Esistono luoghi situati in zone talmente estreme da essere considerati sperduti: stiamo parlando dei 10 villaggi più alti al mondo dove gli abitanti, a un’altitudine compresa tra i 5.100 e i 3.800 metri sopra il livello del mare, vivono secondo le antiche tradizioni senza essere troppo influenzati dalla modernità. In alcuni di questi scenari l’uomo dimostra al meglio la sua abilità di adattamento, creando le condizioni ideali per vivere in relazione alle caratteristiche dell’ambiente circostante. Ma dove si trovano questi villaggi e come vivono le persone al loro interno? Scopriamoli in questa classifica!
Indice
La Rinconada, Puno, Perù – 5.100 metri
Al primo posto troviamo La Rinconada: situato ai piedi di un maestoso ghiacciaio delle Ande, al confine con la Bolivia, a 5.100 metri d’altitudine, questo villaggio del Perù è considerato il più alto del mondo. La vita, qui, non è per niente facile: le temperature superano raramente i 0°C, la composizione dell’aria è povera di ossigeno ed è praticamente impossibile dedicarsi ad attività quali l’agricoltura. Nonostante questo, insieme ad altri aspetti come l’assenza di elettricità, di acqua corrente e una scarsa gestione dei rifiuti, la popolazione conta ben 50.000 abitanti secondo un’indagine del 2023. Questo è dovuto soprattutto alla presenza di giacimenti di oro, i quali attirano peruviani in cerca di lavoro provenienti da altre zone.
Wenquan, Qinghai, Cina – 4.800 metri
Al secondo posto c’è l’insediamento di Wenquan, situato sulle catene montuose di Tanggula, in Cina. Anche qui la vita non è semplicissima perché il clima può cambiare rapidamente, passando da sole brillante a nevicate moderate o abbondanti, mentre i livelli ridotti di ossigeno possono causare gravi problemi di salute non solo durante il lavoro o l’esercizio fisico, ma anche durante il sonno. Non si sa molto sulla vita quotidiana dei suoi abitanti, chi ha visitato questa zona parla di poche unità, mentre il territorio circostante ospita animali in via di estinzione, come i leopardi delle nevi, e terme naturali.
Colquechaca, Potosí, Bolivia – 4.692 metri
Per raccontare il terzo posto dobbiamo spostarci in Bolivia, a un’altitudine di 4.692 metri. Il villaggio di Colquechaca, situato nel dipartimento di Potosí, è stato un importante centro di estrazione per l’argento ai tempi dell’invasione spagnola, tanto che il nome stesso dell’insediamento significa “ponte d’argento“. Qui il clima è arido e freddo tutto l’anno e conta circa 31.000 abitanti, i quali si dedicano soprattutto ad attività quali agricoltura e allevamento.
Hikkim, Himachal Pradesh, India – 4.572 metri
Il quarto posto è occupato da Hikkim, un villaggio appartenente al distretto di Lahaul e Spiti, nello stato indiano dell’Himachal Pradesh. È considerato una delle località abitate più alte dell’India e la maggior parte della popolazione è buddista, mentre per costruire le case utilizza pietre e legno. Hikkim ospita anche uno dei più alti uffici postali al mondo, situato a 4.400 metri, che collega i villaggi isolati di questa regione al resto del mondo. Tuttavia, a causa delle abbondanti nevicate, l’ufficio è costretto a chiudere durante il periodo invernale.
Parinacota, Arica, Cile – 4.400 metri
Continuando con la nostra classifica, al quinto posto troviamo un piccolo villaggio cileno chiamato Parinacota. A differenza dei luoghi citati finora, questo pueblo, che oggi conta solo 27 abitanti, è considerato una meta turistica perché circondato da paesaggi mozzafiato e dal maestoso vulcano Parinacota. La sua simmetria quasi perfetta e la copertura di neve lo rendono una meta preferita per turisti, fotografi e alpinisti. Inoltre, fa parte del Parco Nazionale Lauca, nei pressi della piccola città di Putre.
Dho, Karnali Zone, Nepal – 4.360 metri
Escursionisti e visitatori restano sempre affascinati dalla vista di Dho, il villaggio in Nepal che, situato a un’altitudine di 4.360 metri, occupa il sesto posto della classifica. Secondo un censimento del 2011, qui vivevano 923 persone in 205 case individuali. È un luogo inesplorato, ma la sua natura meravigliosa e la vista delle montagne circostanti lo rendono una meta ambita da appassionati di trekking e da tutti coloro che desiderano approfondire la cultura dei Dolpo, la popolazione locale.
Qarabolaq, Wakhan District, Afghanistan – 4.139 metri
Tra le aspre montagne dell’Afghanistan si cela una regione chiamata Wakhan Corridor: qui, a 4.139 metri, si trova il villaggio Qarabolaq, un luogo remoto caratterizzato da paesaggi naturali pazzeschi e da una storia e cultura antichissime. Chi è alla ricerca di una destinazione fuori dai circuiti di massa, poco influenzata dalla modernità, questa è la meta da scegliere, ideale soprattutto per i viaggiatori più avventurosi.
Chatyndy, Osh Province, Kyrgyzstan – 4.013 metri
All’ottavo posto troviamo Chatyndy, un villaggio situato nella provincia di Osh, in Kyrgyzstan. Questo luogo si trova al crocevia di importanti rotte commerciali ed è stato un centro di scambi, cultura e religione per oltre tre millenni. Sebbene sia un villaggio relativamente piccolo, la sua storia e la sua posizione strategica lo rendono affascinante per i viaggiatori che esplorano questa regione dell’Asia centrale.
Laya, Gasa District, Bhutan – 3.820 metri
Laya è un affascinante villaggio abitato dai Layap, la popolazione nativa specializzata nell’allevamento di yak e dzos. A causa dell’altitudine elevata non è possibile dedicarsi ad attività come l’agricoltura, mentre il turismo è in crescita grazie al fatto che Laya fa parte del Jigme Dorji National Park, il quale ospita alcune delle glaciazioni del Bhutan. In questa zona vengono organizzati anche diversi percorsi di trekking insieme a guide specializzate.
Murghab, Tajikistan – 3.650 metri
Infine, al decimo posto troviamo il piccolo villaggio di Murghab, situato sui monti del Pamir, in Tajikistan, dove vivono all’incirca 7000 abitanti. Questa città fu costruita durante il periodo del governo sovietico in Tajikistan come punto di sosta lungo la Pamir Highway. Oggi, grazie alla sua posizione, è considerata un importante centro per il commercio, tra cui viene comunemente ritenuto incluso il traffico illegale di droga.