Proteggiamo i torrenti, rispettiamo le comunità locali

Non infatuatevi, innamoratevi! Per frequentare le spiagge di torrente è necessario rispetto e alcune semplici regole da osservare

Foto di Filippo Tuccimei

Filippo Tuccimei

Wildecobeach S.r.l. Founder

Ama i libri sulla storia del colonialismo ed i lunghi viaggi zaino in spalla. Così come gli itinerari più brevi ma avventurosi, ed ha speso gli ultimi anni del suo tempo libero per scovare le meravigliose spiagge di torrente.

Pubblicato: 18 Aprile 2023 17:15

La primavera avanza, l’estate è alle porte, cosa c’è di meglio di un bagno rigenerante nella natura incontaminata di un torrente? La domanda è certamente retorica, se posta a me … 😎

Il caldo ci soffoca, il mare con tutte le sue regole ci stressa, il torrente ci fa pensare ad una natura selvaggia e rilassante.🌿

Ma anche i fiumi soffrono se trattati male, e con loro la popolazione locale, tanto quella umana quanto quella animale.

L'Oratorio di Crego
L’Oratorio di Crego

In Italia abbiamo posti spettacolari e più ne cerchiamo più ne troviamo: quel borgo medioevale dimenticato dal turismo di massa, la trattoria ruspante dove ti senti a casa, l’agriturismo immerso nel verde incontaminato, i panorami mozzafiato, quel B&B dove puoi addormentarti alla confortante melodia del gorgogliare di un torrente. Sagre di paese, chiesette, vigneti e orti di montagna, rovine che non ti aspetti, riserve naturali dagli animali insoliti, ponti del diavolo che sembrano disperatamente aggrappati a gole spettacolari.

Tanti di questi posti sono vicini ai fiumi, storicamente le arterie di comunicazione su cui viaggiavano le persone, le idee e la cultura.

Ponti del diavolo disperatamente aggrappati a gole spettacolari
Ponti del diavolo disperatamente aggrappati a gole spettacolari

Quale miglior soluzione allora se non cercare un paradiso su un fiume nostrano? Che ci dia magari l’opportunità di visitare i tesori della provincia italiana? In più, in tempi di cautela su pandemie e dintorni, ci possiamo muovere in macchina, autonomi e tranquilli!

Con la bella stagione, potremmo essere in tanti ad avere questa idea, facendo così soffrire quelle valli più esposte al traffico eccessivo, per parcheggi a dir poco selvaggi, e per l’immondizia. 

In definitiva per comportamenti sbagliati: ricordiamoci che le spiagge di torrente sono posti meravigliosi e liberi, il cui equilibrio ambientale non dipende da altri se non da noi. Siamo ospiti della natura e come tali dobbiamo comportarci.

Siamo ospiti della natura e come tali dobbiamo comportarci
Siamo ospiti della natura e come tali dobbiamo comportarci

Penso che la natura sia di tutti e sono sempre alla ricerca  di nuovi posti perché tutti possano goderne. Voglio farvi innamorare di questi posti come è accaduto a me: come tutti gli amori mi sono inizialmente infatuato, ma solo quando è sbocciato l’amore vero è cresciuto anche il rispetto.

Non infatuatevi, innamoratevi!🌹

Perché per frequentare le spiagge wild è necessario molto rispetto e alcune semplici regole da rispettare.

Aiutiamo le valli che stanno soffrendo: evitate di avvicinare troppo le auto al fiume, parcheggiate sempre rispettando l’equilibrio ambientale ed estetico della natura di cui siete ospiti. E anche delle popolazioni di cui siete ospiti: i residenti hanno diritto di girare per le loro strade in un contesto decoroso. Parcheggiate negli spazi che indico nei miei articoli, se fossero pieni, lasciate l’auto più lontano, optate sempre per due passi in più e non in meno, anche il contorno alle spiagge di torrente è meraviglioso da passeggiare. 

Il contorno alle spiagge di torrente è meraviglioso da passeggiare
Il contorno alle spiagge di torrente è meraviglioso da passeggiare

Sapete…?

Innamoratevi! Lasciate il fiume come lo avete trovato … anzi meglio!

🏭 Sapete quanto tempo impiega una lattina di alluminio a degradarsi naturalmente? Fino a 100 anni … e se finisce in acqua? 500 anni 

🍀 Portatevi sempre le buste per la spazzatura e ripulite la zona di ogni detrito prodotto prima di andarvene. Fatelo anche per gli altri, recuperate i rifiuti altrui, specie se di materiale di difficile smaltimento per l’ambiente. 

🏭 Sapete quanto tempo impiega una bottiglia di plastica a decomporsi? 450 anni … 

🍀 Se la mettete nell’acqua di un fiume perché rimanga fresca, assicuratevi di averla ben bloccata e non dimenticatela lì per nessun motivo.

🏭 Sapevate che ogni giorno 8 milioni di tonnellate di rifiuti arrivano in mare, e di questi ben l’80% arriva dall’entroterra tramite i fiumi? Le microplastiche – ciò che rimane della plastica anche dopo centinaia di anni che è arrivata in mare o nei fiumi – vengono ingerite dagli animali marini come pesci o molluschi. Una volta ingerite, queste microparticelle tossiche entrano nella catena alimentare arrivando sino ai nostri piatti.

🍀 Certo si tratta dei fiumi che passano per le grandi metropoli che la fanno da padrone, ma tutti devono fare la loro parte.

🏭 L’utilizzo delle comuni creme solari, complici i filtri UV oxybenzone ed octinoxate ed altri elementi, disperse in acqua dai bagnanti, mettono a rischio le specie, sia marine che fluviali, vegetali e animali, parte delle catene alimentari dell’ecosistema che favoriscono la biodiversità.

🍀 Usate protettori solari che non impattino sull’ecosistema, ormai ampiamente diffusi sul mercato.

E la Siccità?

Industria e sistema

Per combattere la siccità che svuota i nostri corsi d’acqua e i suoi effetti, ci sono molteplici misure che possono essere adottate a livello di sistema come la riforestazione, meglio ancora quella a bordo fiume, e la realizzazione di invasi e bacini per la creazione di riserve d’acqua. La riutilizzazione dell’acqua depurata per usi agricoli (e non solo). L’uso di impianti di desalinizzazione, l’intervento tempestivo sulle perdite degli acquedotti e la riduzione del consumo d’acqua anche nel sistema economico attraverso l’introduzione di titoli di efficienza idrica o “certificati blu” che certifichino al pubblico la qualità delle imprese in questo campo. 

E cosa può fare ognuno di noi?

La siccità è conseguenza del riscaldamento globale. Tagliare le emissioni è, dunque, indispensabile, ma non basta rinunciare all’auto, o abbassare la temperatura dei caloriferi. E’ necessario ridurre il consumo d’acqua in modo da limitarne il prelievo da quello che è definito il ciclo naturale dell’acqua. 

Ecco alcuni consigli per non sprecare l’acqua in casa. È curioso notare come molti di essi contribuiscano, nello stesso tempo, a ridurre le emissioni e limitare il consumo dell’acqua:

💧Lava frutta e verdura in una bacinella, evitando di lasciare scorrere l’acqua corrente e usa l’acqua del contenitore per annaffiare le piante!

💧Meglio una doccia fresca invece di un bagno caldo: mediamente una doccia da cinque minuti batte il bagno in vasca 50 a 100 litri di consumo!

💧Imposta la lavatrice non sopra i 30 gradi per lavare i tuoi capi e utilizzala – così come  la lavastoviglie – solo a pieno carico! Oltre ad alleggerire la bolletta, puoi ridurre le emissioni di CO2 e gli sprechi d’acqua.

💧Installa un riduttore di flusso per rubinetti, un dispositivo che permette di risparmiare parecchi litri d’acqua al giorno.

💧installa uno sciacquone a doppio tasto e usa quello ridotto (3 litri di consumo contro 4,5).

💧Se devi stirare, carica il ferro da stiro con l’acqua di scarto del deumidificatore o del condizionatore.

💧Pratica un consumo alimentare consapevole: è stato stimato ad esempio che un chilo di carne di manzo ha comportato un consumo di 15.000 litri d’acqua. Anche ridurre a zero lo spreco alimentare può ridurre di molto il consumo di acqua pro capite giornaliero.

💧Non scongelare i cibi con l’acqua calda, ma con il calore già prodotto in casa o al microonde.

💧Usa l’acqua del rubinetto, oltre a essere più economica è molto più sostenibile dell’acqua “viaggiatrice”: si stima che, in Europa, una bottiglia d’acqua di plastica da 1,5 litri emette in media 163 grammi di CO2, derivanti dal polietilene usato e dal trasporto, valutato su 400 km di viaggio su gomma.