Viaggiare è un richiamo. Una vocazione quasi primordiale, se si pensa che ha coinvolto uomini e donne di tutti i tempi e di tutti gli spazi. Nel 1776 Jean-Pierre Houel, pittore e artista francese, inizia un viaggio attraverso la Sicilia che durerà tre anni, girando in lungo e in largo l’isola. Darà alle stampe quattro volumi, intitolati Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malta et de Lipari, corredati da un ampio numero di tavole, ma molto del suo lavoro pittorico finirà in Russia, venduto alla corte degli zar per riuscire a ripagare le spese del suo infinito percorso di scoperta della Trinacria.
“La Sicilia – scrive Houel – che gli antichi poeti hanno cantato come terra del mito perché offriva accanto ai grandi fenomeni naturali le prime testimonianze delle arti, è uno dei paesi d’Europa più interessanti, più degni di essere descritti nei particolari.”
Li descrisse talmente nei particolari, il pittore, che in uno dei suoi volumi si trovò a scrivere anche della Cavagrande del Cassibile, la parte più larga del lungo canyon che questo fiume ha scavato nella roccia dei monti Iblei, dando vita a quella che oggi è una delle più suggestive, affascinanti e meravigliose alternative ad una giornata al mare in Sicilia.
Il Cassibile, corso d’acqua delle Sicilia sudorientale, non lontano da Avola, ha generato infatti con il passare dei secoli una serie di laghetti e piscine naturali d’acqua dolce una più bella dell’altra, corredate da una vegetazione fatta di oleandri dai fiori rosa e da una fresco bosco che ne riveste le rive, mentre intorno incombono i profili aspri degli Iblei.
Un vero e proprio paradiso per il wild swimming, per gli amanti dell’acqua dolce e per chi, semplicemente, vuole prendersi una pausa dalla sabbia e dagli scogli per trovare refrigerio tra le imponenti pareti della gola dove scorre il fiume Cassibile. Un luogo naturale e favoloso, tutto da esplorare.
Come raggiungere i laghetti di Cavagrande del Cassibile
Cavagrande del Cassibile si trova tra Avola e Palazzolo Acreide, in una zona rurale e impervia. Le piscine naturali si trovano infatti a circa 500 metri di altitudine più in basso rispetto al livello dei paesi più vicini, sul fondo di una gola scavata dall’attività erosiva del fiume.
Raggiungerle significa pertanto affrontare un’escursione breve, ma con notevoli pendenze, da tenere a mente soprattutto per la risalita. Ovviamente, ci si trova in un’area più unica che rara a livello naturalistico e pertanto è necessario portare con sé tutto il necessario (cibo, acqua, protezione solare) e riportare indietro i propri rifiuti.
Esistono numerosi sentieri che portano a diverse zone del torrente e a diverse piscine naturali. Alcuni sono stati chiusi, altri sono attualmente in manutenzione da parte dell’ente che gestisce la Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile, come la Scala Cruci, uno degli accessi più frequentati.
Percorrendo la Strada provinciale 4 da Avola fino alla frazione Montagna, si incroceranno per prime le indicazioni per questo accesso, ma poco più avanti, sulla destra, una strada sterrata porta all’accesso al sentiero Carrubella. Questo itinerario consente di scendere in qualche decina di minuti ad una bella piscina naturale, il cosiddetto laghetto di Carrubella, attraversando una zona molto scenografica. Questo tratto del fiume Cassibile si trova un po’ più a monte rispetto ai principali laghetti e ha il pregio di essere meno frequentata, anche se ovviamente ha meno spazio a disposizione.
Per scendere alle principali piscine, si consiglia invece di proseguire in auto oltre la frazione Montagna, attraversare il corso del Cassibile e raggiungere Canicattini Bagni. Da qui imboccare la Strada provinciale 73 e dirigersi poi, percorrendo una strada sterrata ma agibile ad ogni mezzo, verso il parcheggio gratuito del sentiero Scala Mastra Ronna, che prende le mosse nelle vicinanze di un casotto gestito dall’azienda regionale del Demanio.
Da qui il sentiero, ben tenuto, in circa 45 minuti consente di scendere alle principali piscine naturali di Cavagrande del Cassibile, con uno spettacolare panorama sulla gola, potendo scorgere anche qualcuna delle numerose grotte che gli eventi atmosferici e l’uomo hanno scavato nella roccia nel corso dei millenni.
Un tuffo a Cavagrande del Cassibile
“Non appena arrivato mi recai alla Cava Grande: una delle meraviglie della Sicilia – scriveva nel 1777 Jean-Pierre Houel – La parte più alta la sua ampiezza è pari alla sua profondità. In fondo scorre il fiume Cassibile che la scavata la percorre per tutta la lunghezza.”
“È uno spettacolo maestoso imponente, sia che dalla riva del fiume si contempli l’altezza delle rocce, sia che dalla loro sommità si ammira vastità e la profondità della cava. Essa è piena di abitazioni antiche scavate nella roccia e di grotte sepolcrali che risalgono a più di 2500 anni fa.”
Una descrizione sintetica e perfetta di tutto ciò che si può trovare scendendo sul letto del fiume Cassibile. Il panorama durante il sentiero consente di spaziare sulla roccia dei rilievi montuosi che circondano la cava, dove antiche grotte sono parte delle necropoli e degli ipogei paleocristiani che le popolazioni locali avevano stabilito nello scenario unico e imponente della Cavagrande.
Qui dove il letto del fiume può allargarsi fino alla massima ampiezza raggiunta dalla gola, ampie piscine naturali offrono ai visitatori di oggi costante refrigerio, grazie a una portata d’acqua imponente. Anche se il luogo è molto gettonato durante l’estate, gli ampi spazi consentono di disperdersi senza rischiare l’affollamento.
L’acqua verde, fresca e trasparente invita a tuffarsi dalle rocce nelle profondità dei laghetti, che si susseguono uno dopo l’altro con diverse altezze, dando dunque possibilità di trovare la piscina naturale più adatta ad ogni evenienza: dalla polla dove chiunque può toccare il fondale alla maestosa vasca finale dove tuffarsi senza ritegno.
Il consiglio è quello di esplorare in lungo e in largo tutte le zone di questo tratto del fiume, trovare il vostro luogo per sistemarvi e godervi una giornata rinfrescante ed energizzante a contatto con una natura impressionante, capace di costruire un luogo unico e maestoso. Prendetevela comoda: la risalita è dura, ed è bene non affrontarla sotto il sole.