Il Cammino Basiliano che porta alla scoperta della Calabria

Il Cammino Basiliano permette di esplorare da cima a fondo la Calabria, con un suggestivo percorso di oltre mille chilometri, suddiviso in 73 tappe

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 1 Gennaio 2020 13:30Aggiornato: 3 Luglio 2024 15:08

Da Rocca Imperiale a Reggio Calabria, passando per sentieri a ridosso del mare, colline sconfinate, borghi antichi, paesaggi montani e boschi secolari. Il Cammino Basiliano è un affascinante percorso in 73 tappe di oltre mille chilometri – sette delle quali chiamate “wild”, consigliate per escursionisti e camminatori esperti –  che si snoda con oltre mille chilometri di sentieri, seguendo le tracce dei monaci italo-greci, ispirati dalla vita di San Basilio, e dei più remoti richiami indigeni, greci e romani, così come le maestose impronte normanne nel cuore del Mediterraneo.

Al pari del celebre Cammino di Santiago, permette di toccare con mano i mille volti di una terra che vale davvero la pena girare in lungo e in largo. Perché, al di là della natura, questo lungo percorso conduce il visitatore dritto al cuore della Calabria più autentica, laddove ci si può imbattere nelle minoranze linguistiche, sia greche che albanesi, nell’arte, nella storia e nella fede di questa regione del Sud Italia.

Cammino Basiliano, l’itinerario alla scoperta della Calabria

L’itinerario percorre la Calabria da Nord a Sud, attraversando il versante ionico dell’Appennino calabro costituito dalle aree montuose del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte. I viandanti compiono un viaggio nel tempo, tra secoli e culture, passando dalla costa alle valli, dalle montagne ai borghi storici di una delle regioni più verdi d’Europa. Al termine di ogni percorso, si può poi dormire e rifocillarsi presso castelli, monasteri, bed and breakfast e alberghi diffusi.

Il punto di partenza ideale è Rocca Imperiale, tra i Borghi più Belli d’Italia, medievale scrigno di tesori che si inerpica su una collina di 200 metri, affacciandosi sul Mar Ionio. Da qui si procede a piedi attraversando altri centri ricchi di fascino, come Nucara, Oriolo, Montegiordano, Alessandria del Carretto, Cerchiara di Calabria, sino a raggiungere l’incantevole borgo di Civita, nel cuore del Parco nazionale del Pollino e della riserva naturale delle Gole del Raganello.

Dopo poco più di una settimana di marcia i camminatori basiliani continuano passando per Cassano allo Ionio, Terranova da Sibari, San Demetrio Corone, Acri, Corigliano, Rossano, Paludi, Longobucco e Bocchigliero. Giunti a Campana, la Stonehenge della Calabria, si possono ammirare dal vivo i Giganti dell’Invallicata, impressionanti megaliti che hanno le forme inequivocabili di un elefante e di un guerriero.

Nella Sila più incontaminata

A questo punto ci si addentra nella Sila più incontaminata, con tappe indimenticabili in altri comuni ricchi di tradizioni da scoprire, tra San Giovanni in Fiore, il centro montano più grande della Calabria, dove ci si imbatte in uno dei sette percorsi denominati “wild”. Questi interessano il territorio del Lago Ampollino e della Riserva Naturale Biogenetica del monte Gariglione, situata all’interno del Parco Nazionale della Sila. L’intera zona, con le alte valli del Tacina e del Soleo, è considerata l’area più integra e selvaggia di tutto l’altopiano, con paesaggi meravigliosi.

La marcia nella natura e nelle meraviglie storiche e culturali della Calabria continua, giungendo a Catanzaro attraverso borghi da scoprire, da Sersale a Squillace, passando per località imperdibili come Sellia Superiore, Zagarise, Tiriolo e San Floro, per sentieri percorribili anche in mountain bike.

Da Squillace si approda a San Vito sullo Jonio, il paese della seta, del gelso e delle pipe in radica, un borgo antico in cui Flavio Magno Aurelio Cassiodoro fondò il monastero di Vivarium, con annessi una biblioteca e un centro studi sulla Bibbia.

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Rocca Imperiale, punto di partenza del Cammino Basiliano

Le tappe imperdibili alle porte di Reggio Calabria

Tra le tappe imperdibili del Cammino Basiliano, in provincia di Reggio Calabria, c’è Gerace, un luogo magico, anch’esso annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia. Antico centro incastonato nel territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, svetta con la sua architettura autenticamente medievale dall’alto della rupe di arenaria su cui si trova arroccato e gode di una posizione privilegiata e di una vista incredibile sul Mar Ionio e sul territorio della Locride.

Incredibilmente suggestivo è Pentedattilo, incastonato tra le guglie di pietra del monte Calvario e così bello da sembrare surreale. Ubicato nell’area grecanica della Calabria, deve il suo nome all’insolita forma della roccia che lo sovrasta, modellata dalla natura con le sembianze di una mano. La parola Pentadattilo, infatti, deriva dal greco “penta daktylos”, vale a dire “cinque dita”.

Pentedattilo
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Il suggestivo borgo di Pentedattilo

Il tratto lucano

Da non perdere il tratto lucano del Cammino Basiliano, che porta alla scoperta delle meraviglie della Calabria, attraverso otto tappe ricche di magia. Come quella che collega i borghi storici di Lauria e Castelluccio Superiore, e due splendide valli ricche di testimonianze greche, romane e medievali, che hanno in comune paesaggi superbi, arte e storia.

Tra i luoghi imperdibili, c’è poi il santuario della Madonna del Pollino, situato sul versante settentrionale del massiccio del Pollino, a 1537 metri di altezza, meta di pellegrinaggio di numerosi devoti calabresi del sud e di una folta schiera di fedeli che arrivano dal sud della Basilicata. Un luogo di pace e spiritualità, immerso nel verde. Da qui si può giungere, poi, al paese di Terranova di Pollino, una tappa di grande interesse che coniuga il cammino con l’esplorazione e con la natura selvaggia.

Camminare in Calabria: una scelta culturale, spirituale, ecologica

Camminare in Calabria è, innanzitutto, una scelta culturale. Perché significa non solo entrare in contatto con la bellezza del paesaggio, ma anche andare alla scoperta di valli e monti, di una popolazione resiliente, di culture antiche da Oriente a Occidente, che hanno attraversato questo territorio unico.

Il Cammino Basiliano è anche una scelta spirituale, perché permette di perdersi tra i ruderi di antichi monasteri, maestose abbazie e inaspettati luoghi di preghiera scavati nei fianchi delle montagne, tra i canyon del Pollino, le foreste della Sila, i boschi delle serre e le impervie rocce dell’Aspromonte.

Infine, un buon motivo  per intraprendere il Cammino Basiliano in Calabria è, senza dubbio, l’aspetto ecologico, perché si ha la possibilità di visitare una regione straordinaria rispettandone la bellezza, in maniera responsabile, consapevole e green. Un viaggio unico e sostenibile, tra beni naturalistici e culturali, che permette di godere appieno delle meraviglie che si palesano allo sguardo, e dal quale si fa ritorno a casa con il cuore carico di ricordi indelebili di una terra davvero ricca di sorprese.