Il mare e le montagne sono splendidi ma ci sono pochi luoghi al mondo evocativi come il deserto, che facciano sentire noi umani al contempo così minuscoli e così parte di qualcosa di enorme. Il Deserto del Namib ti darà questa sensazione ancor più amplificata, grazie alla sua vastità e alla sua bellezza quasi commovente.
Con oltre 55 milioni di anni di storia, è uno dei deserti più antichi del mondo e si estende per circa 1.200 km lungo la costa della Namibia. Questo incredibile e antico ecosistema è caratterizzato da paesaggi surreali, dune rosse altissime e una biodiversità sorprendente che ha adattato il suo ciclo vitale a un ambiente tanto estremo quanto affascinante.
Il Namib è anche uno dei pochi deserti costieri al mondo, il che aggiunge ulteriore unicità al suo fascino: pensa che “nama”, la radice del suo nome e del nome dello Stato della Namibia, è un antico termine locale che significa proprio “vasto”.
Il clima del Deserto del Namib è prevalentemente secco, caratterizzato da estati molto calde e inverni miti. Le temperature estive (la stagione estiva va da novembre a febbraio, essendo nell’emisfero australe) possono raggiungere i 40°C, con giornate intense di sole che rendono il periodo sconsigliato per lunghe escursioni.
I periodi migliori per visitare il deserto sono la primavera e l'autunno: in questi periodi le temperature sono più miti, con massime che si aggirano intorno ai 25-30°C durante il giorno e notti anche molto fresche per l’escursione termica.
In inverno (in luglio e agosto, soprattutto), possono verificarsi nebbie costiere al mattino, create dall'incontro tra l'aria calda del deserto e la fredda corrente che arriva dal mare: una cornice spettacolare per scattare foto suggestive!
Penserai che è un deserto, quindi… cosa mai potrò vedere a parte dune? E invece no, questa Regione ha moltissimo da offrire e attività da fare! Te ne proponiamo alcune:
- Sossusvlei e Deadvlei - forse luoghi più fotografati e famosi del Namib. Il Sossusvlei è una distesa di dune rosse che si ergono fino a 300 metri di altezza, perfette per chi ama il trekking o semplicemente per ammirare paesaggi mozzafiato. Il Deadvlei, invece, è un’area dove alberi “morti” risalenti a circa 900 anni fa sono rimasti fossilizzati per l'assenza di umidità. È un luogo surreale, con un colpo d’occhio che sembra uscito da un dipinto!
- Dune 45 - tra le dune più iconiche del Namib c’è la Dune 45, alta circa 80 metri, che offre uno dei migliori punti panoramici per ammirare il tramonto o l’alba nel deserto. La salita non è particolarmente difficile, e la vista sulla valle sottostante è uno spettacolo da non perdere;
- Canyon di Sesriem - questo canyon di circa 30 metri di profondità è uno dei pochi luoghi nel deserto dove, durante alcune stagioni, scorre acqua. Camminando lungo le sue pareti rocciose che mostrano milioni di anni di stratificazioni geologiche;
- Parco Nazionale di Namib-Naukluft - con una superficie di 50.000 km², il parco protegge non solo il deserto ma anche una varietà di animali adattati alla vita arida, come orici, gazzelle e alcuni rettili. È possibile organizzare escursioni guidate per avvistare la fauna locale;
- Costa degli Scheletri - proseguendo verso Nord, la Skeleton Coast offre una spettacolare distesa di spiagge e relitti di navi arenate, ricordo di naufragi avvenuti nel passato. Quest’area desolata e affascinante rappresenta un’altra faccia del Namib e una tappa avventurosa per i visitatori;
- Escursioni e safari fotografici - questo luogo è ideale per i fotografi di paesaggi e wildlife, che troveranno davvero tantissimo materiale per lo scatto perfetto;
- Stargazing - questa attività è una di quelle che ci sentiamo di consigliarti di più. Con uno dei cieli tra i più limpidi al mondo, le notti nel Namib sono perfette per osservare le stelle. Un’esperienza commovente e romantica, non perderla! Anche in questo caso, ci sono speciali escursioni “astronomiche” che consentono non solo di alzare lo sguardo al cielo ma anche di comprendere quali costellazioni si stanno osservando (spoiler: le costellazioni sono diverse da quelle che puoi ammirare in Italia, proprio perché sei lontano e nell’emisfero australe).
Per entrare in Namibia, i cittadini italiani devono avere un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese. Non è, invece, richiesto il visto per soggiorni turistici fino a 90 giorni.
Non è necessario nemmeno un permesso specifico per accedere al Deserto del Namib; tuttavia, le aree protette come il Parco Namib-Naukluft richiedono il pagamento di un biglietto d’ingresso. Le entrate a Sossusvlei e altre attrazioni sono regolamentate per la protezione dell’area e spesso includono dei costi giornalieri.
L’Aeroporto Internazionale di Hosea Kutako (WDH) a Windhoek, capitale della Namibia, è il principale punto di accesso. Da Windhoek, il deserto si raggiunge in auto in circa 5-6 ore.
Le agenzie turistiche organizzano anche voli interni fino agli aeroporti regionali più vicini, come quello di Swakopmund, con la possibilità di proseguire poi via terra.
L’opzione migliore per spostarsi è noleggiare un’auto 4x4, ideale per affrontare le strade sterrate e le dune, sempre facendo estrema attenzione.
Per chi preferisce non guidare, molte agenzie locali organizzano tour in fuoristrada con guide esperte, che permettono di visitare anche le aree più remote senza stress e con la serenità di essere accompagnati da persone del posto.
Di certo, un viaggio di questo implica la capacità di sapersi adattare, però ci sono, come in ogni luogo, opzioni diverse a livello economico e di comodità. Alcuni lodge di lusso offrono soggiorni immersivi nel deserto con viste spettacolari e servizi esclusivi. Per chi preferisce opzioni più economiche, i campeggi offrono una base perfetta e accessibile.
- Sesriem - la località principale per chi vuole esplorare Sossusvlei, con diverse opzioni tra lodge e campeggi;
- Solitaire - un piccolo villaggio con alloggi rustici e un’atmosfera d’altri tempi, è un’ottima base per esplorare la parte meridionale del Parco Namib-Naukluft;
- Swakopmund - situata sulla costa atlantica, a Nord del deserto, è perfetta per combinare l’avventura nel deserto con il relax lungo la Skeleton Coast.
La cucina namibiana combina influenze africane, tedesche e afrikaans, in un mix molto originale. Anche qui, importante sapersi adattare a nuovi sapori e saper apprezzare gli ingredienti semplici di un territorio dove l’approvvigionamento di risorse è complesso per mille ragioni.
Un esempio? Non sperare in colazioni a base di espresso e croissant, dovrai “accontetarti” di caffè solubile e rusk, un biscotto tipico simile ai nostri cantucci ma più grezzo… ma vuoi mettere, con la prospettiva di riempirti gli occhi di così tanta bellezza?
Ecco alcuni piatti che ti consigliamo di provare:
- Biltong - carne secca di antilope o manzo, simile al jerky americano, perfetta come snack proteico;
- Bobotie - uno sformato di carne speziata, servito spesso con riso e verdure di accompagnamento;
- Potjiekos - una sorta di stufato, cucinato in un caratteristico pentolone di ghisa, a base di carne di selvaggina e verdure;
- Boerewors - salsicce dalla forma a spirale, tipiche anche del Sudafrica. Sono composte da carne di manzo, di suino e agnello, e insaporite con tante spezie. Vengono generalmente servite insieme al pap, una polenta tradizionale preparata con farina di mais;
- Kudu e oryx alla griglia - assaggiare la carne di animali locali può essere un’esperienza per alcuni, sebbene il consumo sia regolamentato per preservare le specie. Alcuni lodge offrono cene-barbecue dove si possono assaporare questi piatti in un’atmosfera tradizionale:
- Pesce fresco - a Swakopmund e nei lodge vicino al deserto, si trovano anche piatti a base di pesce, ostriche e altri frutti di mare della costa atlantica;
- Frutta locale - non ci sono dolci nella cucina namibiana (tranne alcune influenze della pasticceria tedesca nelle località principali, come a Swakopmund), ma il dolce della natura per eccellenza è la frutta! E qui è davvero deliziosa: prova un prodotto tipico della Regione, i frutti di marula, simili alle nostre prugne, utilizzati anche per produrre un liquore locale chiamato Amarula.