Vara di San Sebastiano a Messina: una festa imperdibile

La solenne processione e la grande festa che si celebra ogni anno il 18 agosto

Il 18 agosto di ogni anno a Messina si svolge la solenne processione, “la festa di vutu”, ideata in questa data proprio per far si che gli emigrati possano assistere alla corsa di San Sebastiano.
I mistrettesi che vivono lontano dalla loro città infatti, in quella data si ritrovano a Messina per la processione, soprattutto se sono “purtuanti”.

Questi ultimi sono circa 50 persone e vestono un abito tradizionale con camicia e calze di colore bianco, pantaloni in velluto nero e fazzoletto carminio al collo. Ognuno dei purtuanti occupa un posto ben preciso e può occuparlo anche dopo averlo ereditato a seguito un preciso iter. Il superiuri do vara, dirige tutte le operazioni tramite il suono di un campanello.
La varetta inizia la sua corsa, seguita da grandi schiere di giovani che la inseguono correndo o formando a’ catina.

Alla base del fercolo si trova un’iscrizione che aiuta a capire quale sia la datazione di questa processione. La scritta è dipinta e recita testualmente “Elaboratus vero et sculpturam don Salvatore Marino panormitano anno 1872”, parrebbe far comprendere quale sia, ma altre testimonianze fanno risalire questa festa al 1610.

Gli artisti che dettero vita al fercolo furono Giovanbattista e Giuseppe Li Volsi, artisti di Nicosia. La loro attività conserva testimonianze documentate in tutta l’area nebrode-madonita, con produzione sia di archittetura che di pittura e di scultura, tutte di grande pregio e importanza storica.

La Confraternita di San Sebastiano nel 1610 quindi, rivolgendosi a questi due artisti sapeva di mettersi nelle mani di coloro che, in quel preciso momento, rappresentavano la migliore soluzione possibile.

La Vara di pesante legno massiccio e oro viene portata a piedi scalzi da 50 purtuanti, all’interno di essa vi è la statua del Santo. La Vara è preceduta per tutto il percorso da una varetta che contiene le reliquie di San Sebastiano; esso è pieno di ceri che rappresentano le grazie ricevute ed è portata da giovani.Il popolo corre dietro il fercolo del Santo anche dietro le viuzze strette,  denotando grande devozione per San Sebastiano.

La Vara parte dalla chiesa di Santa Lucia e sfila in processione per tutto il pomeriggio e spesso, durante il percorso vengono sparati dei mortaretti. In alcuni tratti la processione procede di corsa e, nel corso principale si possono ammirare le mille luci poste per le strade; a fine serata fa rientro nella chiesa dalla quale era partita.

La festa si conclude con i fuochi d’artificio e con uno spettacolo in piazza tra la commozione generale dei tanti fedeli che vi accorrono.

 

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