Cosa vedere nel borgo di Tremezzo sul Lago di Como

Nel corso dei secoli Tremezzo non ha perso il proprio fascino. Natura rigogliosa a specchio sul Lago di Como, arte e storia. Un vero paradiso

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Tremezzo è noto come il borgo dei giardini e deve il proprio nome alla sua posizione geografica. Si trova di fatto al centro rispetto alla costa del Lago di Como, a metà strada tra il valico svizzero del Canton Grigioni e la Pianura Padana. Il nome sta dunque per “terra di mezzo”. Il comune si suddivide in 10 frazioni di piccole dimensioni, tutte con un proprio motivo d’attrazione per i turisti. Un’area che vanta un panorama naturalistico a dir poco suggestivo, corredato da ville e monumenti di pregio.

La storia di Tremezzo

Per risalire alle origini di Tremezzo occorre tornare indietro fino al 880 d.C., data cui fa riferimento il primo documento storico certificato che citi la località. Al tempo il nome indicato era Curte Tremecia, mentre la denominazione attuale venne scelta soltanto nei decenni successivi al Mille. Tremezzo vanta una storia a dir poco ricca. Entrò a far parte del sistema difensivo dell’Isola Comacina, schierata al fianco di Milano. Ciò portò all’attacco dei Comaschi, che rasero al suolo il borgo nel 1169. Il periodo più florido risale invece agli inizi del XVII secolo, quando vennero eretti numerosi edifici e ville incantevoli. Il borgo divenne un vero e proprio punto di riferimento per la borghesia italiana ed europea. Era infatti possibile apprezzare famiglie olandesi, francesi e austriache nell’area, avendo scelto le rive del lago come dimora estiva.

Tremezzo, cosa vedere

La tranquillità domina in ogni dove nel borgo di Tremezzo. Si tratta dell’area ideale per ritrovare un po’ di pace perduta nei caotici centri cittadini, con scenari paesaggistici da sogno. È uno dei borghi barocchi più ricchi d’Italia, caratterizzato da palazzi, chiese e ville che ne arricchiscono il valore architettonico e artistico. Uno dei luoghi simbolo è senza dubbio Villa Carlotta, edificata sul finire del Seicento dal marchese Giorgio Clerici. Un edificio imponente, circondato da un giardino all’italiana curato in ogni dettaglio. Innumerevoli le alte siepi, che mutano colore col passare delle stagioni. Nel corso del XIX secolo la villa si arricchì di opere dal grande valore artistico, tra le quali alcune sculture di Canova e lavori di Hayez e Thorvaldsen. Un vero e proprio museo privato, voluto dal proprietario del tempo, Giambattista Sommariva.

È possibile apprezzare inoltre Villa la Carlia, realizzata nel 1676. Una villa privata che ancora oggi viene utilizzata come residenza. Non è possibile visitarne gli interni dunque ma è impossibile non soffermarsi per ammirarne i tratti esterni, così come l’enorme giardino nel quale è immersa. Un elemento architettonico che di certo differisce dal resto è Villa Amila, realizzata secondo i canoni razionalisti nel 1931. Di 20 anni più giovane è invece il Grand Hotel Tremezzo, le cui linee rimandano il pensiero al tanto amato stile liberty. Incantevole anche l’architettura sacra del luogo, che vanta meravigliose chiese, per non parlare della superba cappella funeraria della famiglia Sommariva. Si tratta di una costruzione neoclassica, voluta dalla contessa Emilia Seillière, vedova di Luigi Sommariva. Al suo interno fece costruire un altare sormontato da statue in marmo bianco di Carrara.

Un gruppo che raffigura la Madonna con in grembo il Redentore morto. Un’opera alla quale presero parte artisti del tempo come Benedetto Cacciatori, Camillo Pacetti e Pompeo Marchesi. La chiesa più celebre e visitata è di certo quella parrocchiale di San Lorenzo. Il progetto venne avviato nel 1775, con lavorazioni proseguite per più di un secolo, fino al 1894. Un edificio a dir poco eclettico, considerando le tante menti che hanno apportato modifiche nel corso dei decenni. L’ultimo fu l’architetto Parrocchetti, che mise la parola fine a una realizzazione eccellente, che mescola neoromanico e neogotico. Fu lui a realizzare inoltre l’abside ottagonale. Al suo interno spiccano affreschi di grandi artisti, come Luigi Tagliaferri. A breve distanza vi sono inoltre la Chiesa di San Pietro Volesio e la Chiesa della Madonna Nera.

Trekking a Tremezzo

Essendo immerso nella natura, Tremezzo è anche un paradiso per gli amanti delle escursioni. È possibile infatti cimentarsi nella lunga passeggiata garantita dal “Greenway” del Lago di Como. Un percorso naturalistico che si estende per 10 km, attraversando svariati comuni: Colonno, Sala Comacina, Lenno, Ossuccio, Mezzegra, Griante e Tremezzo. Il modo ideale per essere certi d’aver compiuto un itinerario completo, soffermandosi in ogni borgo di questo paradiso terrestre.