Scoprire Ashgabat, la bianca capitale del Turkmenistan

Un viaggio nella "città bianca" di Ashgabat per scoprire l'affascinante storia e la cultura della capitale del Turkmenistan

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Redazione

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Ashgabat è la capitale del Turkmenistan, stato dell’Asia Centrale che si affaccia sul Mar Caspio a occidente e che confina con Kazakistan e Uzbekistan a nord e Afghanistan e Iran a sud. Ashgabat si trova nella parte sud occidentale della regione, a poca distanza dal confine settentrionale dell’Iran.

Il Turkmenistan è una regione antichissima dove sono state trovate tracce di insediamenti umani risalenti a 7.000 anni prima della nascita di Cristo e il suo territorio è stato conquistato dall’impero Persiano, dai macedoni guidati da Alessandro Magno, dalle tribù dei Parti, dei Sasanidi e degli Eftaliti. Inoltre, durante i secoli divenne una tappa fondamentale della Via della Seta, il lungo itinerario che collegava l’Europa all’estremo Oriente.

La città di Ashgabat è, invece, relativamente recente ed è stata fondata solo nel 1881, diventando la capitale della Repubblica socialista sovietica turkmena nel 1924. Durante il XX secolo, il Paese ha conosciuto un periodo di industrializzazione che oggi, però, procede a fatica poiché gran parte dell’economia si basa ancora sull’agricoltura e sull’esportazione del cotone di cui il Turkmenistan è uno dei più importanti produttori mondiali.

Nel 1991, il Turkmenistan ha proclamato l’indipendenza dall’Unione Sovietica ed è diventata una Repubblica Presidenziale. Da allora e fino al 2006 la sua storia è stata segnata dalla figura del presidente turkmeno Saparmyrat Nyýazow, il Türkmenbaşy, ovvero il “Padre di tutti i turkmeni”, noto all’estero per la sua personalità eccentrica. Nyýazow ha perseguito una politica non solo autoritaria, ma incentrata sul culto della personalità arrivando persino a scrivere il Ruhunama, un poema epico guida e “bibbia” dei turkmeni. Oggi il presidente è il politico Gurbanguly Berdimuhammedow che sembra aver dato avvio ad un’era democratica dove, ad importanti riforme agricole e sociali, si sono affiancati provvedimenti volti a ridimensionare il culto della personalità del predecessore.

Visitare oggi Ashgabat significa entrare in contatto con un paese decisamente particolare. La capitale appare come una città moderna che vanta il singolare primato di città con il maggior numero di edifici ricoperti di marmo chiaro, titolo che le è valso il soprannome di “città bianca”. Gli imponenti lavori urbanistici del presidente Nyýazow hanno stravolto il precedente assetto modificando le strade e cancellando interi quartieri. È possibile vedere alcuni aspetti dell’antico Turkmenistan allontandosi dalla capitale, ma non bisogna dimenticare che anche Ashgabat fa parte della sua storia. Nonostante le trasformazioni la capitale mantiene un’importanza storica e un fascino architettonico che meritano di essere conosciuti.

Proprio per il record mondiale che detiene non possiamo non iniziare il nostro itinerario turistico dagli edifici di marmo bianco. Ce ne sono moltissimi in tutto il centro e sono le sedi degli uffici governativi e amministrativi della città: il modo migliore per ammirarli senza fatica è prendere l’autobus o andare a spasso in auto.

I principali siti di interesse ad Ashgabat sono il Türkmenbaşy Palace, ovvero il Palazzo Presidenziale, il Parlamento con le sue vistose cupole, i palazzi dei ministeri e gli immensi e regolari viali. Si incontrano anche numerose statue del presidente e monumenti vistosi che hanno l’intento di celebrare l’identità nazionale mentre non è più possibile ammirare opere come l’Arco della Neutralità, una statua rotante alta circa 75 metri che l’attuale presidente ha fatto rimuovere.

Da vedere, inoltre, c’è anche la Moschea Artogrul Gazi costruita alla fine del XX secolo, mentre nella zona sud-occidentale di Ashgabat si trova il Centro di intrattenimento di Alem che contiene la ruota panoramica indoor più alta del mondo.

Ashgabat ospita anche due importanti musei, il Museo della storia e il Museo delle Arti. Il primo, con l’aiuto di oltre 30.000 reperti, offre ai visitatori un excursus storico ed etnografico delle vicende del Turkmenistan, il secondo espone antichi manufatti ed opere risalenti al XVII secolo e tra le sue particolarità c’è quello di presentare al pubblico uno dei tappeti antichi più grandi al mondo (circa 193 m² per 885 kg).

Proseguendo nel nostro itinerario giungiamo alla Moschea Turkmenbashi Ruhy, situata a circa 7 chilometri dal centro della capitale. La moschea è una tappa imperdibile del tour ad Ashgabat ed è da vedere anche perchè si tratta di una delle più grandi moschee del mondo con una cupola decisamente impressionante.

Ad oggi dall’Italia è possibile raggiungere Ashgabat in aereo facendo scalo negli aeroporti internazionali di Istanbul, Francoforte, Parigi, Londra, Mosca e altre capitali asiatiche. È da tenere in considerazione che per entrare nel Paese è necessario un visto e il contatto con un’agenzia di viaggi locale. Nonostate nell’intera regione permangano aree di arretratezza e povertà, negli ultimi anni il settore turistico è cresciuto e ad Ashgabat si trovano facilmente alberghi e ristoranti accoglienti. I principali siti storici del Turkmenistan si trovano a Daşoguz, Konye-Urgench, Nisa, Merv e Mary mentre per il turismo balneare potrete, invece, scegliere le spiagge di Avaza. All’interno del deserto del Karakum – che occupa poco meno del 90% del territorio del Turkmenistan – si trova il cratere Darvaza, conosciuto come la Porta dell’Inferno.