Il villaggio ai confini del mondo dove il tempo si è fermato

Il villaggio di Nyksund in Norvegia ha una storia affascinante e travagliata, oggi è un luogo autentico e vivace

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Virginia Leoni

Giornalista, content editor e blogger

Ha trasformato la sua passione in lavoro.

C’è un luogo genuino e autentico e per visitarlo bisogna raggiungere i confini del mondo. Le case colorate, i colori intensi, il freddo pungente e la natura più selvaggia, rendono questo villaggio un posto dal fascino segreto, per pochi, per i coraggiosi. E non stupisce, infatti, che a causa di eventi sfortunati sia stato abbandonato in passato, così come non stupisce il fatto che da tempo sia stato riscoperto e abitato.

Benvenuti a Nyksund, un piccolo centro abitato (a quanto pare ci vivono circa 60 persone durante l’estate, che calano nel periodo invernale) in Norvegia.

Siamo nell’arcipelago Vesterålen, sopra il circolo polare artico, un luogo affascinate che è stato capace di rinascere e dove il tempo sembra proprio essersi fermato, cristallizzato a un eterno passato nell’aspetto, genuino e autentico, ma dove vi è una fervente comunità che lo ha saputo riportare in vita e tenere al passo con le esigenze più moderne.

La storia di Nyksund, il villaggio ai confini del mondo

Quante volte ci è capitato di pensare di aver bisogno di staccare da tutto, di rifugiarci in un luogo lontano dove vivere una vita lenta, ma comunque vivace e piena. E cosa c’è di meglio di un villaggio di pescatori incastonato nella natura selvaggia della Norvegia. Nyksund è uno di qui luoghi che ha saputo rinascere. Dopo una serie di eventi, infatti, è stato abbandonato per poi essere scelto da un gruppo di persone che lo hanno reso una destinazione vivace, autentica e artistica.

Prima era un villaggio di pescatori, addirittura vi abitavano circa 800 anime che potevano trarre sostentamento dalla natura e, in particolare, dalla pesca. Era un luogo importante dell’arcipelago, con una sua chiesa, una stazione del telegrafo e piccoli negozi. Ma tutto è cambiato a causa di un incendio datato 1934, nella zona portuale. Nonostante sia stata ricostruita, utilizzando la pietra, tante persone, a quel punto, avevano lasciato il villaggio.

Uno spopolamento costante fino a quando anche l’ultimo abitante se n’è andato. Del resto, il vicino porto di Myre era diventato quello più importante della zona e Nyksund è così diventato un villaggio fantasma.

Ma, come abbiamo raccontato le cose poi sono cambiate. Più precisamente negli anni Ottanta quando il villaggio ha piano piano iniziando a ripopolarsi diventando quello di oggi: un centro vivo e vivace dove si rimane affascinati dal suo passato e dalle tradizioni, pur rimanendo al passo con i tempi.

Immersi nella natura, cosa fare a Nyksund

Il villaggio di Nyksund oggi è un luogo pieno di vita: ci sono ristoranti, gallerie d’arte, spazi dove poter lavorare (immaginatevi di scegliere questo villaggio come tappa di una vita da nomadi digitali), il tutto incastonato in panorami che tolgono il fiato. Perché qui la natura ha un fascino tutto suo e si è davvero ai confini del mondo, tra cieli che restano impressi a lungo (magari si riesce ad assistere all’aurora boreale) e i tanti colori che colmano gli occhi come farebbe un caleidoscopio perfetto.

Ammirare questo villaggio, assaporarlo in maniera totale, permette di fare un vero e proprio salto nel passato grazie all’importante lavoro di rinascita del luogo che è stato portato avanti per tanti anni.

Nyksund è un luogo genuino, che è stato riportato in vita e oggi è una meta imperdibile per chi cerca un villaggio ai confini del mondo, non solo un luogo dove il tempo si è fermato, ma un posto che è rinato e oggi è più vivo che mai.