Merano, la città delle terme, dei giardini e della Dolce Vita

Se ci si va d’estate, l’impressione è che non sia affatto una città di montagna: qui c’è acqua ovunque

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Solo perché è in Alto Adige si pensa che Merano sia una città di montagna. Se ci si va d’estate, l’impressione che fa è tutt’altra. Qui c’è acqua dappertutto. E sembra di stare al mare.

Innanzitutto, è attraversata dal Passirio che, quando con il caldo si sciolgono i ghiacci in quota, è in piena ed è impossibile non sentirlo. Su entrambi i lati del fiume corrono due bellissime e grandissime passeggiate pedonali da fare invidia a tante località di villeggiatura della nostra costa. C’è la parte di viale alberato, le aiuole fiorite, le panchine lungofiume dove sostare, la pista ciclabile.

Sulla passeggiata che dà verso il centro storico di Merano s’affacciano bar e ristoranti, con i loro dehors dove fermarsi per un gelato o un aperitivo all’ora del tramonto, locali ricavati nelle splendide palazzine Liberty, come il Kurhaus, il palazzo simbolo, che caratterizzano la città.

Merano è la città dell’acqua anche per le sue celebri Terme – sulla passeggiata opposta ai locali – che, d’estate, aprono le venti piscine esterne con il gigantesco parco, il laghetto, il percorso Kneipp, meta preferita dei meranesi che vengono a rilassarsi, abbronzarsi, bagnarsi e incontrarsi. Le terme di Merano sono bellissime: la struttura è stata ideata dal famoso e pluripremiato architetto bolzanino, Matteo Thun, che in Alto Adige è una vera archistar e la loro struttura a forma di cubo trasparente è ormai divenuta inconfondibile. Chi viene a Merano d’estate non può non trascorrere del tempo alle Terme, si può entrare anche solo per un paio d’ore oppure restarci tutto il giorno, magari regalandosi anche un trattamento spa al miele altoatesino.

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Fonte: DOC srl
Il parco delle Terme di Merano

La piscina più cool di tutta Merano però è quella sul rooftop dell’Hotel Terme Merano che si trova proprio di fronte alle Terme (si può prenotare una camera su Booking). Dalla Sky Pool all’ultimo piano dell’hotel, anch’esso disegnato da Matteo Thun mentre l’area piscina da Hugo Demetz, si gode di un panorama ineguagliabile del centro della città, delle montagne che la circondano e dell’affascinante Castel Tirolo che, da secoli, domina la vallata. Questa zona piscina è accessibile solo agli adulti ed è un vero paradiso, ma c’è anche un’altra piscina nella nuova Garden Spa accessibile anche ai bambini. Dall’hotel, un tunnel sotterraneo porta gli ospiti direttamente alle Terme e l’accesso per loro è incluso nel prezzo della camera, che comprende anche la mezza pensione.

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Fonte: Ufficio stampa
L’Infinity Pool (sul rooftop) dell’Hotel Terme Merano

Ma l’acqua a Merano è un fil rouge che passa anche attraverso il centro storico racchiuso tra le antiche porte (Porta Bolzano, Porta Passiria, Porta Venosta), segnato dalle storiche fontane alle quali è stato dedicato un itinerario che si può percorrere in autonomia. La Via delle Fontane prevede una passeggiata nel centro storico e nei dintorni alla scoperta di 12 fontane e fontanelle, incrociando alcuni sentieri molto noti di Merano: la Passeggiata Gilf, la Passeggiata d’Inverno e la Passeggiata Tappeiner. Ed è a questo punto che iniziamo a parlare di Merano città dei fiori.

Lungo la Passeggiata d’Inverno crescono fichi d’India, bambù e palme. Il clima meranese è piuttosto mite, tanto che, come molti sapranno, l’Imperatrice Elisabetta d’Austria (Sissi) era solita venire a svernare in città per curare la propria salute. Nonostante il nome, questo percorso è sempre esposto al sole e non c’è un posto migliore dove andare quando fa meno caldo. Il fiume riempie le orecchie col suo roboante suono, mentre, più avanti, si susseguono panchine ispirate a poeti e scrittori sulla Via della Poesia, che è parte della Passeggiata Gilf, famosa per le piante subtropicali e per essere considerata la più romantica delle passeggiate.

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Fonte: Ufficio stampa
La passeggiata Gilf a Merano

A Merano, la “città giardino” altoatesina, i fiori sono così protagonisti della vita di tutti i giorni che gli hanno dedicato un Flower Festival che si tiene a giugno lungo il Passirio, con piante e fiori unici e spettacolari che inondano di profumi e di colori questa bellissima passeggiata.

Ma c’è un’altra passeggiata che da Merano conduce all’angolo più fiorito di tutto l’Alto Adige, il Sentiero di Sissi che tocca tutti i luoghi legati all’Imperatrice asburgica e porta a piedi fino a Castel Trauttmansdorff e al suo immenso parco. I giardini, sulle pendici baciate dal sole della conca meranese, sono una delizia per gli occhi, per non parlare dei profumi inebrianti che si sentono camminando lungo i sentieri.

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Fonte: Ufficio stampa
I Giardini Trauttmansdorff sulle orme di Sissi

Qui sono stati ricreati i paesaggi fioriti di tutto il mondo, distribuiti su oltre 80 ambienti botanici. Al centro del parco troneggia il castello, ricostruito intorno al 1850 dal Conte Trauttmansdorff sulle sue rovine medievali e che oggi ospita il Touriseum, il Museo provinciale del Turismo. A Sissi è dedicata un’esposizione permanente all’interno del castello, mentre nei giardini si possono scoprire le sue tracce, come il sentiero coperto di ghiaino che, salendo attraverso il Bosco di roverella, porta a una spettacolare piattaforma panoramica (ideata anch’essa da Matteo Thun). D’estate, da giugno ad agosto, i giardini sono aperti anche certe sere in occasione del World Music Festival.

Trascorrere una vacanza estiva a Merano è un po’ come fare un balzo indietro nel tempo, regalandosi qualche lusso (“abbordabile”) in una cittadina dove si respira la Dolce Vita in ogni angolo, su ogni passeggiata e in ogni locale, hotel e boutique e dove ci si sente tutti Imperatrici o Imperatori.

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Fonte: 123rf
La bellezza di Merano d’estate