Il castello di Duino apre le sue porte al pubblico, alla scoperta dell’antica storia che si dipana dalle sue mura e dai suoi saloni, affondando le radici nel XIV secolo.
Il castello di Duino sorge fiero nel comune di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste. Un luogo pregno di storia, eretto su quelle che erano le rovine di un avamposto romano. La sua storia ha però inizio nel XIV secolo, per la precisione nel 1389. La costruzione venne voluta dalla famiglia dei Walsee, in sostituzione del Castello Vecchio, del quale sono visitabili oggi le rovine. Dopo l’estinzione di tale Casato, il castello di Duino divenne una prigione, per poi tramutarsi in residenza della famiglia Hofer, unitasi ai Della Torre Valsassina. Il nuovo ramo detenne il castello fino al 1660 e nel 1875 passò alla famiglia Thurn und Taxis. Ancora oggi l’enorme struttura appartiene ai loro discendenti, gestito dal principe Dimitri della Torre e Tasso.
Dall’antica storia al salto nella modernità. L’attuale proprietario è infatti nato nel 1977 e nel 2003 ha accettato di aprire parzialmente il castello al pubblico. Un modo per consentire a quante più persone possibile di conoscere la sua storia, osservando i tratti della splendida struttura, assaporandone i secoli attraverso ogni forma d’arte al suo interno, ogni elemento architettonico, ogni singola pietra.
Nel settecento si tramutò in un centro umanistico, un luogo dove la cultura ricopriva un ruolo cruciale. Una tradizione che ha condotto nelle sale del castello innumerevoli personaggi di alto lignaggio. La tanto adorata Elisabetta d’Austria (nota come Sissi) ha soggiornato qui, ammirando il mare e la violenza dello strapiombo roccioso, così come l’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, Johann Strauss e Gabriele D’Annunzio. La storia però ricorda in particolar modo la permanenza di Rainer Maria Rilke, celebre poeta boemo, autore delle Elegie Duinesi, due delle quali composte proprio durante il periodo in cui la Principessa Marie Thurn und Taxis lo volle suo ospite.
È oggi possibile visitare più di 18 sale, lasciandosi trasportare dalla centenaria storia del castello e scoprendo intriganti dettagli sui Casati che lo hanno posseduto nel tempo. Un luogo romantico e unico, in grado di condurre turisti e locali in un lento viaggio nel tempo. Le visite guidate sono multilingue e condurranno alla scoperta della Scala del Palladio, splendido capolavoro architettonico, il forte-piano del 1810 suonato da Liszt e la splendida vista sul golfo. Ammirando i bastioni a picco sul mare, ci si sentirà al centro di un antico vortice storico, ricco d’elementi dall’antichità romana a oggi. Un modo per non dimenticare che la nostra storia è parte di ciò che siamo.