Il Cammino Basiliano: l’autentico Sud, tra Calabria e Basilicata

Il Cammino Basiliano permette di esplorare da cima a fondo la Calabria, con un suggestivo percorso di oltre mille chilometri, suddiviso in 73 tappe

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Greta Lomaestro

Content Advisor & Travel Expert

Laureata in Lingue, Letterature e Civiltà Euroamericane, è specializzata nella redazione di contenuti. Da sempre appassionata di viaggi e di montagne, ha nel cuore le nostre Alpi ma anche l'Islanda, il Nepal e i Grandi Parchi dell'Ovest americano.

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Da Rocca Imperiale a Reggio Calabria, passando per sentieri a ridosso del mare, colline sconfinate, borghi antichi, paesaggi montani e boschi secolari. Il Cammino Basiliano è un affascinante percorso in 73 tappe di oltre mille chilometri – sette delle quali chiamate “wild”, consigliate per escursionisti e camminatori esperti –  che si snoda con oltre mille chilometri di sentieri, seguendo le tracce dei monaci italo-greci, ispirati dalla vita di San Basilio, e dei più remoti richiami indigeni, greci e romani, così come le maestose impronte normanne nel cuore del Mediterraneo.

Al pari del celebre Cammino di Santiago, permette di toccare con mano i mille volti di una terra che vale davvero la pena girare in lungo e in largo. Perché, al di là della natura, questo lungo percorso conduce il visitatore dritto al cuore della Calabria più autentica, laddove ci si può imbattere nelle minoranze linguistiche, sia greche che albanesi, nell’arte, nella storia e nella fede di questa regione del Sud Italia.

Cammino Basiliano, l’itinerario alla scoperta della Calabria

L’itinerario percorre la Calabria da Nord a Sud, attraversando il versante ionico dell’Appennino calabro costituito dalle aree montuose del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte. I viandanti compiono un viaggio nel tempo, tra secoli e culture, passando dalla costa alle valli, dalle montagne ai borghi storici di una delle regioni più verdi d’Europa. Al termine di ogni percorso, si può poi dormire e rifocillarsi presso castelli, monasteri, bed and breakfast e alberghi diffusi.

Il punto di partenza ideale è Rocca Imperiale, tra i Borghi più Belli d’Italia, medievale scrigno di tesori che si inerpica su una collina di 200 metri, affacciandosi sul Mar Ionio. Da qui si procede a piedi attraversando altri centri ricchi di fascino, come Nucara, Oriolo, Montegiordano, Alessandria del Carretto, Cerchiara di Calabria, sino a raggiungere l’incantevole borgo di Civita, nel cuore del Parco nazionale del Pollino e della riserva naturale delle Gole del Raganello.

Dopo poco più di una settimana di marcia i camminatori basiliani continuano passando per Cassano allo Ionio, Terranova da Sibari, San Demetrio Corone, Acri, Corigliano, Rossano, Paludi, Longobucco e Bocchigliero. Giunti a Campana, la Stonehenge della Calabria, si possono ammirare dal vivo i Giganti dell’Invallicata, impressionanti megaliti che hanno le forme inequivocabili di un elefante e di un guerriero.

Il tratto silano

A questo punto ci si addentra nella Sila più incontaminata, con tappe indimenticabili in altri comuni ricchi di tradizioni da scoprire, tra San Giovanni in Fiore, il centro montano più grande della Calabria, dove ci si imbatte in uno dei sette percorsi denominati “wild”. Questi interessano il territorio del Lago Ampollino e della Riserva Naturale Biogenetica del monte Gariglione, situata all’interno del Parco Nazionale della Sila. L’intera zona, con le alte valli del Tacina e del Soleo, è considerata l’area più integra e selvaggia di tutto l’altopiano, con paesaggi meravigliosi.

La marcia nella natura e nelle meraviglie storiche e culturali della Calabria continua, giungendo a Catanzaro attraverso borghi da scoprire, da Sersale a Squillace, passando per località imperdibili come Sellia Superiore, Zagarise, Tiriolo e San Floro, per sentieri percorribili anche in mountain bike.

Da Squillace si approda a San Vito sullo Jonio, il paese della seta, del gelso e delle pipe in radica, un borgo antico in cui Flavio Magno Aurelio Cassiodoro fondò il monastero di Vivarium, con annessi una biblioteca e un centro studi sulla Bibbia.

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Rocca Imperiale, punto di partenza del Cammino Basiliano

Il tratto reggino

Tra le tappe imperdibili del Cammino Basiliano, in provincia di Reggio Calabria, c’è Gerace, un luogo magico, anch’esso annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia. Antico centro incastonato nel territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, svetta con la sua architettura autenticamente medievale dall’alto della rupe di arenaria su cui si trova arroccato e gode di una posizione privilegiata e di una vista incredibile sul Mar Ionio e sul territorio della Locride.

Incredibilmente suggestivo è Pentedattilo, incastonato tra le guglie di pietra del monte Calvario e così bello da sembrare surreale. Ubicato nell’area grecanica della Calabria, deve il suo nome all’insolita forma della roccia che lo sovrasta, modellata dalla natura con le sembianze di una mano. La parola Pentadattilo, infatti, deriva dal greco “penta daktylos”, vale a dire “cinque dita”.

Pentedattilo
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Il suggestivo borgo di Pentedattilo

Il tratto lucano

Da non perdere il tratto lucano del Cammino Basiliano, che porta alla scoperta delle meraviglie della Calabria, attraverso otto tappe ricche di magia. Come quella che collega i borghi storici di Lauria e Castelluccio Superiore, e due splendide valli ricche di testimonianze greche, romane e medievali, che hanno in comune paesaggi superbi, arte e storia.

Tra i luoghi imperdibili, c’è poi il santuario della Madonna del Pollino, situato sul versante settentrionale del massiccio del Pollino, a 1537 metri di altezza, meta di pellegrinaggio di numerosi devoti calabresi del sud e di una folta schiera di fedeli che arrivano dal sud della Basilicata. Un luogo di pace e spiritualità, immerso nel verde. Da qui si può giungere, poi, al paese di Terranova di Pollino, una tappa di grande interesse che coniuga il cammino con l’esplorazione e con la natura selvaggia.

Tutte le tappe al completo

  • Tappa 1 – da Rocca Imperiale a Nocara – Breve discesa nei verdi uliveti ionici, ideale primo giorno sulla costa calabrese.
  • Tappa 2 – da Nocara a Oriolo – Saliscendi collinari con scorci su borghi medievali e calanchi suggestivi.
  • Tappa 3 – da Rocca Imperiale a Montegiordano – Tratto alternativo che unisce due borghi affacciati sul mare, con panorami ampi.
  • Tappa 4 – da Montegiordano a Oriolo – Sentiero rilassante e panoramico tra colline e coltivi.
  • Tappa 5 – da Oriolo ad Alessandria del Carretto – Ingresso nell’entroterra, con salite verso il massiccio del Pollino.
  • Tappa 6 – da Alessandria del Carretto a Cerchiara di Calabria – Attraverso gole, vallate e borghi bizantini, fino all’ingresso delle Gole del Raganello.
  • Tappa 7 – da Cerchiara a Civita – Immergersi nel Parco del Pollino e nel borgo arbëreshë di Civita, incastonato tra gole.
  • Tappa 8 – da Civita a Cassano allo Ionio – Discesa dal Pollino verso la piana dello Ionio, passando tra uliveti e vigneti.
  • Tappa 9 – da Cassano allo Ionio a Terranova di Sibari – Tratto misto tra percorso campestre e strade secondarie.
  • Tappa 10 – da Terranova di Sibari a San Demetrio Corone – Ingresso nella civiltà arbëreshë, fra cappelle e paesi autentici.
  • Tappa 11 – da San Demetrio Corone ad Acri – Colline coltivate e panorami lussureggianti in avvicinamento a Acri.
  • Tappa 12 – da Acri a Corigliano‑Rossano – Verso il mare, seguendo antiche strade romane e bizantine.
  • Tappa 13 – da Corigliano a Rossano – Il cuore storico della via, tra abbazie e scorci medievali.
  • Tappa 14 – da Rossano a Paludi – Facile uscita dai centri urbani verso valli tranquille.
  • Tappa 15 – da Paludi a Longobucco – Ingresso nella Sila cosentina, tra foreste e antichi sentieri.
  • Tappa 16 – da Paludi via Cropalati a Longobucco – Variante archeo-naturalistica, passando per borghetti caratteristici.
  • Tappa 17 – da Longobucco a Bocchigliero – Tra altopiani e boschi, fino al borgo famoso per i suoi tonni di fiume.
  • Tappa 18 – da Bocchigliero a Campana – Verso i Giganti dell’Invallicata: megaliti misteriosi nel silenzio.
  • Tappa 19 – da Campana a Perticaro – Sentiero montano e campagnolo, tra borghi arroccati.
  • Tappa 20 – da Perticaro a Verzino – Percorso rilassante su strade bianche, tra uliveti e boschi.
  • Tappa 21 – da Verzino a Pino Grande – Variabile su testo originario; cammino tra colline e vigneti.
  • Tappa 22 – da Savelli a San Giovanni in Fiore – Ingresso nella Sila Grande, borgo monastico tra le foreste.
  • Tappa 23 – da S. Giovanni in Fiore a Lago Ampollino – Paesaggi lacustri e valli incontaminate.
  • Tappa 24 (wild) – da S. Giovanni in Fiore a Lago Ampollino – Percorso intenso e selvaggio: ambiente incontaminato e fatica.
  • Tappa 25 – da Lago Ampollino/Trepido/Cotronei a Petilia Policastro/S. Spina – Discesa verso la Sicilia… ops, verso la piana, variegata e ricca.
  • Tappa 26 (wild) – da Lago Ampollino a Gariglione – Tratto impervio nel cuore della Sila, adatto a esperti.
  • Tappa 27 – da San Giovanni in Fiore a Caccuri – Discesa verso il borgo di Caccuri, tra castelli e ulivi.
  • Tappa 28 – da Caccuri a Santa Severina – Sentiero su antiche mulattiere verso la rocca riviernica.
  • Tappa 29 – da Santa Severina a Petilia Policastro – Percorso tra antichi paesi e fitte vegetazioni.
  • Tappa 30 – da Petilia Policastro a Mesoraca – Tra valli, pianori e tradizioni contadine.
  • Tappa 31 – da Mesoraca a Sersale – Paesaggi ruralissimi e vicoli di borgo.
  • Tappa 32 (wild) – da Gariglione a Sersale – Tratto selvaggio e impegnativo, in alta quota.
  • Tappa 33 – da Sersale a Sellia Superiore – Colline calabresi, vedute panoramiche.
  • Tappa 34 – da Sellia a Villaggio Mancuso – Ingresso nella Costa degli Aranci, area naturalistica.
  • Tappa 35 – da Villaggio Mancuso a Pentone – Discesa verso il mare e le valli ioniche.
  • Tappa 36 – da Pentone a Catanzaro – Arrivo nella città capoluogo, tra storia e modernità.
  • Tappa 37 – da Sellia Superiore a Catanzaro – Variante collinare, più pianeggiante.
  • Tappa 38 – da Catanzaro a Tiriolo – Colline dell’entroterra, borghi e tradizioni.
  • Tappa 39 – da Tiriolo a San Floro – Percorso agroforestale verso la valle.
  • Tappa 40 – da San Floro a Squillace – Tra campagne e il borgo medievale di Squillace.
  • Tappa 41 – da Squillace a San Vito sullo Ionio – Verso la costa jonica, nella terra della seta.
  • Tappa 42 – da San Vito sullo Ionio a Torre di Ruggiero – Tratto costiero interno, sali e scendi tra ginepri.
  • Tappa 43 – da Torre di Ruggiero a Satriano (via San Sostene) – Tra valli e colline, seconda frazione verso Satriano.
  • Tappa 44 – da Torre di Ruggiero a Satriano – Alternativa lineare e più breve.
  • Tappa 45 – da Satriano a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio – Tratto costiero con panorami marini aperti.
  • Tappa 46 – da Sant’Andrea Apostolo a Badolato – Terra di borghi bianchi e coste frastagliate.
  • Tappa 47 – da Badolato a Guardavalle – Percorso tra colline dolci e villaggi locali.
  • Tappa 48 – da Torre di Ruggiero a Serra San Bruno – Verso l’Aspromonte, tra boschi di conifere.
  • Tappa 49 – da Serra San Bruno a Bivongi – Lunga discesa verso i famosi mulini lungo la via Ferdinandea e le cascate.
  • Tappa 50 – da San Bruno a Bivongi – Variante più breve verso Bivongi.
  • Tappa 51 – da Guardavalle a Bivongi – Tratto boschivo e paesaggistico.
  • Tappa 52 – da Bivongi a Stilo/Pazzano/Monte Stella – Salita su mulattiere fino alla celebre via dei fortificati.
  • Tappa 53 – da Bivongi a Pazzano/Monte Stella – Variante più breve di salita.
  • Tappa 54 – da Monte Stella a Sant’Ilarione – Tratto panoramico verso la valle ionica.
  • Tappa 55 – da Sant’Ilarione a Gioiosa Ionica – Borgate della dieta mediterranea e memoria contadina.
  • Tappa 56 – da Gioiosa Ionica a Gerace – Arrivo nel borgo “più bello”, arroccato su rupe di Aspromonte.
  • Tappa 57 – da Gerace ad Ardore – Saliscendi verso la costa, tra olivastri schiacciati.
  • Tappa 58 – da Gerace a Bovalino Superiore – Variante di montagna dell’intero percorso jonico.
  • Tappa 59 – da Ardore a Bovalino Superiore – Tappa più facile tra borghi interni.
  • Tappa 60 – da Bovalino a Bianco – Terra di bergamotto e coste basse.
  • Tappa 61 – da Bianco a Samo – Entrata nel Reventino, montagne vicine al mare.
  • Tappa 62 – da Samo a Staiti – Tra vallate verdi e antichi villaggi.
  • Tappa 63 – da Samo ad Africo Vecchio – Tratto impegnativo e selvaggio verso i monti grecanici.
  • Tappa 64 – da Staiti a Palizzi – Verso il mare, passando per orizzonti aperti.
  • Tappa 65 – da Palizzi a Bova – Quest’ultimo borgo della Magna Grecia, vista sullo Ionio.
  • Tappa 66 – da Africo Vecchio a Gallicianò – Salita impervia tra il cuore della cultura grecanica.
  • Tappa 67 – da Bova a Bagaladi – Boschi e crinali verso l’Aspromonte.
  • Tappa 68 – da Gallicianò a Bagaladi – Tratto corto ma tecnico e panoramico.
  • Tappa 69 – da Bagaladi a Pentedattilo – Arrivo nel borgo dalle guglie di roccia.
  • Tappa 70 – da Pentedattilo a Motta San Giovanni – Salita verso le terrazze panoramiche dell’alta Calabria.
  • Tappa 71 – da Motta San Giovanni ad Armo – Sentiero tra terrazzamenti e limoneti.
  • Tappa 72 – da Armo a Reggio Calabria – Arrivo nella città metropolitana, con vista sullo Stretto.
  • Tappa 73 – (variante) da Gioiosa a Mammola a Gerace – Nuova variante panoramica 2024 tra borghi dell’Aspromonte.
  • Tappa 74 – da Lauria a Castelluccio Superiore – Ingresso nel Pollino da ovest.
  • Tappa 75 – da Castelluccio Superiore a Castelluccio Inferiore / Rotonda – Sentiero su mulattiere, panorami sul massiccio.
  • Tappa 76 – da Rotonda a Viggianello – Tra boschi e rupi calcaree davvero suggestive.
  • Tappa 77 – da Viggianello alla Madonna del Pollino – Arrivo al santuario a 1.537 m di quota.
  • Tappa 78 – da Madonna del Pollino a Terranova di Pollino – Discesa nel cuore del Parco.
  • Tappa 79 – da Terranova di Pollino ad Alessandria del Carretto – Continua la traversata del Pollino.
  • Tappa 80 – da Terranova di Pollino a San Lorenzo Bellizzi – Tratto impegnativo sulle creste.
  • Tappa 81 – da Madonna del Pollino a Civita – Salita ardua verso la riserva delle Gole.
  • Tappa 82 – da Squillace ad Amaroni – Nuovo collegamento tra un bel borgo jonico e l’area collinare intorno, adatto anche alla MTB.
  • Tappa 83 – da Amaroni a Palermiti – Ultimo collegamento nella piana catanzarese.

Camminare in Calabria: una scelta culturale, spirituale, ecologica

Camminare in Calabria è, innanzitutto, una scelta culturale. Perché significa non solo entrare in contatto con la bellezza del paesaggio, ma anche andare alla scoperta di valli e monti, di una popolazione resiliente, di culture antiche da Oriente a Occidente, che hanno attraversato questo territorio unico.

Il Cammino Basiliano è anche una scelta spirituale, perché permette di perdersi tra i ruderi di antichi monasteri, maestose abbazie e inaspettati luoghi di preghiera scavati nei fianchi delle montagne, tra i canyon del Pollino, le foreste della Sila, i boschi delle serre e le impervie rocce dell’Aspromonte.

Infine, un buon motivo  per intraprendere il Cammino Basiliano in Calabria è, senza dubbio, l’aspetto ecologico, perché si ha la possibilità di visitare una regione straordinaria rispettandone la bellezza, in maniera responsabile, consapevole e green. Un viaggio unico e sostenibile, tra beni naturalistici e culturali, che permette di godere appieno delle meraviglie che si palesano allo sguardo, e dal quale si fa ritorno a casa con il cuore carico di ricordi indelebili di una terra davvero ricca di sorprese.