Perché la Marmolada è la vera Regina delle Dolomiti

Una montagna di contrasti, un territorio di alto impatto scenografico, dove ammirare panorami sconfinati e scoprire un ghiacciaio leggendario

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Redazione

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È la montagna dei contrasti, caratterizzata da forme dolci e ondulate coperte da prati e da boschi cui si contrappone il massiccio superiore, che si innalza con i suoi chiarissimi calcari e i dirupi mozzafiato. Soprannominata “Regina delle Dolomiti”, la Marmolada costituisce, con i suoi 2.208 ettari di territorio, un insieme unico di incredibile impatto scenografico, dove si può ammirare un panorama pressoché sconfinato e impreziosito dal più grande ghiacciaio dell’area dolomitica.

Lo spettacolare massiccio sorge al confine tra le province di Trento e Belluno ed è considerato il più alto delle Dolomiti (imperdibili anche in autunno), con i 3.343 m s.l.m. di Punta Penia. Tuttavia, non è composta di dolomia, ma da calcari grigi derivati da scogliere coralline – chiamati calcare della Marmolada – e inserti di materiale vulcanico.

L’origine del nome e una triste leggenda

Il nome Marmolada potrebbe derivare dal latino “marmor” che significa marmo. Oppure, da una radice indoeuropea attestata in greco “marmar”, che significa “splendere”, “scintillare”. Questa seconda ipotesi è legata a una famosa, quanto triste, leggenda sulla nascita del mitico ghiacciaio.

Si narra, infatti, di un’anziana contadina che decise di raccogliere il fieno il 5 agosto, giorno in cui si celebra la festa della Madonna della Neve, nonostante la disapprovazione dei suoi compaesani. La notte seguente, venne a nevicare così tanto che al posto dei pascoli lussureggianti si formò l’esteso mantello ghiacciato che tuttora si può ammirare, sotto il quale sarebbe rimasta sepolta la sventurata donna con il suo fieno nel fienile in legno, detto ‘tabià’.

Territorio d’avventura per alpinisti e sciatori

Se il versante nord della Marmolada, su cui è adagiato il ghiacciaio più esteso della regione dolomitica, è un pendio armonioso che termina sulle rive del lago di Fedaia, quello sud è il più amato dagli alpinisti di tutto il mondo, grazie a una parete (conosciuta come “la parete d’argento”) di altezza compresa fra i 600 ed i 1.000 metri, che parte dai ghiaioni del Passo Ombretta e svetta su picchi vertiginosi. Molte delle numerose vie che la percorrono sono considerate tra le più belle e ambite.

La Regina delle Dolomiti, nonché sito naturale Patrimonio dell’Umanità, è anche la mecca degli sciatori durante la stagione invernale. È, infatti, collegata al comprensorio sciistico di Arabba (lungo il circuito Sella Ronda) nel cuore del carosello Dolomiti Superski, che offre numerose occasioni di sport e divertimento, come la pista da sci più lunga delle Dolomiti, e itinerari scialpinistici unici e mozzafiato. La Marmolada è anche punto di accesso per lo ski tour del Sellaronda (o Giro dei Quattro Passi), che permette di effettuare l’anello completo del massiccio del Sella con gli sci ai piedi.

Perché Marmolada vera regina Dolomiti
Fonte: iStock
Una splendida immagine della Marmolada al tramonto