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L’essenziale è Barocco: alla scoperta di Novara e Vercelli

La Regione Piemonte promuove il territorio in modo inedito e affascinante. Ecco cosa visitare nel 2020 e 2021 grazie all’iniziativa "L’essenziale è Barocco"

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 14 Settembre 2020 09:30

L’essenziale è invisibile agli occhi. Quante volte hai letto questa frase? Eppure, se ci pensi bene è proprio così: siamo talmente abituati a guardare o visitare un luogo, che spesso ci dimentichiamo di tutte le bellezze nascoste che può offrirci. Ed è per questo motivo che la Regione Piemonte ha lanciato il ciclo di eventi chiamato L’essenziale è Barocco, che punta a raccontare il territorio attraverso mostre, visite, tour esclusivi incentrati sul periodo storico compreso tra il XVI e XVIII secolo.

Il Barocco diventa quindi quell’elemento invisibile agli occhi, ma che, una volta svelato, riesce a conquistare chi lo guarda e allo stesso tempo dona un valore unico al territorio. Le iniziative sono consigliate sia per chi abita in zona, sia per chi la esplora per la prima volta e interessano vari punti della regione, tra cui Novara, Vercelli e dintorni.

Varallo Sesia
Fonte: Getty Images
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L’essenziale è Barocco: idee di viaggio in Piemonte

L’essenziale è Barocco fa scoprire il legame tra il territorio e il Barocco, corrente artistica e culturale che si diffuse nel mondo tra il XVI e il XVIII secolo e che proprio nella regione italiana, lasciò un’impronta profonda. Ancora oggi infatti è possibile ammirare le bellezze legate al periodo, dal circuito dei 7 Sacri Monti, alle Residenze Reali Sabaude, fondamentali per la storia artistico-culturale del Piemonte e oggi Patrimonio UNESCO.

Nel 2020 e 2021 sarà quindi possibile lasciarsi conquistare da questi luoghi magici, dall’arte che li circonda e dalle vicende del periodo Barocco che li hanno valorizzati e resi unici nei secoli. Tra gli eventi principali attorno a cui si sviluppa il programma ci sarà la mostra allestita fino al 20 settembre presso la Reggia di Venaria “Sfida al Barocco – Roma Torino Parigi 1680 – 1750” che raccoglie 200 capolavori provenienti da collezioni private e musei prestigiosi di tutto il mondo.

Il secondo appuntamento imperdibile è la mostra “Vitaliano VI. L’invenzione dell’Isola Bella” allestita al Palazzo Borromeo sull’Isola Bella, di fronte a Stresa, fino al 1° novembre. Quest’ultima celebra i 400 anni dalla nascita di Vitaliano VI, artefice della trasformazione dell’Isola Bella in un capolavoro del Barocco. Per completare lo scenario, consigliamo la mostra “Argenti preziosi. Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama” visitabile fino al 15 novembre a Torino, oltre a numerosi eventi culturali e i tour guidati, come il “Barocco Grantour”, organizzato da Abbonamento Musei. Non mancano poi numerose iniziative alla scoperta dei territori di Novara e Vercelli, tasselli fondamentali per costruire la storia del territorio legata al Barocco e non solo.

L’essenziale è Barocco: ricchezze del territorio di Novara

A Novara e dintorni il Barocco ha lasciato meravigliose testimonianze artistiche e culturali, che ancora oggi valorizzano in modo unico la città e il paesaggio circostante.

Gheme
Fonte: GettyImages, Giorgio Perottino
Getty Images, Giorgio Perottino

Il tour può quindi iniziare con una passeggiata tra le stradine di Ghemme, paese incastonato tra le colline e boschi, dove è possibile visitare il Castello-ricetto di origine medievale o lasciarsi conquistare dalle prelibatezze locali. Ghemme si inserisce infatti nel circuito delle “Città del Vino” e delle “Città del Miele”. Si prosegue poi verso Carpignano Sesia per arrivare a Galliate e qui visitare la chiesa di San Pietro in Vulpiate, conosciuta anche come “Santuario del Varallino”, perché ricorda il Sacro Monte di Varallo Sesia. La chiesa affonda le sue origini nel Medioevo, ma venne ricostruita proprio nel XVI secolo.

Vigne Novara
Fonte: Getty Images
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Lungo le pianure e risaie, si arriva finalmente a Novara, meta ideale per gli amanti dell’arte, della cultura e delle bellezze architettoniche. Il raffinato capoluogo si sviluppa tra vie ed edifici storici, e tra le tante attrazioni, tappa obbligatoria è la visita alla Basilica di San Gaudenzio, simbolo della città, sormontata da una imponente e affascinante cupola, progettata dal celebre e geniale architetto Alessandro Antonelli.

Visitare Vercelli e la sua anima Barocca

Proprio come Novara, anche la vicina città di Vercelli regala numerose attrazioni dal carattere storico e culturale. La sua anima barocca si può scoprire nelle chiese che costellano il territorio. Iniziamo il viaggio nel vercellese visitando il complesso di Santa Maria di Lucedio, abbazia fortificata fondata intorno al X secolo dai monaci cistercensi. Proseguiamo poi alla scoperta di Castell’Apertole, dove è possibile visitare anche la magnifica Chiesa di Santa Cristina.

Sempre nel territorio di Trino Vercellese vale la pena addentrarsi nel borgo di Alice Castello, che si snoda in modo sinuoso e suggestivo attorno al Castello del XVII secolo e alla Parrocchia di San Nicolao del 1767. Il tour può proseguire poi verso le residenze dei conti Pastoris, immerse nei due borghi Crescentino e Lamporo, e terminare a Varallo, che cattura subito per la sua bellezza discreta. Qui vale la pena di fare una sosta per gustare le specialità locali e proseguire poi alla scoperta delle contrade storiche e della chiesa di San Giacomo, principale luogo di culto della comunità. A distanza di pochi chilometri si svela al turista il Santuario del Sacro Monte, l’imponente complesso che unisce bellezza, storia e cultura e che, per la sua importanza, è oggi Patrimonio UNESCO.

Itinerari del gusto tra Novara e Vercelli

La scoperta dei tesori del Barocco si accompagna anche a gustose esperienze enogastronomiche. Tra Novara e Vercelli è infatti possibile lasciarsi conquistare tra ben 4 ristoranti stellati Michelin oppure affidarsi ai locali tipici, in cui assaggiare il piatto tradizionale, la paniscia o panissa: una pietanza a base di riso arricchita da fagioli, verdure e dall’immancabile salam d’la la duja, una salamella conservata in vasi di vetro e ricoperta da strutto.

Mentre si assapora questo favoloso piatto tipico si può sorseggiare un calice di Gattinara DOCG, il Nebbiolo del Vercellese, e accompagnare il tutto con un tocco di Gorgonzola che ha a Novara il suo Consorzio di Tutela. Non mancano dolci sorprese sulla tavola piemontese, come i biscottini del Biscottificio Camporelli di Novara, la cui ricetta risale al 1852 o il pane di San Gaudenzio, una sorta di panettone arricchito con marron glacé, uva sultanina e mandorle all’aroma di vaniglia in un guscio di pasta frolla.

Nel territorio di Vercelli invece si possono gustare i Bicciolani, biscotti profumati alla cannella, chiodi di garofano e altre spezie tra cui il coriandolo e il pepe bianco e nero. La ricetta è stata scoperta solo nell’800 ma si narra sia di origine rinascimentale.

Insomma, il viaggio in Piemonte non è solo un’occasione per scoprire le magnifiche testimonianze barocche, ma un modo per conoscere il territorio con occhi diversi, lasciandosi catturare dalle meraviglie architettoniche, artistiche e, perché no, concedendosi anche dei golosi peccati di gola. Il Piemonte si rivela così un luogo capace di regalare continue sorprese, e con “L’essenziale è Barocco” potrà essere visitato in modo inedito.

Tutte le iniziative della Regione Piemonte, incluso naturalmente il prezioso calendario “L’essenziale è Barocco” sono disponibili sul sito ufficiale di VisitPiemonte.