Scoprire Pisa: una città d’arte unica al mondo

Alla scoperta di Pisa e dei luoghi da non perdere nella bella città d’arte famosa per la sua torre storta e per la suggestiva piazza dei Miracoli

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SiViaggia

Redazione

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Adagiata tra le colline toscane e bagnata dal fiume Arno, Pisa gareggia con le vicine Firenze e Siena nell’attirare turisti da ogni parte del mondo. Nonostante le sue ridotte dimensioni è infatti uno scrigno di tesori invidiabili, testimoni della sua storia millenaria, che la rendono oggi una meta davvero irrinunciabile. Le origini più antiche della città risalgono probabilmente agli Etruschi, che potrebbero avere fondato un primo insediamento persino in età Villanoviana. Votata da sempre al commercio grazie alla navigabilità dell’Arno e alla vicinanza al mare, caratteristica mantenuta anche durante la dominazione romana e quella longobarda, Pisa ha raggiunto il suo periodo di massima potenza nell’XI secolo come repubblica marinara.

Tutto quello che c’è da vedere durante un tour a Pisa

Soccombente nella rivalità con Genova e di seguito sottoposta alle dominazioni fiorentina e francese, la città non ha mai riconquistato un ruolo egemone, ma ha conservato i tesori artistici e culturali nati negli anni del suo splendore. La Pisa moderna non è però soltanto una cittadina che si accontenta di ricordare i fasti del passato, ma è inoltre sede dell’università Normale di Pisa, del CERN e di un fervore culturale ancora oggi ricco e vivace. Vediamo ora tutto ciò che non bisogna assolutamente perdersi durante un tour a Pisa, per poterlo organizzare in completa autonomia o prenotando una guida:

Piazza dei Miracoli

Quando si arriva in Piazza del Duomo manca il fiato. La sensazione è quella di essere diventati improvvisamente minuscoli, in un mondo di massiccia e imponente meraviglia marmorea. Per quanto si tratti di una delle piazze più famose del mondo, non si arriva mai preparati, perché nessuna fotografia o documentario potrebbe riuscire a trasmettere la stessa emozione, condensata da Gabriele D’Annunzio nella definizione che divenne storica: il “prato dei miracoli”. Non per nulla questo mirabile insieme di elementi architettonici, che si stagliano candidi come può essere solo il marmo di Carrara sul verde del prato e sull’azzurro del cielo, è stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Il senso di soggezione che si prova di fronte ad una tale visione si stempera osservando, come in un trattato di sociologia del turismo, le frotte di persone intente a farsi fotografare mentre, grazie al gioco della prospettiva, reggono la torre pendente, e quelle che fotografano le persone che fotografano le persone che reggono la torre. È l’interpretazione in chiave pop e instagrammabile di uno dei complessi architettonici più famosi del mondo, da giudicare senza snobismo, ma con un po’ di ironia.

Torre pendente

La torre è senza dubbio il simbolo di Pisa, nonché uno dei più famosi monumenti italiani al mondo. Nonostante sia distaccata dal corpo principale, è il campanile del vicino Duomo di Santa Maria Assunta. La pendenza è dovuta ad un cedimento strutturale, causato anche dalle caratteristiche del terreno, durante la costruzione del terzo anello. Molti architetti, sia durante la costruzione della torre che negli anni successivi, hanno cercato di riportarla in posizione verticale, senza sapere che proprio quella incredibile peculiarità l’avrebbe resa forse la torre più famosa della storia. I sei ordini di loggette, decorate con archi aggraziati, sono sormontati dalla cella campanaria che ospita sette campane, una per ogni nota musicale.

Battistero di San Giovanni

Di fronte alla facciata occidentale della cattedrale si trova il battistero più grande del mondo, significativamente intitolato a San Giovanni. La magnifica cupola troncoconica è ricoperta di tegole rosse soltanto sul lato ovest che volge verso il mare, mentre a est è ricoperta da lastre di piombo, probabilmente a causa di mancanza di fondi durante la costruzione. L’interno è molto semplice, con al centro il fonte battesimale ottogonale.

Cattedrale di Santa Maria Assunta

Il Duomo di Pisa, intitolato a Santa Maria Assunta, è un mirabile esempio di stile romanico pisano, arricchito e integrato con elementi bizantini e arabi che testimoniano la potenza acquisita da Pisa all’epoca della sua costruzione. La pianta è a croce latina, con il corpo longitudinale diviso in cinque navate. Da notare il mosaico absidale, la cupola ellittica e l’esterno riccamente decorato con marmi policromi, mosaici ed elementi in bronzo, tutti derivanti da bottini di guerra.

Campo Santo Monumentale

Lo storico cimitero monumentale di Pisa chiude il lato settentrionale della piazza del Duomo. La struttura rettangolare, semplice all’esterno, è caratterizzata all’interno da arcate a sesto acuto riccamente decorate in stile gotico fiorito e sostenute da esili colonne che conferiscono al marmo incredibile leggerezza. Al di sotto di esse si possono ammirare numerosi affreschi, sarcofagi e cappelle funerarie.

Mura Pisane

Da piazza del Duomo a piazzetta del Rosso è possibile percorrere ancora oggi un tratto dell’antico percorso di ronda della cinta muraria che un tempo racchiudeva l’interno abitato di Pisa e la cui costruzione risale al 1154. Le mura di Pisa cingono ancora la maggior parte del centro storico.

Lungarni

Le città attraversate da un corso d’acqua ne sono caratterizzate in modo ineludibile e Pisa, il cui centro storico si sviluppa lungo le sponde dell’Arno, non fa eccezione. Se il cuore della città mantiene il suo aspetto medioevale, qui, affacciato sul fiume, sopravvive una evidente ed elegante impronta rinascimentale. I muri in pietra e mattoni che costituiscono la parte più alta degli argini, chiamati spallette, ne sono un chiaro esempio. Ma sono soprattutto gli eleganti palazzi dai colori tenui, un tempo residenze signorili edificate durante la rinascita medicea della città, a catturare l’attenzione dei visitatori e gli scatti delle macchine fotografiche.

Fortezza Nuova e giardino Scotto

Tra piazza Guerrazzi e i lungarni Fibonacci e Galilei si estende l’ampio giardino novecentesco realizzato da Giovanni Caluri per la famiglia Scotto e ancora oggi cinto dalle mura e dai bastioni della fortezza Nuova, eretta definitivamente dai fiorentini nel 1512 unicamente allo scopo di intimorire i pisani appena soggiogati e su disegno del celebre architetto Giuliano da Sangallo. La fortezza fu acquistata dagli Scotto nel 1798 direttamente dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena e al suo interno, oggi splendido parco cittadino, comprendo un camminamento lungo le antiche mura, un’anfiteatro naturale e numerose piante centenarie.

Chiesa del Santo Sepolcro

Eretta nel 1173 con la curiosa forma ottagonale presa a modello proprio dalle raffigurazioni dell’epoca del Santo Sepolcro, conserva ancora oggi all’interno ricche configurazioni geometriche, forse anche esoteriche. Il reliquiario custodisce la Secchia di Santa Ubaldesca e la tomba di Maria Mancini, nipote del cardinale Mazzarino e favorita del re Sole Luigi XIV di Francia.

Chiesa di Santa Maria della Spina

Risalente al 1230, è considerata uno dei capolavori del gotico pisano. La reliquia della spina accolta dalla chiesa nel 1333 oggi è esposta nella chiesa di Santa Chiara, mentre all’interno è ancora oggi conservata la notevole Madonna della Rosa di Andrea e Nino Pisano.

Il museo Nazionale di palazzo Reale

L’edificio, eretto per volere di Francesco I de’ Medici nel 1583, spicca tra i restanti edifici del lungarno Pacinotti per l’inconfondibile torre del Cantone, detta anche della Verga d’Oro. All’interno è ospitato oggi il museo Nazionale di arte Moderna, nelle cui sale è possibile ammirare capolavori di Raffaello, Rosso Fiorentino, Guido Reni e di Bronzino.

Borgo Stretto e borgo Largo

Siamo nel quartiere più antico della città, che mantiene intatta ed evidente la sua impronta medioevale, eppure è al tempo stesso il più brulicante di vita. Borgo Stretto è il cuore storico di Pisa e custodisce la sua identità più profonda. Questa piccola via, che gli abitanti chiamano semplicemente “borgo”, letteralmente straripa di negozi e locali dove si riversa la movida pisana, sotto i portici del XIV e XV secolo. Dove finiscono i portici, Borgo stretto si trasforma nel più ampio ed elegante borgo Largo. Questa zona della città deve essere vissuta più che visitata, ma ci sono comunque alcuni punti ai quali prestare l’articolare attenzione, come il pregevole portico con quadrifore gotiche e la facciata in marmo bianco dei monti Pisani del gotico palazzo Tobler, l’elegante quadrifora trilobata tutta rilevi scultorei che adornano casa Vanni, e l’elegante piazza dei Cavalieri, sulla quale si affacciano altri interessanti edifici storici di Pisa.

Chiesa di San Michele in Borgo

L’edificio è attestato per la prima volta intorno all’anno Mille e presenta una stupenda facciata esterna in perfetto stile romanico pisano. Le loggette della parte superiore risalgono al XIV secolo così come, custodito all’interno, il Crocifisso attribuito a Nino Pisano e resti di affreschi del XIII secolo tra cui un suggestivo San Michele situato sulla lunetta della controfacciata.

Bagni di Nerone

A breve distanza da piazza dei Miracoli e di porta a Lucca, si sviluppa questo interessante sito archeologico, unica testimonianza della città di Pisa risalente all’epoca romana. Gli scavi effettuati hanno portato alla luce un edificio termale del I secolo d.C., e dunque del periodo di Domiziano, non di Nerone al quale era stato erroneamente attribuito il complesso nel Medioevo. Da notare i resti delle mura dell’apodyterium, del tepidarium e il pregevole sudatio laconicum, antenato del bagno turco: una sala ottagonale absidata perfettamente conservata.

Murales Tuttomondo

Non si può lasciare Pisa senza dare un’occhiata all’enorme murales che il famoso pittore e writer Keith Haring (1958-1990) realizzò sulla facciata laterale della chiesa di Sant’Antonio Abate nel 1989. 30 inconfondibili “omini” e animali antropomorfi: un messaggio universale di pace, felicità e armonia, che rende Pisa, di colpo, una città estremamente aperta e moderna.