Rasiglia, il borgo rivelazione d’Italia: la guida completa

Rasiglia ogni giorno accoglie tantissimi visitatori interessati ad ammirare le sue particolari bellezze: una guida completa per scoprire la "Piccola Venezia dell'Umbria"

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

È conosciuta come la “Piccola Venezia dell’Umbria” ed è uno dei borghi d’Italia più visitato in assoluto negli ultimi anni. Parliamo di Rasiglia, in provincia di Perugia, un luogo che è un vero e proprio mondo antico sopravvissuto allo scorrere del tempo e nascosto tra un susseguirsi di fitti boschi e dolci colline. Ecco a voi la guida completa per visitare questo splendido paese in ogni suo angolo.

Storia di Rasiglia

Le origini di Rasiglia risalgono agli inizi del XIII secolo ed è molto probabile che l’abbondanza di acqua abbia spinto le prime persone a stabilirsi qui. Una situazione che fu sfruttata per sviluppane l’economia.

Nella prima metà del Seicento, Rasiglia si affermò grazie alle sue numerose attività artigianali (mulini, opifici) e alla forza idrica proveniente dal fiume Menotre. Le attività più importanti dell’epoca erano il mulino Angeli, il mulino Silvestri, il mulino e il lanificio Accorimboni, il lanificio Tonti che rimasero attivi per tutto l’Ottocento e per la prima metà del Novecento.

Nel periodo prebellico Rasiglia era un paese molto ricco di attività commerciali e artigianali, tuttavia, molti uomini del paese vennero chiamati alle armi e tanti altri furono fatti prigionieri in vari luoghi del mondo. Coloro che furono chiamati a combattere, quando tornarono, entrarono nelle fila dei partigiani del posto contribuendo anche alla liberazione dell’Italia.

Alla fine della guerra ci fu la povertà assoluta che spinse le persone a lasciare il paese per migrare verso le città più ricche di opportunità. Iniziò, quindi, un lento e ormai inevitabile declino che nei fatti continua ancora oggi. Attualmente, i pochi abitanti del borgo sono quasi tutti anziani, non ci sono più campi coltivati, la scuola è stata chiusa da molti anni per mancanza di alunni, non ci sono industrie attive e così via. Tuttavia, il fascino di Rasiglia è davvero immortale.

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Fonte: iStock
Il Presepe Vivente di Rasiglia, vecchia sartoria

Cosa vedere a Rasiglia

Visitare Rasiglia vuol dire mettere piede dentro una vera e propria fiaba. Pietre, mattoncini, ruscelli e cascate rendono il suo aspetto assolutamente irresistibile. Del resto, è nota non solo come la “Piccola Venezia dell’Umbria“, ma anche come il “Borgo dei Ruscelli“, perché passeggiare nel suo centro storico vuol dire essere accompagnati dal dolce suono dei fiumiciattoli che scorrono in ogni via.

Vanta una forma ad anfiteatro che richiama la struttura tipica dei borghi umbri e, durante il periodo estivo, numerose piccole sagre che vengono allestite proprio fuori dal centro storico, non troppo distanti della via principale.

I canali di Rasiglia

Senza ombra di dubbio dubbio, i canali del borgo sono una delle cose che attira maggiormente i visitatori. Del resto è quasi impossibile passeggiare e non essere affiancati per tutti il tempo dall’acqua che scende in direzione della valle attraverso piccoli fossi di pietra e canali artificiali che la spingono verso un grande vascone situato centro del paese.

Il borgo di Rasiglia si rivela, quindi, un luogo simbolico poiché qui è stata raggiunto un perfetto equilibrio tra uomo e natura. L’acqua, infatti, è stata messa a completo servizio degli esseri umani, grazie a straordinarie opere ingegneristiche.

canali rasiglia
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I canali di Rasiglia

Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Bellissima anche la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, un edificio dalla facciata estremamente semplice e la forma a capanna, caratterizzata da colori caldi. Sulle mura prende vita un grande portone in legno e gli interni sono a navata unica.

Svettano poi due archi laterali che proteggono altari, belli come quello principale conservato nell’abside. Il campanile risale al 1754 e ed è situato sulla parte sinistra della facciata della chiesa.

Il Castello di Rasiglia

Sono dei resti, in realtà, ma valgono assolutamente la pena. Tramite una bella passeggiata si può raggiungere quel che rimane del Castello di Rasiglia, costruito tra il XIV e il XV secolo.

Quel che si può vedere oggi del maniero del borgo non è che un insieme di pochi ruderi che comprendono parti delle mura, due piccole torri difensive e il mastio, tutti recentemente ristrutturati.

La Peschiera

Una tappa imperdibile per chi decide di visitare Rasiglia è certamente la sua Peschiera, un’enorme vasca che raccoglie l’acqua posizionata al centro del borgo. Come se la piazza principale del paese fosse questa enorme vasca, il vero e proprio cuore pulsante del centro abitato.

Un tempo era utilizzata per il lavaggio delle pecore, oggi, invece, è uno dei punti più apprezzati dai visitatori.

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La Peschiera di Rasiglia

Sorgente Capovena

Ci sono tantissime sorgenti nei dintorni della città, ma la Fonte Capovena è la più importante, poiché alimenta i piccoli canali cittadini.

Si trova in cima a una salita, e si presenta come una piccola pozza nella quale l’acqua sgorga lentamente e viene poi spedita in rivoli e cascatelle fino a essere raccolta nella Peschiera, per poi terminare il suo viaggio nel fiume Menotre.

Antico Lavatoio

Dalla Fonte Capovena, prima di scendere per questo incantevole borgo umbro, l’acqua passa per l’antico Lavatoio cittadino, oggi inutilizzato ma aperto alle visite e ottimamente ristrutturato.

È dotato, infatti, di una stampa d’epoca che mostra come le donne lavavano i panni. Ancora adesso l’acqua passa da dentro al lavatoio e procede poi lungo i vicoli del fiabesco paese.

Tutte le altre meraviglie di Rasiglia

Seppur piccolo, il borgo di Rasiglia ha veramente tanto da offrire ai turisti. Oltre a quello che vi abbiamo raccontato, infatti, non può mancare una visita al Telaio Meccanico di fine Ottocento, la cui caratteristica principale è la possibilità di eseguire disegni anche complessi sui tessuti che intreccia.

Bellissima anche la Via Dei Ponticelli, la strada che costeggia il letto del fiume. Qui si trovano dei piccoli ponti, alcuni transitabili, che passano da una parte all’altra del leggiadro corso d’acqua.

Su Via dei Ponticelli si ergono spesso anche degli stand che propongono ai viaggiatori un po’ di prodotti tipici per ristorarsi prima di raggiungere le altre meraviglie situate nelle vicinanze.

Infine, il Mulino a Pietra che vanta un ottimo stato di conservazione e che un tempo veniva utilizzato per la macinazione del grano e la produzione di farina.

Insomma, Rasiglia è in borgo incantato dove ruscelli gorgoglianti scorrono tra le piccole case e in cui il tempo sembra non essere passato mai, un luogo da visitare assolutamente e in cui sentirsi i protagonisti di una bellissima fiaba.