L’Italia è un Paese ricco di tesori nascosti da scoprire, e tra le molte città che meritano almeno una visita c’è senza dubbio quella di Domodossola. Situata in Val d’Ossola, nella provincia del Verbano-Cussio-Ossola, questa cittadina è da sempre un crocevia in una posizione strategica, poiché non è lontana da Milano, dalla Svizzera, dal lago Maggiore e dal resto del Piemonte. Ma riscuote anche grande successo per i luoghi di interesse artistico che ne adornano il centro storico e le periferie. Se state quindi pensando di fare un salto da queste parti e dedicare una visita di un giorno a Domodossola, ecco quali sono i luoghi e le attrazioni imperdibili.
Cosa vedere a Domodossola: il centro storico
Tra i luoghi da visitare a Domodossola merita una menzione il centro storico della città, che conserva ancora un aspetto medievale tra stradine e viuzze tortuose. Il fulcro è rappresentato dalla Piazza del Mercato, un vero e proprio gioiellino di arte rinascimentale adornata da affascinanti portici quattrocenteschi. Qui si svolge ogni sabato un suggestivo mercato, inaugurato nel 917 d.c dal re Berengario.
Sulla piazza del Mercato si affacciano vari palazzi rinascimentali. Tra i più suggestivi c’è Palazzo Silva, costruito nel Rinascimento e oggi monumento nazionale. Questo edificio è famoso per le incorniciature delle finestre realizzate in marmo di Crevola e la scala a chiocciola che mette in comunicazione tutti i piani all’interno della casa. Altrettanto suggestivo è Palazzo Mellerio oggi sede della polizia municipale e di alcuni uffici comunali. Sulla sua facciata si trovano il medaglione del conte Giacomo Mellerio e il bassorilievo dell’abate Antonio Rosmini. Merita infine una menzione il Palazzo di Città, attuale sede comunale, costruito nel 1847. Al suo interno c’è la sala storica della Resistenza ossolana, mentre una lapide ricorda la motivazione della medaglia d’oro al valor militare conferita alla val d’Ossola dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Molto suggestiva è anche via Briona, su cui si affacciano le caratteristiche case con tetti in piode. Nel vecchio quartiere La Motta, invece, spicca Piazza Fontana, al cui centro si possono ammirare la fontana ottagonale e l’obelisco. Piuttosto difficile, infine, scorgere i resti delle antiche mura pentagonali, che già dai primi del 1300 cingevano il borgo di Domodossola.
L’architettura religiosa di Domodossola
Domodossola è famosa anche per le bellissime Chiese situate nel suo territorio. Tra tutte citiamo la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, costruita tra il 1792 e il 1798. L’edificio, composto da tre navate e sei cappelle, conserva un pregevole altare maggiore in marmi policromi.
Abbiamo poi il Santuario della Madonna della Neve, risalente al XVII secolo. Al suo interno si trovano numerosi affreschi di pregio, tra cui il dipinto Matrimonio della Vergine attribuito al pittore fiorentino Luigi Reali. Di fronte, sorge il Collegio Mellerio Rosmini, che contiene una ricchissima biblioteca (circa 60.000 volumi) ed è sede del Museo di Scienze Naturali, visitabile su richiesta.
Il sacro monte di Domodossola
A circa 30 minuti dal centro di Domodossola, sorge il Sacro Monte, inserito nella lista dei Patrimoni dell’Unesco. Qui si ergono diversi edifici religiosi tra cui quindici cappelle e il Santuario del SS. Crocifisso.
Domodossola: le attrazioni per i buongustai
Due attrattive di Domodossola sono assai interessanti per i buongustai. La prima è L’Officina del Cioccolato, un laboratorio artigianale per la lavorazione del cioccolato a cui è annesso un minuscolo shop in cui si possono ammirare e comprare delle splendide minuscole sculture di cioccolato.
Il secondo è il birrificio Balabiòtt, che produce birra artigianale in tre varietà (bionda, ambrata e scura), oltre a conserve, miele e altri prodotti del territorio. Qualora decidiate di concedervi una gustosa pausa in uno dei ristoranti o trattorie della città, non potrete fare a meno di assaggiare alcune specialità del territorio ossolese. Su tutte, il pan negar (pane nero), a base di farina di segale integrale, acqua, sale e lievito naturale. Volendo, ne esiste anche una versione con l’aggiunta di noci ed uvetta, detta crescenzin (con una minima aggiunta di lievito di birra), perfetta nell’abbinamento con i salumi. Se siete di passaggio nella stagione fredda, sono da provare gli gnocchi all’ossolana, a base di patate, castagne e zucca.