Una breve guida ai castelli d’Abruzzo

Castelli medievali e fortezze militari sono diventati, nel tempo, una delle principali attrazioni dell'Abruzzo.

L’Abruzzo, noto per essere una delle regione più verdi d’Europa, si trova a 80 chilometri da Roma e quasi metà del suo territorio è coperto da foreste, parchi nazionali e riserve naturali.

In questo scenario da fiaba sono immerse alcune gemme nascoste sconosciute ai più: le rovine di castelli medievali e fortezze militari. Queste ultime, nel tempo, sono diventate un punto di riferimento imprescindibile per storici, studiosi e ora anche turisti.

Rocca Calascio

Rocca Calascio
Fonte: @shutterstock
Rocca Calascio. Fonte @Shutterstock

La fortezza, una volta in stato di abbandono, si erge a 1.460 metri di altezza sul livello del mare. Da qui la Rocca offre una vista mozzafiato sulla Piana di Navelli e sulla Valle di Tirino. La sua struggente bellezza ne ha fatto un punto di riferimento per le riprese di film medievali tra cui “Lady Hawke”, “Il nome della rosa” e “Il viaggio della sposa”. Dal paese di Calascio, si sale in auto o a piedi seguendo i tornanti dello stretto sentiero fino al forte. Dopo aver esplorato La Rocca, vi consigliamo di tornare in paese per rilassarvi in alcuni dei bar presenti in zona.

Castello Roccascalegna

Rocca Scalegna
Fonte: @Gabbiere / Shutterstock.com
Rocca Scalegna. Fonte @Gabbiere / Shutterstock.com

Tra le Valli del Rio Secco e del Sangro, in provincia di Chieti, si trova il borgo medievale di Roccascalegna. Sovrastante il paese, in posizione dominante, si erge il Castello. La fortificazione risale al V secolo e apparteneva ai Longobardi, che passarono poi la proprietà della massiccia fortezza agli Svevi. Dopo alcuni anni e diversi proprietari, il Castello Roccascalegna acquisì lentamente un aspetto più stravagante, lo stesso che lo contraddistingue tutt’oggi. Quando la fortezza fu abbandonata nel XVIII secolo, rimase senza protezione e fu vittima dalle intemperie e dei saccheggi, finendo quindi in uno stato di deterioramento. Solo recentemente, grazie ad un restauro avvenuto nel 1996, il Castello Roccascalegna è stato riportato al suo antico splendore.

Castello Caldora – Cantelmo

Castello Cantelmo
Fonte: @Shutterstock
Castello Caldora – Cantelmo. Fonte @Shutterstock

Costruito sulle colline della provincia dell’Aquila, è il più antico castello d’Abruzzo. Con tre maestose torri che dominano la Valle Peligna, il Castello Caldora faceva parte di un vasto sistema di difesa militare. Un sistema che comprendeva altri sei castelli, tra cui quelli di Anversa e di Roccascale. Dopo un recente restauro, diverse parti del castello sono state aperte al pubblico. Sono altresì in programma  progetti per l’apertura al pubblico di una delle tre torri. Una volta accessibile, la torretta offrirà ai visitatori una vista sulla città e sulla valle circostante. Il Castello si trova a poca distanza dalla piazza principale del paese di Pacentro.

Civitella del Tronto

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Civitella del Tronto. Fonte @Shutterstock

Sulla sommità delle dolci colline della provincia di Teramo si trova Civitella del Tronto. Un tempo appartenuta a Filippo II d’Asburgo, Re di Spagna, questa fortezza è considerata uno dei migliori esempi in quanto ad ingegneria militare e uso strategico del posizionamento militare in Europa. Civitella del Tronto infatti dominava dall’alto il Regno della Santa Sede, nonché il Regno di Napoli. Le aree accessibili della fortezza comprendono la Piazza d’Armi, la caserma dei soldati, la Chiesa di San Giacomo, ciò che resta del palazzo del Governatore e una delle numerose cisterne.

Castello Cantelmo

Castello Cantelmo
Fonte: @Lucamato / Shutterstock.com
Castello Cantelmo. Fonte @ Lucamato / Shutterstock.com

Ai piedi della Valle Peligna, in provincia di L’Aquila, si trova il Castello Cantelmo. Situato nel borgo medievale di Pettorano sul Gizio, il forte militare è stato costruito su una pianta irregolare con quattro torrioni situati sulle mura del complesso. La fortificazione, lasciata per anni in uno stato di abbandono, è stata oggetto di ingenti restauri nel corso degli anni novanta che hanno riportato il castello ai fasti del passato. Ad oggi il Castello è aperto al pubblico e ospita alcune mostre permanenti quali “Gli uomini e la montagna”, “Mostra dei carbonai” e “Reperti archeologici di epoca romana”.

Marco Venturini
Direttore Responsabile Watend in Rome