Nell’immaginario comune gli atolli sono delle fette di sabbia, dalla forma più o meno circolare, immersi in un oceano limpido e impreziosito da spiagge bianche in cui rilassarsi a dovere. Ma la verità è che il nostro magnifico mondo non smette mai di sorprendere, tanto che ci ha donato un atollo curiosamente rettangolare e che sembra un vero e proprio paradiso in terra: Fakarava.
Indice
Dove si trova Fakarava
Fakarava è proprio tutto ciò che avete sempre sognato: spiagge idilliache di sabbia bianca e rosa e un mare che per le sue tantissime sfumature di blu pare finto. Fa parte del gruppo delle isole Tuamotu, ed è il secondo atollo più esteso della Polinesia Francese.
Situato a 450 km a nord-est di Tahiti, è un posto così bello che si fa fatica a credere che sia vero, anche grazie alla sua laguna dalla forma rettangolare che misura ben 60 chilometri per 21 chilometri.
Ma non solo, perché Fakarava è anche parte di una riserva di biosfera classificata dall’Unesco, e non a caso il suo nome significa “bella”, un aggettivo che gli calza a pennello ma che in realtà descrive solo in parte le sue qualità e caratteristiche.
Cosa aspettarsi
Questo angolo di terra meraviglioso riesce a entrare dritto nel cuore dei suoi visitatori per la purezza della sua laguna, l’eleganza della fauna marina, la tranquilla vita nei piccoli villaggi, le luminose chiese di corallo, le tante minute pittoresche abitazioni, panetterie, caffetterie e ristoranti. Per non parlare delle sue acque cristalline che inviterebbero a fare un tuffo anche i più paurosi.
Non ci credete? Allora sappiate che il famoso pittore francese, Henri Matisse, avrebbe detto che i colori di questa terra sono stati creati per rendere libero l’uomo. L’artista, infatti, negli anni ’30 del secolo scorso trascorse tre mesi a Tahiti e visitò anche l’atollo di Fakarava, dove fu colpito dalle infinite sfumature di blu della laguna.
Un’emozione fortissima, la sua, tanto che decise di sperimentare una nuova fase del suo percorso artistico, ovvero quella del “Bleu Matisse”.
Cosa fare
La prima cosa da sapere su Fakarava è che qui sorgono due villaggi principali: Rotoava, il più grande e dove si trova l’aeroporto, e Tetamanu, con qualche bungalow qua e là. Nonostante le sue minute dimensioni, in questo secondo villaggio sorge la prima chiesa cattolica dell’isola, costruita in corallo nel 1874.
Rotoava, invece, è piena di casette particolarmente curate che si affacciano su spiagge in grado di togliere il fiato. Non è infatti un caso che a Fakarava si possano fare le immersioni più belle della Polinesia: ci vuole un attimo ad avvistare centinaia di squali, pesci di barriera, pesci spada, delfini, mante, aquile di mare e persino un giardino di coralli davvero unico nel suo genere.
Le attrazioni da non perdere
Sicuramente Fakarava è una meta da visitare se nel propio piano vacanziero c’è il mare. Ciò non toglie che ci siano anche altre deliziose attrazioni da scoprire che rendono il soggiorno ancor più speciale. Il villaggio di Rotoava, per esempio, è un piacere per gli occhi grazie alle sue case molto curate da conoscere in sella a una bici. Altrettanto carina è la chiesetta del villaggio, così come lo sono le botteghe che vendono frutta fresca e succhi. Non passano inosservati nemmeno i curiosi alberi che si trovano ai lati della strada.
C’è poi la passe Garuae, un tratto in cui le lingue di sabbia scompaiono per lasciare un passaggio diretto tra oceano e laguna. È la più grande di tutta la Polinesia e sembra catapultare in un’altra dimensione. Attenzione però: le correnti sono molto forti, e per questo non è assolutamente consigliato fare il bagno.
Poi ancora il vecchio faro di Taputavaka che fa la guardia all’oceano da più di 80 anni. Vanta un forma a piramide ed è il custode di una graziosa spiaggia con una piccola laguna di acqua bassa così trasparente da lasciare senza parole.
L’intero atollo di Fakavara è famoso per la coltivazione delle perle nere, e per questo un’altra attrazione da non perdere è una visita all fattoria delle perle che si trova a Rotoava. Si tratta di una casetta bassa e rosa con tante boe intorno in cui ammirare la produzione e poter acquistare tanti bellissimi prodotti.
Il mare e la natura
Vi è mai capitato di non riuscire a trovare le parole per descrivere qualcosa? Ecco, questo è quello che succede quando si arriva alla spiaggia del PK9, vale a dire al Point Kilométrique 9 della strada che attraversa Rotoava a Fakarava nord.
Si tratta di una spiaggia che è una vera e propria meraviglia della natura e che, se si è particolarmente fortunati, è anche quasi deserta. Inoltre, nelle giornate di mare calmo permette di avvistare tantissimi e coloratissimi pesci.
Bellissima è anche la Lagon Bleu, raggiungibile tramite un’escursione organizzata, dove poter fare un po’ di snorkeling, per poi andare verso il motu Teahatea dove si sviluppa una laguna interna alla laguna piena di banchi di sabbia bianca e palme da cocco.
Dal villaggio di Tetamanu si può invece arrivare, sempre tramite escursione organizzata, presso la passe Tumakohua che è puntellata di deserti di sabbia rosa con in cima un po’ di verdissima vegetazione: quelle classiche immagini da cartolina che quando le vediamo nelle foto crediamo che siano frutto di qualche modifica di troppo.
Ci sono delle escursioni, infine, che possono condurre fino all’atollo vergine di Toau, a circa 20 km a nord-ovest di Fakarava. Qui prendono vita due passe che sono considerate fra le più belle della Polinesia. In più, da queste parti è possibile avvistare gli squali tigre, martello e persino tantissimi delfini. Durante i mesi che vanno da luglio e settembre, non è da escludere la possibilità di osservare anche delle grandi balene.
Come è possibile intuire, queste sono solo alcune delle spiagge e delle meraviglie naturali di Fakarava, perché questo atollo è probabilmente uno di quei luoghi che più si avvicina alla definizione di paradiso terrestre.