tanto da aver acquistato una proprietà non distante da Bonnieux (e dalla cantina, che produce ottimi vini). Era stato proprio o scrittore inglese, Peter Mayle, autore del romanzo a cui si è ispirato il film a convincere il regista a girare nel Luberon. Mayle, infatti, viveva da anni in Provenza, a Ménerbes per la precisione e qui si è spento nel 2018.