Centenari non si nasce, si diventa. Specialmente se si vive (o si va a vivere) nel posto giusto.
Ci sono dei luoghi chiamati Blue Zone dove la popolazione è più longeva rispetto alla media mondiale.
Il patrimonio genetico svolge sicuramente un ruolo chiave nel determinare la lunghezza della vita, ma la longevità può anche dipendere dallo stile di vita giusto. Queste aree sono accomunate da una bassa incidenza di malattie (come il cancro, per esempio) e un’alta percentuale di persone che superano i 90 anni. Nel mondo si contano cinque Blue Zone. e una è proprio in Italia.
Già dieci anni fa il lavoro demografico condotto da Gianni Pes e Michel Poulain aveva identificato la provincia di Nuoro come l’area con la più alta concentrazione di centenari in Italia. Di recente, il professor Francesco Cucca dell’Università di Sassari nonché direttore dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica del Cnr, ha condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Molecular Biology and Evolution. È stato, infatti, dimostrato che il Dna dei primi abitanti della Sardegna è ancora vivo.
Il professore ritiene che il Dna dei più antichi abitanti della Sardegna continui a “vivere”, a distanza di oltre 12.000 anni, nell’attuale popolazione sarda. Il motivo è dovuto all’isolamento plurimillenario in cui hanno vissuto gli uomini preistorici di quest’isola che ha reso il Dna dei sardi unico in Europa e capace di svelare importanti indizi sul popolamento del Vecchio Continente.
La Sardegna è solo una delle Blue Zone naturali del mondo, ce ne sono altre quattro.
Tra queste l’isola greca di Icaria situata nell’Egeo centro orientale. Il nome dell’isola deriva dal celebre mito di Icaro che, secondo la leggenda, precipitò in mare di fronte all’isola dove fu sepolto.
Poi c’è la Penisola di Nicoya, nel Costa Rica. Accade nel cuore della pampa del Guanacaste, una zona che gode di temperature che oscillano intorno ai 30°C tutto l’anno. La temperatura ideale per stare bene, forse, no?
Gli abitanti dell’arcipelago di Okinawa – che assomiglia alle isole dei Caraibi – seguono una dieta basata soprattutto su legumi e verdure, praticano molta attività fisica, anche solamente spostandosi a piedi, e hanno una struttura sociale che mette la famiglia al centro delle loro giornate favorendo, in generale, rapporti umani molto intensi.
Anche la fede religiosa ha dimostrato di avere un ruolo importante nella longevità. Per esempio, il villaggio di Loma Linda, non lontano da Los Angeles, comprende un gruppo di persone che appartengono agli Avventisti del settimo giorno, una comunità religiosa che favorisce stili di vita salutisti.