Vi siete mai chiesti da dove gli architetti dei più imponenti edifici traggono le loro più grandi ispirazioni? Spesso, siamo così attratti dai dettagli tangibili che non ci accorgiamo di quanto, quella struttura che ci ha spinto a raggiungere un determinato posto, e che è valsa l’intero viaggio, in realtà sia così simile alle cose che ci circondano.
Insomma, sembra proprio che le grandi archistar non abbiano avuto bisogno di visioni ultraterrene e surreali per progettare quelli che sono i più grandi edifici architettonici del nostro tempo e che, anzi, la suggestione sia arrivata semplicemente attraverso l’osservazione della natura.
Indice
Il Cetriolo di Londra e le spugne di mare
È il caso del famoso cetriolo di Londra, quell’edificio iconico progettato da Norman Foster che, a causa della sua forma, ricorda proprio uno degli alimenti più consumati in cucina. Tuttavia, non è al cetriolo che si è ispirato l’architetto, ma agli anemoni di mare e alle spugne. Una somiglianza che forse non è visibile all’occhio di nudo in quanto fa riferimento alla struttura interna di questi essere viventi, ma che forse starà stata riconosciuta dai biologi e dagli addetti ai lavori.
La Sagrada Familia e la sua vera natura
Anche la più nota Sagrada Familia deve la sua costruzione alla capacità di osservazione della natura di Antoni Gaudì. Certo, noi oggi siamo colpiti principalmente dalle linee sinuose e dalla maestosità dell’edificio, ma osservando attentamente la struttura d’insieme forse possiamo accorgerci di come, l’architetto, abbia guardato da vicino proprio la struttura dei rami degli alberi per creare un design innovativo e unico nel suo genere.
I frattali che ritroviamo nell’opera di Gaudì, infatti, sono gli stessi che appaiono in natura quasi ovunque, dai rami degli alberi, appunto, ai fiori, fino ai cristalli di ghiaccio.
Kunsthaus Graz, l’edificio biomorfo
Progettata dagli architetti inglesi Peter Cook e Colin Fournier, la Kunsthaus Graz è celebre per il suo aspetto biomorfo e per la sua particolare struttura esterna. Il museo d’arte austriaco è un’opera sorprendente, forse l’unica mai costruita ad avvicinarsi così tanto, per materiali e forme, a una creatura vivente. Le curve organiche richiamano quelle degli organismi viventi così come il materiale esterno sembra paragonabile alla pelle degli animali.
Il volo degli uccelli che ha ispirato Santiago Calatrava
Le forme aerodinamiche e simmetriche della natura hanno ispirato anche Santiago Calatrava in quello che è uno degli edifici più spettacolari del mondo. Ci troviamo davanti al possente Padiglione Quadracci del Milwaukee Art Museum, l’edificio che sembra imitare l’apertura alare degli uccelli. La forma non è solo il simbolo dell’accoglienza da parte del museo ai visitatori, ma funge anche come tetto protettivo dai raggi solari.
La passerella naturale del Lincoln Park Zoo
Un rifugio naturale ispirato alla natura stessa, mai scelta fu più coerente! Ci troviamo all’interno del Lincoln Park Zoo di Chicago, nell’Illinois, è qui che una passerella realizzata in vetroresina e legno ricurvo permette ai visitatori di osservare l’ecosistema che si sviluppa tutto intorno. E quel design, così ricercato, non è altro che ispirato alle scaglie che caratterizzano il guscio di una tartaruga.