Le colonne che sorreggono il cielo in mezzo al deserto

C'è un territorio immenso e sterminato, in Algeria, che ospita un paesaggio impressionante e mozzafiato: benvenuti tra le colonne del massiccio dell'Ahaggar

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SiViaggia

Redazione

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Esistono luoghi, nel mondo, che sono così belli da non sembrare reali. Posti suggestivi che evocano in noi tutti quegli scenari straordinari che, fino a questo momento, hanno popolato i sogni, le favole e le leggende che fanno parte dell’immaginario popolare.

Eppure questi luoghi sono veri e per questo ancora più incredibili. A crearli è stata lei, Madre Natura, che come un’artigiana esperta, ha plasmato quelle che sono le immense bellezze che si snodano sul nostro pianeta.

E oggi è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi. Un’immensa distesa desertica che si perde all’orizzonte, proprio lì dove svettano maestose le colonne che sorreggono il cielo. Benvenuti nel massiccio dell’Ahaggar.

Benvenuti ad Ahaggar

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in Nord Africa, nel cuore dello straordinario deserto del Sahara. Ci troviamo nel territorio meridionale dell’Algeria, persi e immersi nell’immensità del massiccio dell’Ahaggar.

Situato a ovest del Tamanrasset, l’Ahaggar è un’immensa regione montuosa di origine vulcanica. Il territorio si estende a 900 metri sopra il livello del mare ospitando, tra i tanti rilievi montuosi, anche il monte Tahat, che con i suoi quasi 3000 metri di altitudine è la vetta più alta dell’Algeria. Le sue origini sono antichissime e sono testimoniate dalla presenza di rocce vulcaniche che risalgono a circa 2 milioni di anni fa.

Il suo nome, invece, è direttamente collegato agli abitanti che da sempre popolano il territorio: la tribù dei tuareg Kel Ahaggar, la cui storia, almeno in parte, è ancora osservabile in quel maestoso monumento megalitico costruito nell’oasi di Abalessa.

Il nome Ahaggar, però, fa riferimento anche al paesaggio che caratterizza il territorio. Il termine arabo, infatti, vuol dire “Luogo della paura”. Una definizione, questa, probabilmente scelta proprio per descrivere l’immensità della regione che non conosce eguali. I paesaggi, che si aprono alla vista di chiunque sceglie di spingersi fin qua giù, sono impressionanti ed evocano nelle mente delle persone storie e suggestioni primordiali.

Scriveva Erodoto, nelle sue sue Historiae, che questo era il luogo dove un tempo vivevano gli Atlanti, il posto dove le colonne rocciose sorreggevano il cielo.

Il massiccio dell'Ahaggar
Fonte: iStock
Il massiccio dell’Ahaggar

Viaggio tra le colonne del cielo

Organizzare un viaggio nell’Ahaggar vuol dire vivere un’esperienza incredibile tra le rocce scolpite dal vento, l’arte rupestre antichissima, e tutte quelle meraviglie naturali che si spalancano davanti agli occhi degli avventurieri.

Questo territorio nel sud dell’Algeria, è ricco di paesaggi che lasciano senza fiato, forse i più straordinari di tutto il deserto del Sahara. Ci sono i picchi vulcanici impressionanti, che attraversano le nuvole e sfiorano il cielo, creando uno spettacolo immenso e sbalorditivo, ci sono le piccole piscine naturali e nascoste tra le rocce che da sempre sono utilizzate dalle tribù che popolano il territorio. E poi, ancora, ci sono i faraglioni solitari che emergono dalla sabbia dorata e che, con le loro forme curiose e particolari solleticano la mente dei viaggiatori.

A guardare la regione desertica, nella sua totalità, sembra quasi di stare su un set cinematografico dalle proporzioni gigantesche.

Attorno al massiccio dell’Ahaggar, poi, c’è un’altra meraviglia naturale da scoprire. Si tratta del Tassili n’Ajjer, un altopiano terrazzato caratterizzato da picchi rocciosi e guglie plasmate dal tempo e dall’erosione. In questo luogo sono conservate le più alte testimonianze dell’arte rupestre del deserto del Sahara.

Tassili n'Ajjer
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Tassili n’Ajjer