India: norme di comportamento per visitare un tempio induista

Per conoscere a fondo la cultura dell’India, non si può non entrare in un tempio induista. Ecco alcune norme di comportamento da sapere prima di visitarlo.

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Redazione

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Pubblicato: 7 Febbraio 2018 14:03

Anche se le regole da seguire variano da regione a regione, ci sono alcune norme da rispettare tutte le volte che ci si avvicina a un tempio induista, che è il cuore del pensiero spirituale e religioso indiano.

Fare attenzione, innanzitutto, all’abbigliamento: mai avere le spalle scoperte e indossare pantaloni o gonne lunghe. Alcuni tipi di preghiera prevedono che i fedeli tocchino le statue rappresentanti le divinità, per poterne ricevere le energie positive. In alcune regioni, invece, gli uomini sono obbligati a entrare a petto nudo ma non possono toccare le icone.

Un’altra regola importante è quella di entrare scalzi, per mostrare rispetto alla divinità. Le scarpe sono sporche e quindi impure e imperfette. Quasi ovunque, è possibile tenere i calzini.

Chiedere sempre se è possibile scattare foto all’interno, perché nella maggior parte dei templi è severamente vietato.

Di solito, prima di entrare proprio nel cuore del tempio, si fanno dei giri in senso orario intorno ad esso. Questi giri, che si chiamano pradakshina e devono essere sempre in numero dispari, servono per purificare il corpo e comunicare la propria devozione alla divinità. Simbolicamente, girare intorno al tempio rappresenta il viaggio che i devoti compiono all’interno di se stessi.

Entrando nel tempio, i fedeli fanno risuonare una campanella appesa al soffitto, che può essere suonata anche dai visitatori all’uscita, in segno di apprezzamento e gradimento della visita.

Una volta raggiunte le immagini sacre, è preferibile non rimanere fermi di fronte ad esse. I devoti si dispongono lateralmente, sia per rispetto nei confronti della divinità, che per evitare di ricevere troppe energie. In particolari momenti, chiamati darshan, il dio apre simbolicamente gli occhi per cancellare tutte le paure dal cuore dei fedeli, che rimangono così a guardarlo intensamente. Vietato anche camminare davanti alle persone che stanno pregando.

Non è obbligatorio fare un’offerta, i devoti portano spesso doni simbolici: fiori, dolci, frutta. Ai visitatori viene regalato il prasada, del cibo consacrato, e vengono applicate sulla fronte delle polveri sacre. Ci si può rifiutare di avere il prasada ma, se lo si accetta, è buona educazione non buttarlo, per non mancare di rispetto.

In alcune regioni l’ingresso nei templi è vietato alle donne incinte o durante il ciclo mestruale, in altre è addirittura proibito a tutte le donne in età riproduttiva.