C’era una volta la via dell’incenso, una magia da rivivere ancora

Dall'Egitto all'India e ritorno, un lungo percorso che conduce alla scoperta di deserti ostili e imprese memorabili: ecco la via dell'incenso

In un tempo che ormai non ricordiamo più, l’incenso era considerato un elemento preziosissimo: dal valore persino più elevato rispetto a quello dell’oro, veniva trasportato lungo antiche e impervie tratte commerciali che rappresentavano una vera e propria sfida contro la morte. La via dell’incenso è ancora oggi uno scrigno di meraviglie da riscoprire, sulle tracce di memorabili carovane che hanno affrontato l’ignoto.

Dal Mediterraneo al Medioriente, e da qui fino all’India, per poi fare ritorno: questo il lunghissimo percorso da portare a compimento, una mirabolante impresa che richiedeva coraggio e spirito d’avventura. Il vasto complesso di rotte commerciali racchiuse sotto il nome di via dell’incenso attraversa paesaggi aspri e ostili, ma anche ricchi di storia e di fascino. Un vero tuffo indietro nel tempo, nel cuore di un deserto immutato da secoli.

Il viaggio era un’incognita imprevedibile: migliaia di persone a dorso di cammello intraprendevano un tragitto che le avrebbe tenute impegnate per circa 6 mesi, nel tentativo di sopravvivere sino alla meta. Fame e sete, malattie e ostacoli improvvisi potevano facilmente decimare il gruppo, ma l’obiettivo valeva tutti i rischi che si potevano correre. Incenso e spezie rare, ma anche mirra, pelli e tessuti preziosi, venivano infatti caricate dall’India per essere trasportate in Egitto, dove venivano rivendute a peso d’oro.

Via dell'incenso
Fonte: iStock
Il Deserto del Negev

Non esiste un unico tracciato, se si vuole ripercorrere la via dell’incenso. Condizioni climatiche avverse, predoni pronti a depredare le carovane e difficoltà nel seguire una strada precisa in assenza di strumentazione richiedevano continue modifiche all’itinerario. Possiamo tuttavia immergerci nelle straordinarie atmosfere di un tempo, attraversando il Deserto del Negev. Questa fascia arida e sconfinata percorre l’intero Israele, e cela bellezze suggestive.

Avdat
Fonte: iStock
Le rovine di Avdat

Come le antiche fortezze che una volta costituivano importanti tappe durante il cammino lungo la via dell’incenso. Una di esse è Avdat, un tempo fiorente cittadina che viveva di commercio: le sue rovine, in particolar modo quelle del tempio sito nel cuore dell’acropoli, danno vita ad uno spettacolo incredibile. L’itinerario prosegue poi verso Shivta, anch’essa dall’atmosfera ricca di fascino, e infine verso Mamshit. Qui sono stati rinvenuti manufatti preziosissimi, antichi edifici perfettamente conservatisi nel tempo e mosaici che rappresentano veri e propri capolavori.

Le città-fortezza situate lungo il tragitto della via dell’incenso sono oggi protette dall’UNESCO, quali parte di un immenso patrimonio storico e culturale che non deve assolutamente andare perduto. Ma anche quali testimonianze di come una civiltà potesse fiorire in un luogo così inospitale come il deserto, e addirittura prosperare in ricchezza.

Mamshit
Fonte: iStock
Mamshit