Si dice che chi viene a Lanzarote in vacanza ci vuole ritornare presto, perché è un’isola che strega, letteralmente. Saranno le sfumature di nero vulcanico che contrasta con il cielo perennemente azzurro, con il blu dell’oceano e con il verde delle (rare) piante, ma nell’isola più a nord dell’arcipelago delle Canarie si sta bene, anzi benissimo. No stress è la parola d’ordine e forse un vero e proprio stile di vita, qui dove i ritmi sono quasi sud americani e dove non esistono semafori ma solo rotonde; non esistono scarpe, ma solo infradito.
Indice
Approcciarsi all’isola di Lanzarote
Ci sono due modi per visitare Lanzarote: quello un po’ schizzofrenico solitamente proposto da viaggi organizzati e tour operator, che in pochi giorni hanno l’audace obiettivo di vedere tutto, musei inclusi; o quello rilassato, in assoluta armonia con l’isola e gli isolani, per cui ci si immerge in pochi km2 (846 scarsi) di superficie, cercando di assaporare il più possibile, lentamente. Non esiste un tempo minimo per stare qui sull’isola, e tanto meno un tempo massimo, perché è difficile annoiarsi. Ecco cosa c’è da vedere, nella costa e nell’interno.
Cosa vedere a Lanzarote: la costa
La costa di Lanzarote non è quella di un’isoletta mediterranea, con le calette di acqua piatta color smeraldo. No, le coste delle Isole Canarie sono quasi sempre rocciose, con un oceano potente e forte, che a seconda del vento e delle maree si infrange sulla riva. Ci sono diversi centri e paesini sulla costa, da vedere tutti, uno a uno.
Arrecife, la città di arrivo a Lanzarote
Arrecife è la città più grande di Lanzarote, quasi sicuramente punto di approdo all’isola, che sia via mare o via aerea. È la città amministrativa e commerciale, dei grandi supermercati e magazzini (e occhio perché non se ne trovano altri in tutta l’isola); dove si noleggia l’auto e dove si fanno pratiche e commissioni. È una città che rispetto alle nostre non ha nulla di stressante e grande, anzi, con un centro storico piccolo e ben tenuto. La zona più affascinante è certamente quella di El Charco de San Ginés, un laghetto di acqua salata, intorno al quale nacque il primo nucleo di pescatori. Oggi, lungo il Charco c’è una lunga passeggiata con dehor di bar e ristoranti, piacevole specialmente di sera. Davanti al centro antico, si trova il Ponte della Palla (XVI secolo) che, coi suoi 175 metri di passerella, unisce la costa al Castello di San Gabriel, la fortezza che oggi ospita il museo della storia di Arrecife. La spiaggia di Arrecife è di sabbia, molto larga, protetta da una scogliera che rende le acque tranquille, anche per i più piccoli.
Costa Teguise, la giusta via di mezzo
Poco più a Nord di Arrecife, si trova Costa Teguise, un centro residenziale e turistico molto vivace, con una caletta di sabbia e mare calmo, un lungomare con bar, chiringuitos e negozi, e diversi complessi residenziali o di case vacanza. Questa può essere una buona base di partenza per chi decide di prendere casa o pernottare in hotel e girare l’isola in autonomia, specialmente per le famiglie, perché è una buona via di mezzo tra servizi e offerta turistica, senza l’eccesso del Sud.
Un luogo senza tempo: Arrieta
Andando ancora verso Nord, merita assolutamente una sosta Arrieta, meta ideale per i viaggiatori più wild. È un centro molto piccolo, con casette basse e bianche, un supermarket, un paio di bar e ristoranti non sempre aperti. All’entrata del pueblo si apre una bella caletta protetta, ottima per i bambini e per chi non ama le onde. Proprio sopra la caletta c’è un bar con dehor che serve tapas e piatti per il pranzo; oltre a un parco giochi e ai bagni pubblici.
A lezione di surf a Famara e La Santa
Sulla costa a Ovest, impossibile non fermarsi a Famara. Si tratta di un piccolo centro di case basse e bianche, con le stradine ricoperte di sabbia e qualche bar o ristorante. Questa è la meta ideale per giovani e sportivi, famosa soprattutto per le lezioni di surf. Nella sua grande spiaggia, con la montagna alle spalle, si susseguono tutto il giorno corsi, attività e pratiche su tavola, anche per i principianti. Ma non solo: attirando così tanti ragazzi, nel centro si trovano anche scuole di immersione o di yoga e locali per la sera. Surf anche a La santa, un piccolo paesino dalla costa rocciosa che vanta le onde più straordinarie di tutto l’arcipelago; tanto da ospitare diversi contest internazionali.
El Golfo e il lago verde
Sempre sulla costa occidentale, ma più a Sud, si trova El Golfo, un paesino turistico molto piccolo, con alcune casette e ristoranti lungo la costa e vista oceano. El Golfo è visitato soprattutto il famoso lago verde separato dal mare solo da una sottile striscia di spiaggia nerissima. Purtroppo arriva qui durante tutto il giorno una grande quantità di pullman di turisti che scattano qualche foto al lago e poi ripartono senza godere di questa tranquillità senza tempo.
Il Sud di Lanzarote, la zona più turistica
Sulla punta Sud di Lanzarote si trovano le località più turistiche. La costa di Playa Blanca è da cartolina e molto comoda per i bambini, ma molto caotica. Piena di ristoranti, negozi di ogni genere e complessi residenziali turistici, lascia all’immaginazione la quiete del resto dell’isola. Lo stesso vale per Puerto del Carmen, con complessi e casette con piscina, per chi preferisce la comodità all’essenza. Sempre a Sud, c’è Punta del Papagayo: l’estremità di un parco naturale incontaminato, con spiagge incredibili -anche nudiste- e panorama mozzafiato, specialmente al tramonto. La strada per raggiungere la punta è sterrata quindi un po’ lunga e ballerina (ci si arriva solo in auto), ma prendetevi una giornata intera per visitare il parco e ve ne innamorerete.
Le piscine naturali di Lanzarote
Per rendere il bagno più facile e l’accesso in acqua più comodo, lungo tutta la costa sono state create artificialmente delle piscine naturali quasi sempre scavate nella pietra. Il concetto è molto semplice: l’alta marea copre quasi completamente le vasche, che con la bassa marea, quando l’acqua si ritrae, rimangono piene d’acqua dell’oceano ma accessibili e senza onde. Questo significa che è molto importante informarsi sull’andamento delle maree, per evitare di arrivare ad una delle piscine in un momento di alta marea.
Tra le tante: Punta Mujeres si trova a Nord-Est, ed è attrezzata con alcune vasche dotate di scalette per la discesa in acqua. Sullo stesso tratto di costa, si trova Los Cocoteros, con una piscina enorme, e tanto di pesciolini. Bellissimo, per chi non patisce la vista alla nudità, è, sempre nella stessa zona a Nord, Charco del Palo. Il villaggio è interamente nudista (lo annuncia un cartello stradale arrivando) e ha due vasche per il bagno meravigliose, comode anche per i bambini. Nei dintorni di El Golfo, si trovano Los Charcones: alcune vasche naturali scavate nella rocciosa, invisibili e coperte dall’oceano con l’alta marea e che rimangono piene di acqua per il bagno quando la marea scende.
L’interno di Lanzarote, i pueblitos e il parco di vulcani
Bisogna lasciare la costa e addentrarsi nell’interno per capire la vera essenza di Lanzarote, tra piccoli centri abitati, l’incredibile Parco Nazionale di Timanfaya e la strada del vino.
Teguise e gli altri paesini
Teguise è il comune più grande dell’isola perché dal centro si estende fino alla costa orientale e a quella occidentale. È stato il primo capoluogo di Lanzarote fino alla seconda metà del secolo XIX, quando Arrecife prese il potere amministrativo e commerciale. A Teguise si viene per una passeggiata nel centro storico la mattina o nel tardo pomeriggio quando il sole è meno caldo, oppure la domenica in occasione del mercato artigianale. Il mercato, dove una volta si trovavano esclusivamente prodotti tipici e dell’artigianato, sta diventando sempre più turistico e nei periodi di alta stagione è quasi invivibile.
Girando in macchina per visitare l’isola, capiterà di passare più volte anche dai centri abitati di Haria e Yaiza, sempre nell’interno. Sono due paesini in apparenza anonimi, residenziali, con casette basse e qualche servizio, da visitare in occasione dei mercati, dei Presepi o per una cena local.
Parco Nazionale di Timanfaya
Il cuore di Lanzarote è nero, totalmente vulcanico. Fa impressione quasi a passarci in mezzo e non si può ripartire senza aver visitato il Parco Nazionale di Timanfaya. Un paesaggio lunare, creato dalle stratificazioni di lava e magmi, dalle sfumature del rosso, arancione e giallo, oltre che nero. Fermarsi, toccare terra, guardarsi attorno a perdita d’occhio. Per visitare il parco di Timanfaya sono possibili tre sentieri. Il più comodo è quello percorso dall’autobus, che attraversa per quattordici chilometri l’Itinerario dei Vulcani. Gli altri due sono da seguire a piedi: l’itinerario del Litorale è autoguidato, lungo 9 km e piuttosto impegnativo; dall’altra parte, l’itinerario di Tremesana è lungo 4 km ed è guidato il lunedì, il martedì, il giovedì e il venerdì. Per i più pigri, da una delle rotonde del parco che certamente vedrete, partono i giri in cammello di 20 minuti all’interno del parco. Al centro visita Parco Nazionale di Timanfaya si può assistere ad alcuni esperimenti di calore e acqua e ammirare, al ristorante, la cottura del pollo con il calore che arriva dal profondo della terra.
I vini di Lanzarote: La Geria
Nell’interno dell’isola, La Geria è la strada del vino, luogo di coltivazione del vigneto vulcanico unico nel suo genere. Il panorama è incredibile, perché ogni pianta è protetta da muretti individuali che la riparano dal vento. Esistono diversi percorsi di visita e tour di degustazione, per assaggiare e acquistare il vino, ma soprattutto per comprendere le caratteristiche di questa terra e il lavoro della produzione in un paesaggio lunare.
I punti di interesse culturale
I CACT sono i Centri di Arte, Cultura e Turismo di Lanzarote e cioè i principali luoghi di interesse turistico dell’isola. Tra i CACT ci sono le Montagne di fuoco e i vulcani all’interno del parco di Timanfaya con un tour in bus e alcuni esperimenti dimostrativi di fuoco e vapore; e l’incredibile Giardino dei cactus, con oltre 1.200 specie diverse e stupefacente per i bambini. Per intendere il delicato equilibrio tra natura, uomo e arte, si possono visitare la Cueva de los Verdes e gli Jameos del Agua: alcuni spazi allestiti e arredati dall’artista César Manrique all’interno del tunnel formato dal Vulcano della Corona, tra i più estesi e importanti del mondo. All’interno del corridoio vulcanico si trovano ad esempio un auditorium e un bar molto suggestivi. Sempre per opera di Manrique (di cui è visitabile anche la casa-museo), situato a Nord dell’isola sulla cima del Promontorio di Famara, il Mirador del Río (474 metri di altezza) è un belvedere panoramico sul Parco Naturale dell’Arcipelago Chinijo e il Promontorio di Famara. Tutti i CACT hanno un biglietto di ingresso.
Visita a La Graciosa
Bisogna dedicare almeno un giorno alla visita aLa Graciosa, l’ottava isola delle Canarie, a Nord di Lanzarote. Fino a poco tempo fa, La Graciosa era davvero incontaminata, non costruita e poco abitata, ma oggi la mano dell’uomo si fa sempre più evidente e invasiva. Ci si arriva in traghetto da Orzola, in 20 minuti circa, e vale la pena starci e godersela per un giorno intero o due. Ci sono diversi sentieri e itinerari per visitare questa piccola isola color sabbia: a piedi nei dintorni del porto, o noleggiando le bici. All’arrivo al porto alcuni centri propongono il noleggio delle biciclette o offrono tour in 4×4 per risparmiare tempo e fatica, perdendo un pochino di atmosfera e romanticismo. Unico consiglio: attrezzatevi con cibo e acqua perché alcune zone dell’isola sono quasi del tutto non servite.
Info pratiche
Come arrivare e muoversi a Lanzarote
A Lanzarote ci si arriva comodamente dall’Italia, con voli diretti anche low cost dalle principali città. Per chi si sposta all’interno dell’arcipelago delle Canarie può optare per il traghetto tra le isole, specialmente se con mezzo a seguito. A meno che non si viaggi in bicicletta (sono sempre di più i turisti che visitano l’isola su due ruote, magari scegliendo le stagioni meno calde), l’auto è indispensabile per spostarsi all’interno dell’isola. Ci sono diversi punti per il noleggio; ma informatevi sui benzinai perché non ne troverete ovunque.
Dove dormire
La zona più economica è certamente quella più turistica del Sud, con Playa Blanca e Puerto del Carmen. Soluzioni più smart e vivaci si trovano a Famara, specialmente per chi abbina un corso di surf o un ritiro di yoga; mentre per le famiglie Costa Teguise potrebbe essere la giusta via di mezzo. Per chi ama il relax e poca confusione, anche Arrieta dispone di casette per i turisti. Invece, per chi ama l’avventura, uno dei modi migliori per girare Lanzarote è in camper, da noleggiare in loco: partendo da Arrecife si può seguire tutta la costa, tappa per tappa, con qualche incursione nel centro dell’isola e qualche siesta fronte oceano. Non sarete soli: gli isolani e i surfisti nel weekend hanno l’abitudine di prendere il furgone e muoversi in cerca di onda!
Lanzarote, dove mangiare
Oltre a chioschetti, bar e ristoranti, a Lanzarote si può mangiare in un Tele Club (le nostre bocciofile), con piatti tipici e semplici in ambienti familiari e accoglienti. Nella migliore delle tradizioni spagnole, le tapas si trovano ovunque, ottime per uno spuntino e per accompagnare una birra fredda. Da assaggiare: i peperoni verdi fritti, i ciuffetti di calamari fritti, le Papas bravas con la salsa a base aglio, i panini con calamari fritti e le zuppe di pesce. Meglio bere acqua in bottiglia.
Consigli per un viaggio a Lanzarote
Nonostante la posizione, Lanzarote, come tutte le Canarie, fa parte dell’Unione Europea, quindi non c’è bisogno di documentazione particolare o del passaporto. Si trova tutto quello che serve, senza problemi anche per chi viaggia con bambini o persone adulte. C’è chi visita Lanzarote in 5 giorni, ma noi vi consigliamo di starci almeno una settimana.
Alle Canarie si viene tutto l’anno, il clima è sempre mite, piacevole e ventilato: quindi d’estate non è mai afoso e d’estate non fa freddo! Portate sempre qualcosa per il vento e provate a organizzare le escursioni sempre monitorando le correnti e le maree. Per quanto riguarda il bagno: l’acqua dell’oceano non è mai calda come quella del Mediterraneo; ma fa bene, dicono, alla salute e al corpo, basta farci l’abitudine! Diversi complessi hanno la piscina riscaldata a disposizione degli ospiti, altrimenti si può pensare a noleggiare una muta. Ultima avvertenza! È severamente vietato portare via pietre vulcaniche e in aeroporto sono -giustamente!- molto rigidi. Se volete un souvenir in pietra lavica, troverete oggetti e accessori di ogni tipo al mercato di Teguise.