Alla scoperta del Castello di Torrechiara in Emilia Romagna

Il castello di torrechiara, risalente al XV secolo, svetta maestoso sulla cima di un colle emiliano ed è avvolto nel mistero, scopriamone di più!

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Redazione

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Pubblicato: 22 Novembre 2019 14:48

In una zona collinare ricca di vigneti, situato su un’altura che domina la vallata sottostante in cui scorre il torrente Parma, si erge una delle migliori architetture fortificate d’Italia: il Castello di Torrechiara. Affiancato dal borgo omonimo, frazione di Langhirano in provincia di Parma.

Voluto dal conte di San Secondo, nonché condottiero al servizio dei Visconti e degli Sforza, Pier Maria Rossi, come strumento di difesa e controllo ma anche come dimora per sé e la sua amata Bianca Pellegrini da Arluno. Dal 1911 il Castello è monumento nazionale italiano.

Breve descrizione del castello

Venne costruito sulle rovine di un più antico fortilizio, tra il 1448 e il 1460. Il maniero è sito ad una quota di circa 280 m s.l.m. e dispone di un doppio fossato e originariamente due ponti levatoi. Altri elementi di difesa sono le quattro torri angolari e le tre cerchia di mura. La natura residenziale del maniero si evince invece dagli ambienti interni, curati da artisti come nel caso del ciclo di affreschi attribuito a Benedetto Bembo nella Camera d’Oro.

La stanza prende il suo nome dalle foglie d’oro zecchino che un tempo ricoprivano le formelle alle pareti che presentano gli stemmi dei due amati. Le scene sono l’unico esempio di dipinti medievali incentrati sull’amore cortese tra due personaggi realmente esistiti. Le altre sale del castello sono altrettanto riccamente affrescate, alcune delle quali sono opera di Cesare Baglione, come ad esempio la sala del Giove, quella della Vittoria, del Velario e del Pergolato.

Al primo piano anche il salone degli Acrobati ascritto anche a Giovan Antonio Paganino. I temi sono quelli naturalistici, fantastici e a grottesche. Ci sono poi il cortile loggiato, un porticato e l’oratorio di San Nicomede.

Il castello di Torrechiara e il cinema

IL maniero è stato utilizzato come set cinematografico di diverse produzioni tra cui “Ladyhawke”, film del 1985 diretto da Richard Donner con Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer e Matthew Broderick. Nel film il castello è la casa del cattivissimo vescovo nonché lo sfondo di bellissime riprese in cui i protagonisti attraversano i prati verdi e le colline nei dintorni. Una curiosità rispetto al film riguarda appunto l’ambientazione.

Francesizzato il nome de L’Aquila che nella pellicola diventa Aguillon, in realtà la maggior parte è stato girato in Italia. Oltre a Torrechiara, c’è Castell’Arquato sempre in Emilia-Romagna, Campo Imperatore e Rocca Calascio in Abbruzzo, Soncino in Lombardia, Misurina in Veneto. Inoltre l’interno di San Pietro a Tuscania (Viterbo) è stata ricostruita a Cinecittà.

Ladyhawke narra la storia di un sortilegio e di un amore. Il un borgo del Medioevo francese, un malvagio vescovo si invaghisce di Isabeau, la fidanzata del capitano Navarre e colpisce la coppia con una maledizione. Di giorno lei si trasforma in un falco mentre lui di notte, diventa un lupo. Un ladro evaso dalle segrete, insieme ad un vecchio frate aiuteranno la coppia a rompere l’incantesimo.

L’atmosfera magica del castello di Torrechiara compare però anche in altre pellicole, come ad esempio quella di Bertolucci del 1981, La tragedia di un uomo ridicolo o nella più recente serie televisiva del 2014, i Borgia di Tom Fontana. E poi, la miniserie televisiva La certosa di Parma di Cinzia Th Torrini e in televisione in una puntata del programma Ulisse – il piacere della scoperta nella puntata dedicata ai Castelli nel tempo.

Castello di Torrechiara: la leggenda

Come ogni costruzione storica e misteriosa che si rispetti, anche questo maniero ha la sua leggenda. Ovviamente legata ad una storia d’amore, sembra infatti che il fantasma del conte Pier Maria Rossi si aggiri per il castello, ritornando spesso sul Rio delle favole, la strada che conduce alla fortezza, pronunciando una frase, un motto, dedicato all’amata Bianca: “nunc et semper”, ora e sempre. Le stesse parole riportate anche nella Camera d’Oro.

Il borgo di Torrechiara

Il delizioso borgo di Torrechiara offre altri siti da visitare oltre il castello. Ci sono infatti la Badia di Santa Maria della Neve, luogo sacro, restaurato negli anni’70 che conserva un dipinto quattrocentesco attribuito al pittore Francesco Tacconi, parliamo della “Madonna col trono col Bambino”. Affreschi di varie epoche sulle pareti e un laboratorio apistico utilizzato dai monaci per la produzione di creme, unguenti e tisane.

C’è poi la Chiesa di San Lorenzo, in origine in stile romanico, resa barocca nel XVIII secolo. Oltre alla visita a luoghi di interesse artistico, escursioni sulle colline, nelle cittadine intorno e itinerari lungo gli splendidi vigneti, dove regalarsi altri panorami incredibili ma anche una coccola culinaria: il prosciutto, il parmigiano reggiano e molto altro. Per organizzare bene un’eventuale gita in questi luoghi o un weekend insolito, vi segnaliamo l’orario.

Castello Torrechiara orari

Aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre: feriali 8.10-13.50, domenica e festivi 10.00-19.00. Luglio e agosto: feriali 8.10-13.50, domenica e festivi 10.00-16.00. Dal 1 novembre, il castello osserverà i seguenti orari: feriale dalle 8.10 alle 13.50, domenica e festivi dalle 10.00 alle 16.00. La cassa chiude 30 minuti prima. La prima domenica del mese è gratuita come per gli altri siti grazie all’iniziativa ministeriale #iovadoalmuseo. Una fortificazione con finalità difensiva ma ricca anche dell’eleganza residenziale. Proprio Pier Maria Rossi scelse le parole “altiera et felice” per l’iscrizione del Castello di Torrechiara.