L’Italia ha la sua Atlantide. Si trova nel mare di fronte a Cattolica

Alla scoperta dell'Atlantide italiana, situata di fronte a Cattolica, tra leggenda e realtà

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Redazione

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Pubblicato: 26 Agosto 2020 11:04Aggiornato: 27 Luglio 2024 12:11

Anche l’Italia ha la sua Atlantide e sarebbe situata fra Cattolica e Gabicce. Una città “profondata”, così la chiamavano, da sempre ammantata di mistero perché di fatto non ci sono vere e proprie prove che ne dimostrino l’esistenza.

Eppure si continua a parlarne e i visitatori, così come la gente del luogo, continuano a cercare prove e reperti su quel tratto che potrebbe nascondere tracce del suo passato. Andiamo alla scoperta dell’antica città di Conca, in un viaggio tra leggende e mistero.

La storia di Conca, l’Atlantide italiana

Ma quali sono i primi documenti che attestano l’esistenza di questa misteriosa città d’Italia che sarebbe ormai del tutto sprofondata? Le prime tracce scritte si trovano nelle parole di un commentatore anonimo della Divina Commedia, e successivamente nel ‘400 ecco che Flavio Biondo la nomina come l’insediamento di Conca. Anche le mappe geografiche dell’epoca la riportano, collocandola al largo di Cattolica con il nome di “Conca città profondata“, situata di fronte alla foce del fiume che portava lo stesso nome.

Alcune tesi e studi suggeriscono che il termine “profondata” utilizzato volesse significare proprio “distrutta” e sarebbe collegato a un fatto realmente accaduto. La bassa valle del Conca, infatti, anticamente attraversò un periodo di piovosità molto intensa, che sembra abbia influito ad allagare vaste aree del territorio, costringendo gli abitanti ad abbandonare i villaggi per costruirne di nuovi in altre zone non colpite.

Altre teorie più legate a racconti popolari e leggende, sostengono che la cittadina si trovasse nell’entroterra, situata su un’altura, e che in un secondo momento fosse stata sommersa dall’acqua del mare. Anche se questa ipotesi è meno plausibile, attorno all’Atlantide italiana circolano ancora racconti leggendari.

All’inizio del ‘600 che Raffaele Adimari, investigando il mare in quel tratto, affermò di aver notato una misteriosa torre. Adimari riportò che un pescatore aveva ritrovato un laterizio appartenente proprio a quella costruzione sommersa. Ma, a quanto pare, la torre nulla aveva a che fare con un’ipotetica città sommersa del passato e la stessa cosa valeva per altri resti che vennero ritrovati in fondo al mare. Eppure, chi credeva nella leggenda, continuò senza demordere a cercare prove della sua esistenza.

La leggenda dell’Atlantide italiana

Ma ad alimentare il mito ha contribuito anche un fenomeno ottico, difatti guardando il mare di fronte a Cattolica sembra, in alcuni momenti, di intravedere colline all’orizzonte, che in realtà però non esistono. Perlomeno questo è quello che raccontano alcune persone che credono nella leggenda dell’Atlantide italiana.

Sta di fatto che essa rimane un mistero e che le prove finora a disposizione continuano a essere troppo scarse e di poco valore. Ma si sa, le leggende si nutrono di misteri, ed è bello immaginare che in questo tratto di mare siano nascoste le tracce di un’ipotetica città antica che ora riposa per sempre negli abissi.

La costa dell'Emilia Romagna che ospiterebbe l'Atlantide italiana
Fonte: iStock
La costa tra Cattolica e Gabicce